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Grey’s Anatomy 15×09 – Ci rituffiamo nella tempesta

Grey's Anatomy
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Bentornati con la recensione del nono episodio della quindicesima stagione di Grey’s Anatomy. Dopo la pausa invernale siamo tornati più carichi di prima. La puntata di questa settimana è stata piena di interessanti vicende.

Nell’ultimo episodio, l’intero ospedale era in subbuglio per via della tempesta scagliatasi su Seattle. Proprio nel finale, alcuni medici erano rimasti bloccati in alcuni ascensori. Primi tra tutti Amelia,  Owen e Teddy, seguiti da Meredith e DeLuca e, infine, la Bailey e la specializzanda Helm. In questo episodio vediamo come si sono concluse le loro vicende.

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Iniziamo proprio dal trio Amelia, Owen e Teddy. L’idea di lasciarli chiusi in quell’ascensore è stata a dir poco geniale. Loro sono il classico triangolo di Grey’s Anatomy di cui non mi fregherebbe nulla. Dopo intere stagioni giocate attorno a questa storia noiosa e ripetitiva (prima con Cristina, adesso con Amelia), il pensiero di tuffarmi ancora nelle loro vicende non mi allietava particolarmente. Sappiamo già cosa aspettarci da loro perché sono prevedibili.

Eppure, in questo episodio, mi sono piaciuti. Beh, almeno fino a quando sono rimasti nell’ascensore. Le scene a cui abbiamo assistito avevano un taglio tragicomico. Taglio dato proprio da Amelia che, pur rimanendo zitta o commentando qua e là, è riuscita a rendere il tutto più simpatico. Le sue espressioni e i suoi sguardi comunicavano più di quanto avrebbero potuto fare le parole.

Mi è piaciuto anche vedere Owen e Teddy all’opera. Si sono divertiti mentre giocavano a fare i macellai (per una giusta causa). E ammetto che hanno divertito anche me. Non solo per via di tutto il sangue e della cassa toracica aperta con la targa dell’auto e la batteria del monitor del paziente, ma anche per l’intesa che avevano i due medici. Tutto questo condito con l’insormontabile abilità di comunicare delle espressioni facciali di Amelia.

Credevo che nel momento del confronto privato tra Teddy e Owen, avrei finito per aver voglia di tagliarmi la giugulare per la noia. Ma fortunatamente non è stato così. Anzi, quasi quasi ho rivalutato la loro intera amicizia e storyline. Sono stati maturi, soprattutto Teddy. Diciamo che è rientrata in carreggiata dopo un breve sbandamento. Tutto ciò non toglie, però, il fatto che Owen sia, in linea generale, un personaggio molto noioso, assai più interessante quando apre la cassa toracica dei pazienti con strumenti di fortuna e quando è nudo. La sua scena con Amelia, infatti, è stata di una noia mortale.

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Passiamo ora ai personaggi chiusi nel secondo ascensore: Meredith e DeLuca. Fino alla scorsa puntata di Grey’s Anatomy, l’idea che Meredith potesse frequentare DeLuca piuttosto che Link mi sembrava assurda. Link, è per me, uno degli esemplari di uomo più bello e attraente che abbia mai visto. Quasi certamente la mia opinione è condizionata dall’amore immenso che provavo per Chris Carmack in The O.C., quando interpretava il ruolo di Luke Ward. Luke non era sicuramente il ragazzo giusto per Marissa Cooper, ma a quell’età ero certa fosse il ragazzo giusto per me. Ritrovandolo in Grey’s Anatomy, non ho potuto che sentire rinascere quel sentimento d’amore che provavo nei suoi confronti tanti millenni fa.

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In questo episodio, invece, dopo aver visto DeLuca e Meredith, mi sono ricreduta. Continuo a pensare che Link sia un esemplare di perfezione nonostante il suo caschetto sempre più somigliante a quello di Fantaghirò. Ma ammetto che Andrew ci sa proprio fare. Mi è piaciuto. Non credevo che l’avrei mai detto, ma forse vederlo con Meredith non mi dispiacerebbe. Aspettavo che si baciassero e quando non è successo ci sono rimasta piuttosto male.

Su DeLuca devo fare un altro appunto. Il suo italiano è strano. Con tutto il rispetto per Giacomo Gianniotti e l’impegno che ci mette, ma se non sai dire ‘baciare’ e dici ‘basciare’ non è altrettanto sexy, perciò non farlo. Diglielo in inglese, ti prego. Sento un brivido di orrore attraversarmi la schiena ogni volta che prova a parlare in italiano. Ammetto, però che mi ha fatto piacere sentire Meredith parlarlo. È stato strano, ma ripeto, piacevole. Mi chiedo come lo tradurranno nel doppiaggio. Forse inseriranno di nuovo il dialetto siciliano? Chissà.

