Bentornati con la recensione della 15×21 di Grey’s Anatomy. Finalmente un episodio incentrato totalmente sulla famiglia Shepherd. Certo, sarebbe stato bello se lo avessero fatto quando Derek (qui 8 motivi per cui ci manca) era vivo, ma ci accontentiamo.
Abbiamo conosciuto parte della famiglia Shepherd gradualmente nel corso di questi quindici anni. La prima apparizione è quella di Nancy, la ginecologa, che vediamo per la prima volta nella terza stagione. A seguire, nella quinta stagione, conosciamo Carolyn Shepherd, la madre dei cinque medici. Poi è la volta di Liz Shepherd che appare nella nona stagione. Di lei sappiamo che è un medico, ma non conosciamo la specializzazione.
E, infine, in questo episodio di Grey’s Anatomy possiamo finalmente dare un volto alla temibile Kathleen Shepherd. A quanto pare Kate è una psichiatra e la sua specializzazione la porta a esaminare costantemente il comportamento di Amelia.
Tra i fratelli Shepherd non corre buon sangue e questo era chiaro anche quando Derek era in vita. In questo episodio ne abbiamo un’ulteriore prova. Dal momento in cui Amelia si imbatte per sbaglio in Nancy comincia la violenta discesa che non può che culminare con lo schianto finale: l’inevitabile confronto tra le tre sorelle. Stavolta, però, Amy è cambiata, non è più la ragazzina indomabile e pericolosa da tenere sotto controllo. Non è più la drogata, instabile e inaffidabile.
Ma andiamo per ordine. L’episodio di Grey’s Anatomy si apre in modo diverso. Lo scenario che ci si presenta davanti non è quello dello Space Needle di Seattle, questa volta siamo a New York e lo skyline della giungla di cemento ci accoglie con le sue luci e il suo inconfondibile rumore. Presto ci ritroviamo nella camera d’albergo in cui Amelia Shepherd e Atticus Lincoln hanno appena sperimentato una tecnica alternativa di sollievo dal dolore che non comprende l’assunzione di oppiacei (ci siamo intesi).
Tutto ciò alimenta le mie speranze riguardo la coppia. Incrocio le dita e spero che il dio delle serie tv regali ad Amelia una gioia. E questa gioia non potrebbe che essere una relazione sana, finalmente, con il bellissimo Atticus Lincoln. Ma liberarsi di Owen non sarà facile. Da quando è arrivato in Grey’s Anatomy, nessuna delle sue donne è riuscita a liberarsi completamente di lui se non trasferendosi dall’altra parte del mondo. Come farà Amelia avendocelo nello stesso ospedale e considerando tutto l’aiuto che gli dà con il piccolo Leo? Chissà.
Ma torniamo ai due piccioncini in trasferta a New York. Ho trovato molto interessanti i momenti personali che hanno condiviso. Nonostante entrambi fossero d’accordo sul fatto di avere una relazione casuale, senza complicazioni, le cose hanno cominciato a evolversi. Infatti, entrambi, sia Atticus che Amelia, si ritrovano inevitabilmente a raccontarsi.
Il primo a fare un volontario passo in avanti, abbandonando così la strada del “è puro divertimento” e inoltrandosi per un sentiero più tortuoso e pericoloso, è Atticus. Il bel chirurgo ortopedico le racconta dell’osteosarcoma che ha avuto da ragazzino e del periodo che ha passato a New York per via dei “desideri” espressi durante il periodo del cancro. Cancro che è riuscito, fortunatamente, a sconfiggere.
Così facendo, ha innescato un meccanismo che non potrà più fermarsi. Praticamente ha condiviso informazioni personali e riservate con una persona con cui non avrebbe dovuto farlo. Per il semplice motivo che erano questi i patti della loro relazione. Niente complicazioni. Ma qui comincia a complicarsi tutto. A me, che comincio a shipparli, fa piacere, ma per Amelia questo è un campanello d’allarme perché, a questo punto, si ritroverà a dovergli raccontare se stessa.
È un campanello d’allarme preoccupante, ma non quanto l’invito a cena di Nancy Shepherd in cui si sono imbattuti nell’ospedale di New York dove avrebbero dovuto operare un paziente con dei gravi problemi alla spina dorsale. L’introduzione del paziente, in questo episodio di Grey’s Anatomy, è servita da espediente per mettere a confronto e a evidenziare le differenze tra la relazione di quest’ultimo e suo fratello con quella di Amelia e le sue sorelle.
