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Grey’s Anatomy 15×15 – Amelia Shepherd ci emozioni

Grey's Anatomy
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Bentornati con la recensione del quindicesimo episodio della quindicesima stagione di Grey’s Anatomy. Questo episodio è speciale per una ragione: Grey’s Anatomy ha battuto ogni record. È il Medical Drama più longevo di sempre. Con questa puntata ha superato E.R.

Insomma, Ellen Pompeo ha ancora intenzione di tirare avanti la baracca per un po’. Chissà, forse riuscirà a far diventare questa serie anche la più longeva tra tutte le serie. Deve battere solo Beautiful ormai. E siamo sulla strada buona per farlo. Quindici stagioni all’attivo e la sedicesima già in cantiere. Shonda Rhimes è sempre stata molto chiara sulla faccenda, Grey’s Anatomy continuerà finché Ellen Pompeo sarà disposta a indossare il camice. Non sono sicura che questo sia un bene, perché tutte le cose, prima o poi, devono finire. Però, se sta bene a loro…

Episodio carino. Niente di eclatante o eccezionale, ma certamente migliore di tanti altri. Nonostante mi aspettassi qualcosa di diverso per marcare questo traguardo, non è stato male. Avrei preferito che l’ospedale fosse centrale, chissà, magari avrebbero potuto far arrivare un caso di quelli maestosi, uno di quelli che te li ricordi per sempre, come quello dei due tizi impalati assieme o il singhiozzo assassino. Qualcosa di memorabile, insomma. Quasi mi è sembrato che non abbiano voluto osare. Ed è un gran peccato, perché di Grey’s Anatomy si può dire tutto, ma non che non osi.

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Ci sono stati tanti errori in questa serie, ma anche tanti episodi eccezionali. E in occasione del superamento di un record mi aspettavo qualcosa di magistrale. Volevo rimanere con la bocca aperta. Volevo vedere tutti i medici impegnati, che ne so, in un disastro di massa. Tutti con le mani dappertutto. Immaginate che bello. Vederli lavorare e collaborare assieme. Come è successo altre volte. La parte medica sarebbe stata centrale e avrebbe avuto senso.

Più che altro, se avessero voluto utilizzare l’espediente del fuoco come parola chiave dell’episodio, avrebbero potuto farlo in Station 19. Sarebbe stato più appropriato. Ma, ripeto, raggiunto un traguardo del genere, traguardo che è marchiato dalla categoria Medical Drama, mi aspettavo di vedere dei medici fare magie su pazienti in fin di vita. Volevo vederli andare avanti e indietro come eroi senza macchia e senza paura. Ok, facciamo solo senza paura, macchie ne hanno abbastanza.

Grey's Anatomy

A parte questo, ho adorato Amelia. Ormai la Shepherd è l’unica che riesce ancora a farmi emozionare (se non teniamo conto della bellezza di Link e di tutte le volte in cui Jackson Avery nomina April). Il mio cuore era a pezzi per lei. Amelia merita di più e sono sicura che Owen non sia la persona per lei. I ragionamenti che ha fatto nell’episodio non fanno una piega. Sembra quasi che l’unico motivo per cui lei e Hunt siano riusciti a non ferirsi sono Betty/Britney e Leo. Non è così che funziona una coppia sana, non è abbastanza.

Amelia merita di meglio. Merita, come ha giustamente detto, di uscire da quel circolo vizioso che si ripete dai tempi di Cristina Yang. Forse è arrivato il momento di troncare quella relazione malsana che ha con Owen. Il che è assurdo! Ogni donna che sta con Owen finisce nella stessa identica situazione. Dopo di lui rimangono intrappolate in questo loop continuo. L’unica soluzione è, apparentemente, quella di trasferirsi dall’altra parte dell’oceano.

Amelia Shepherd deve essere protetta. Merita tutto ciò che c’è di buono al mondo. Sicuramente merita un uomo che non si comporti come se fosse costantemente preda della sindrome pre-mestruale. Non merita un uomo che dice di capirla e che poi, in realtà, non lo fa. Merita qualcuno a cui importi di lei tanto quanto a lei importa degli altri. Proprio stasera Owen ha dato dimostrazione di essere un egocentrico. Era come se per l’addio di Leo soffrisse solo lui, non cosciente che forse l’addio di Amelia a Betty fosse anche peggio.

La responsabilità di Betty gravava pesantemente sulle spalle della Shepherd. Eppure, lei non si è mai fatta buttare giù da questo. Ha lottato e ha dimostrato di essere capace di prendersi cura di un altro essere umano. È stata in grado di aiutare una ragazza con problemi di dipendenza dalle droghe. Ha affrontato, attraverso Betty, il suo stesso passato, il fantasma di un’Amelia più piccola che si rivede in quell’adolescente che si è trovata ad aiutare. Owen non si rende conto di quanto possa farle male quell’addio. Per lui esiste solo lui stesso. E forse è meglio che Amelia provi ad andare avanti e a lasciare Hunt indietro.

