Bentornati con la recensione della 15×20 di Grey’s Anatomy. L’episodio in questione segue una puntata che ha rialzato, drasticamente, la qualità di questa stagione, la 15×19.
Dopo quaranta minuti dedicati a temi delicatissimi come lo stupro e la violenza sulle donne, in questo ventesimo episodio si rallenta un attimo. L’atmosfera si alleggerisce. Gli sceneggiatori ci lasciano prendere il respiro e ci danno modo di elaborare tutte le informazioni che ci hanno fornito solo una settimana prima. Proprio come sta succedendo a Jo, lo spettatore ha bisogno di tempo per metabolizzare le informazioni ricevute durante quell’episodio spettacolare.
Nel frattempo, mentre Jo, distrutta, fa fatica a scendere a patti con se stessa e lotta contro tutti coloro che vogliono darle una mano, sprofondando così in una delle forme di depressione più distruttive di quelle che abbiamo visto in Grey’s Anatomy, al Grey-Sloan Memorial si tira un sospiro di sollievo. Almeno per un secondo.
Vediamo Alex che, abbandonato il suo ruolo da capo, ritorna a rifugiarsi in pediatria. E ci sembra che per un secondo funzioni. Ci sembra che per un attimo, l’essere tornato a fare ciò che ama lo abbia distratto dal pensiero di Jo. Ma non è così. Dopo pochissimo, Karev appare giustamente preoccupato. Talmente preoccupato da chiedere l’aiuto di Atticus Lincoln, migliore amico di Jo.
Nonostante fosse emotivamente distrutto, ho adorato il segmento a lui dedicato. L’ho adorato perché Alex con i bambini mi era mancato. Quella sua aria da burbero che viene completamente cancellata, quando lo vediamo interagire con i suoi piccoli pazienti è una delle cose più belle di Grey’s Anatomy.
Nel frattempo al Grey-Sloan Memorial ritorna una vecchia conoscenza, Megan Hunt, sorella di Owen, compagna di Nathan Riggs, ex di Meredith, chirurgo di Megan che al mercato mio padre comprò. Scherzi a parte, ho apprezzato moltissimo la presenza della Hunt nell’episodio, perché, nel tempo di qualche battuta è stata in grado di esprimere tutto ciò che ogni spettatore frustrato e seccato prova nei confronti di Owen. Owen che diventa sempre di più uno di quei personaggi vecchi e noiosi che non vedi l’ora di mandare via.
In questo momento, il mio livello di sopportazione di Owen Hunt è così basso da essere pari a quello di Maggie Pierce. Semplicemente preferirei che si volatilizzassero come uccelli migratori. Via dalle palle, si spera per sempre. Owen Hunt, assieme a Maggie Pierce e Jackson Avery, è un grande anello debole in questa quindicesima stagione di Grey’s Anatomy.
Krista Vernoff, Sua Cattiveria Infernale in Terra, durante la scorsa stagione ha tagliato fuori due personaggi. Uno dei quali, April Kepner, è stato uno dei punti di forza della scorsa stagione. Mentre l’altro, Arizona Robbins, col senno di poi, aveva davvero concluso il suo tempo nello show, non avendo più storyline interessanti. La mia domanda, a questo punto è, la Vernoff si accorgerà che effettivamente questi personaggi non funzionano? Deciderà di fare la cosa più saggia e di mandarli via una volta per tutta?
Owen sta diventando immaturo come pochi, più egocentrico di Mariah Carey e più insopportabile di un calcio sugli stinchi. Maggie è sempre più infantile e fastidiosa e ora ci ha stancati. E Jackson, sinceramente, è diventato invisibile. C’è o non c’è, non cambia molto. Gli unici momenti in cui mi ricordo di lui in questa stagione sono: quando all’inizio credeva di essere stato miracolato e ha cominciato un cammino spirituale alla ricerca di se stesso, preferendo gli alberi a Maggie e quando Catherine si è operata. Poi più nulla, il vuoto. Diciamoci la verità, Jackson senza April ha davvero poco senso in Grey’s Anatomy.