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E, infine, c’è il terzo ascensore, quello occupato dalla Bailey e da Helm. Che Miranda Bailey non stia bene, ormai è appurato. Dopo aver avuto un infarto nella scorsa stagione di Grey’s Anatomy, non è più la stessa. È come se pian piano stesse riemergendo la Miranda spaventata e frenata della nona stagione. Solo che nella nona stagione conoscevamo i motivi del suo trauma, prima c’era stata l’infezione che aveva causato la morte di alcuni suoi pazienti e poi si era aggiunto il disturbo ossessivo compulsivo. Ma adesso cos’è che la fa stare così male? È la possibilità di avere un altro attacco cardiaco? O è la paura di perdere Ben? È la pressione del ruolo che ha, ovvero quello di capo dell’ospedale?

Quando l’ho vista avere l’attacco di panico nell’ascensore, c’è stato un momento in cui le hanno inquadrato le mani tremanti. E lei se l’è toccate come faceva quando aveva il disturbo ossessivo compulsivo, tendeva a strofinarsele di continuo. Ho pensato che fosse un messaggio indiretto, una traccia lasciata dagli sceneggiatori per farci capire che potrebbe tornare quel problema. Spero vivamente di sbagliarmi.

Mi è piaciuta molto la scena che ha avuto con Karev. Quando gli ha chiesto aiuto ed è crollata, quasi mi sono emozionata. Tra tutti i personaggi di Grey’s Anatomy, a Miranda sono particolarmente affezionata. L’ho sempre vista indistruttibile, soprattutto nonostante le sue fragilità. È sempre riuscita a superare ogni ostacolo, anche i più difficili. Ma adesso, adesso non sembra intenzionata a farlo. Quasi non vuole affrontare il fatto che ha chiaramente un problema. Se n’è accorto anche Richard e gliel’ha fatto presente. Speriamo che dia retta almeno a lui.

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Parlando di Alex Karev, una cosa è certa, non c’è capo migliore di lui. A parte per il supporto morale che ha dato alla Bailey, mi ha fatto morire quando è entrato nell’ambulanza in cui c’erano Nico e Occhiali che avevano appena finito di fare cose. E poi, quando li ha ripresi è stato epico. Tutti si aspettavano un reclamo per via del suo ruolo, ma Alex ha dimostrato di essere sempre lo stesso. Gli ha consigliato dove andare ad appartarsi! Signori è stato EPICO. Tutti avrebbero bisogno di un capo come Karev nella propria vita. Continua così Alex, ti amiamo. Grey’s Anatomy non sarebbe la stessa cosa senza di te.

A proposito di Occhiali e Nico, sono tenerissimi. Mi piacciono un sacco e spero vivamente che gli diano più spazio. Sono una coppia nuova che non sa di vecchio e riciclato. Ovviamente mi aspetto una lunga storia d’amore per loro. Per favore, Shonda Rhimes benedici questa coppia con l’acqua santa del dio delle serie tv. Discendi su Krista Vernoff e impediscile di distruggere l’unica cosa che ha fatto bene. Contiamo su di te.

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E infine ci sono Jackson e Maggie. Sapevo che avrebbero usato il tumore di Catherine per farli avvicinare. Ma mi sento sempre più insultata da questa coppia. Mi disgusta come poche altre cose. Capisco la necessità di Jackson di avere qualcuno accanto, ma non ce la faccio proprio ad accettare che quel qualcuno possa essere Maggie. La loro storia non ha alcun senso. E ho trovato estremamente fastidiosa la frase detta da Cece la Matchmaker prima che morisse. Quando dice a Maggie che Jackson potrebbe essere o l’uomo più sbagliato per lei o l’uomo così perfetto per lei che le fa paura. Ma dove l’uomo perfetto per lei, ma quando mai?

Sappiamo tutti Jackson di chi era l’uomo perfetto. DI APRIL KEPNER. E non accetto che possa essere diversamente da questo. Per Maggie avrebbero potuto far arrivare un nuovo dottorino molto carino. Magari uno santo e muto che avrebbe potuto sopportare il suo essere fastidiosamente immatura e logorroica.

Quest’episodio di Grey’s Anatomy è stato piacevole. Molto hanno fatto anche i casi medici che sono stati fuori dalle righe. Dall’operazione di emergenza di Teddy e Owen, al tizio le cui gambe vengono schiacciate dall’ascensore, ne abbiamo viste di belle. Speriamo che il prossimo non sia da meno.

Per questa settimana è tutto, alla prossima
Halleloo!

Un saluto agli amici di Viviamo a Seattle

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