Qualche recensione fa dissi che forse il personaggio di Maggie Pierce meritava una seconda chance. MI SBAGLIAVO. Maggie Pierce è il peggior personaggio dell’universo Shondaland e non c’è nulla che si possa fare per lei. È una st****a egocentrica ed è peggio della sua compagna di università. Non riesce proprio a capire di essere così maledettamente infantile da diventare insopportabile. Si lamenta per tutto. È una lagna continua. Una persona che ha salvato racconta la sua esperienza, lei si incazza perché non è protagonista della storia. Beh, se non è egocentrismo questo non so cos’altro possa esserlo.

Ogni qual volta apre bocca vorrei ficcarmi due spiedini di ferro nelle orecchie pur di non sentirla. Mi viene voglia di sbattere la testa contro il muro fino a perdere i sensi pur di non subire le sue idiozie. Non riesco davvero a capire cosa ci trovi Jackson in lei più del fascino del proibito. Perché sostanzialmente Maggie è la sua sorellastra. Ok, i più puntigliosi e noiosi tenderanno a sottolineare che non hanno alcun legame genetico. E a loro dico che nemmeno Marco e Eva dei Cesaroni ce lo avevano, ma facevano schifo comunque ed erano altrettanto inquietanti.

Girano voci secondo cui Jackson potrebbe farle la proposta di matrimonio. E la mia domanda è questa: perché? Stanno insieme da due ore, non hanno un briciolo di alchimia, c’è più affinità tra un elefante e un topo che tra loro. Vi ricordo che gli elefanti hanno paura dei topi. Io, invece, ho paura di questa coppia e della possibilità che possa effettivamente convolare a nozze. Sarebbe una delle cose più brutte mai viste in Grey’s Anatomy e vi ricordo che Callie Torres è stata con la tizia che ha ucciso Derek Shepherd. Ma questo, questo sarebbe addirittura peggio.

Non capisco quale sia il problema di tutti con Tom Koracick. A me piace un sacco. Finalmente uno che sa il fatto suo e che diverte. Lui e Teddy sono sulla buona strada per diventare la mia nuova OTP (One True Paring) di Grey’s Anatomy. Mi hanno ucciso gli Slexie (letteralmente), i Merder, le Calzona e i miei preferiti, i Japril, non mi resta più niente da shippare se non loro. Meredith e DeLuca per me sono un grande, gigantesco, mega galattico NO. Sui Jaggie penso di essermi espressa abbastanza. Tutte le donne che finiscono in coppia con Owen le preferisco single. E Ben Warren si vede ogni morte di papa. Sono convinta che Nico e Occhiali siano bellissimi, ma anche loro li vediamo con la stessa frequenza con cui vediamo Ben Warren.

Link lo shippo con me stessa e gli unici che mi interessano e mi intrigano sono proprio Teddy Altman e Tom Koracik. Chi l’avrebbe mai detto! Spero davvero che gli diano una bella storyline, anche se ho capito che probabilmente non li vedremo per un po’ per via di questo viaggio che Tom ha programmato. Il che mi rende estremamente triste.

È tornata in Grey’s Anatomy Helen Karev, la mamma di Alex. E, la sua presenza, non fa altro che rendere Alex ancora più amabile. Il modo in cui si preoccupa per lei, il modo in cui le parla e si prende cura di lei, è bellissimo. Voglio un Karev anche io. Quando l’ha persa di vista ed è andato a cercarla, era così dolce e spaventato che mi ha fatto quasi emozionare.

Per quanto riguarda Meredith e DeLuca, non mi piacciono. Non mi piacciono per niente. Mi fa stranissimo vederli assieme e penso siano noiosi. Si frequentano ufficialmente da due episodi e mi sembra di rivedere la stessa scena ripetersi all’infinito ogni qual volta condividono l’ossigeno. L’unica scena interessante in cui c’erano anche loro è stata quella in cui arriva Carina. Adoro questo personaggio e non mi ero accorta di quanto mi fosse mancata finché non l’ho vista arrivare in auto, affacciata al finestrino che parlava con Andrea nonostante la macchina fosse ancora in movimento.

Carina DeLuca sa come fare un’entrata a effetto. Suo padre, invece, ci ha provato, ma la mia reazione non è stata proprio positiva. Odio gli stereotipi sugli italiani e il signor DeLuca vestito da Al Capone era l’esatto ritratto del pregiudizio sugli italiani. Era chiaramente vestito da mafioso italoamericano uscito direttamente da un’imitazione di un film di Brian De Palma. Aveva addirittura il cappello messo storto. Ridicolo. Speriamo che la prossima volta sia vestito da persona normale e non da deficiente.

Insomma, l’episodio non è stato male. Anzi è stato anche piacevole, soprattutto la parte in cui Koracick dà un pugno a Hunt. Ma, ripeto, avrei preferito fosse più incentrato sulla medicina. Tutto qui. Per il resto proteggiamo Amelia Shepherd ed escogitiamo un piano per liberarci di Maggie Pierce.

Per questa settimana è tutto, alla prossima
Halleloo!

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