Ma tornando a Megan Hunt, menomale che c’è! Arriva all’improvviso, ha un rapporto stranamente confidenziale e apparentemente amichevole con Meredith, il che è piuttosto strano (ma divertente) e smerda Owen in un millesimo di secondo. Gli dice che è un completo idiota, un imbecille. E ha ragione! Owen si sta comportando da coglione.
Non capisco per quale motivo nessuno le abbia detto che sta per diventare zia e che la madre di sua nipote è la sua migliore amica. Capisco la complessità della situazione familiare di Owen che ha in custodia Leo, ha problemi con Amelia, la presenza di Tom Koracick che se la fa con Teddy e Teddy che probabilmente, in fondo, ha ancora sentimenti per Owen. Ma non dire alla propria sorella e alla propria migliore amica di aspettare un bambino, è da stronzi! Cosa pensavano di fare, come Meredith che, affranta dal dolore della perdita di Derek, parte e torna all’improvviso con la piccola Ellis come sorpresa?
Beh, Meredith era giustificata. Aveva dovuto staccare la spina alla sua anima gemella mentre era segretamente incinta della loro terza figlia. Owen e Teddy sono solo due cretini che probabilmente finiranno insieme. Anche se mi duole il cuore per Koracick. Quindi non sono giustificati. Poi, dopo tutto ciò che ha passato quella povera Megan, informarla della gravidanza era il minimo che potessero fare.
Mentre guardavo le scene della Hunt con la Altman e con Jackson, per un attimo mi è sembrato di vedere Arizona e April. E potrei essermi commossa. Sono tanti i personaggi che hanno lasciato Grey’s Anatomy e, tra loro, ci sono anche i miei preferiti, ovvero Lexie e Cristina. Eppure è l’uscita di scena di April e Arizona che più di tutti mi ha infastidito. Forse perché adesso sono stanca di dover dire addio ai personaggi che mi piacciono, mentre prima sopportavo cullandomi col pensiero che parte di quelli che mi piacevano, c’erano ancora.
Ad esempio, quando morì Lexie mi si spezzò il cuore, ma avevo un motivo per continuare a guardare Grey’s Anatomy. C’erano ancora Cristina, i Merder e i Japril. Quando andò via Cristina, c’erano ancora i Merder (più o meno) e i Japril. Poi è morto Derek e mi sono consolata con la storyline di April e Jackson. Inoltre, ero curiosa di sapere come Meredith avrebbe affrontato il lutto. Fremevo all’idea di sapere cosa sarebbe diventato Grey’s Anatomy senza McDreamy, senza colui che ci aveva fatte innamorare, Derek. E ho continuato a guardare lo show.
Per fortuna c’è Amelia Shepherd che ancora ci dà motivi per continuare a guardare la serie. Ingegnosa è stata la scelta di far arrivare Atticus Lincoln che amo sopra ogni cosa. Onestamente, in questo periodo lo cerco di continuo. Non vedo l’ora che la trama si concentri su di lui e sul suo burrascoso passato. Aspetto con ansia i momenti che lo vedono protagonista assieme ad Amelia. La coppia che si sta formando mi sta piacendo molto. È da tempo che non c’è una coppia che mi faccia battere il cuore. Loro potrebbero essere la mia nuova OTP.
Molto interessante è anche la storyline di Nico e Schmidt che, però, in questi ultimi episodi non abbiamo visto. Sto apprezzando l’idea di cercare di rendere gli specializzandi personaggi più attivi e meno passivi. Gli specializzandi nelle scorse stagioni rimanevano a fare da cornice alle storie principali. Paradossalmente sono convinta che siano proprio loro quelli che, potenzialmente, potrebbero riportare Grey’s Anatomy alla sua vecchia gloria. Perché ricordiamocelo, questa era, in principio, la storia di cinque specializzandi di chirurgia.
Per questo episodio è tutto, alla prossima
Halleloo!