Da una parte abbiamo un fratello maggiore che ha mollato tutto: l’università, la ragazza, gli amici e il futuro per aiutare il più piccolo con la sua condizione, e dall’altro abbiamo le sorelle Shepherd che continuano a bullizzare e a trattare male Amelia considerandola ancora un completo disastro. Certo, all’appello mancava Liz, ma stando ai quanto mi ricordo, nemmeno lei è una sorella modello, nonostante abbia deciso di donare un nervo a Derek.
Da una parte ci sono due orfani che combattono e si prendono cura l’uno dell’altro per sopravvivere nel mondo, aiutandosi il più possibile e cercando di fare solo ciò che è meglio per l’altro. E, dall’altra parte, ci sono le Shepherd. Donne che serbano ancora rancore nei confronti della sorella che più di tutti ha dovuto lottare con la vita. Fanno gravare il peso dei loro giudizi sulle spalle di una persona che aveva bisogno solo di una cosa da parte loro: supporto.
C’è un momento in particolare, in questo episodio di Grey’s Anatomy, che ci fa capire quando incasinata e disfunzionale sia questa famiglia. Amelia ha dovuto far passare Link per Owen Hunt, il suo ex marito, per paura di dover ammettere alle sue sorelle che a) il suo matrimonio era già finito e b) che aveva fallito di nuovo. Ha sentito addirittura l’esigenza di dover nascondere il suo tumore al cervello a quelle donne che dovrebbero essere la sua famiglia. Le sue ancore, i suoi pilastri.Durante tutta la cena, a casa di Nancy, avviene un vero e proprio linciaggio morale. Amelia è messa al rogo dalle sue stesse sorelle che l’attaccano ripetutamente e sottolineano tutte le volte in cui ha fallito, in cui è caduta, in cui ha sbagliato. In particolare Kathleen, con la sua lingua biforcuta, infierisce sul passato di Amelia attribuendo le sue azioni non al tumore al cervello che ha avuto, bensì ai suoi problemi psicologici (a suo parere molto ingombranti).
E la cosa mi ha sconcertata. Mi ha lasciato senza parole perché, sì, è vero che i fratelli, con la loro brutale onestà ti leggono dentro più di ogni altra persona, ma Kathleen fa terrorismo psicologico su Amelia. Ed è proprio lei che, più di tutti, dovrebbe capirla. È una psichiatra e sua sorella ha un passato di dipendenze. Piuttosto che farla sentire ancora peggio, avrebbe dovuto aiutarla. Cercare di tenderle una mano. Aveva ragione Amelia quando diceva che Kathleen è la peggiore.
Ho amato il momento in cui si è difesa o, almeno, ci ha provato. E ho adorato l’intervento di Link che si è schierato in suo favore cercando di far capire alle Shepherd che Amelia si è guadagnata tutto ciò che ha. Peccato che loro non siano state capaci di vedere la loro sorella minore con gli occhi di ammirazione di Link.
Mi è piaciuto molto il momento che Amelia ha condiviso con sua madre. È stata la conclusione perfetta per un episodio il cui scopo era mostrare i difetti di una famiglia. I panni sporchi che si lavano in famiglia. Carolyn ammette i suoi errori nei confronti di sua figlia e Amelia fa lo stesso. Fa ammenda con sua madre che sembra essere l’unica disposta a fare un passo nella sua direzione. È l’unica a cercare un punto d’incontro con lei.
C’è un momento, mentre Link e Amelia escono dall’ospedale dopo l’operazione, pronti a tornare a Seattle, in cui la Shepherd manda un messaggio a sua sorella Nancy. Le chiede se è ancora in ospedale e questi si limita a risponderle di no. Per niente maturo da parte di una di quelle che credono di essere superiori e più mature di Amelia che considerano ancora un disastro di persona.
Io ricordavo che già nella terza stagione non era proprio innocente. Anzi, tutto il contrario. Nancy è colei che chiamò Meredith Slutty Intern (qui tutti i soprannomi dei personaggi di Grey’s Anatomy) e che cercò di convincere Derek a non firmare le carte del divorzio da Addison. Ora che ci penso era una gran carogna!
Insomma, l’episodio di Grey’s Anatomy di questa settimana è stato davvero bello. Non c’è nulla di meglio che entrare nella vita privata di un personaggio interessante come Amelia Shepherd per conoscere il suo travagliato passato. Le dinamiche familiari sono sempre stuzzicanti e invitanti come un bel piatto di lasagne la domenica. E certamente, conoscere gli scheletri nell’armadio di una famiglia così interessante come la famiglia Shepherd è fantastico!
Speriamo che conoscere il passato di Amelia non sia per Link un freno. Erano così carini nella scena finale sull’aereo! Speriamo che prima o poi diventino una coppia effettiva. Così, finalmente, riusciremo a buttarci alle spalle quell’orribile storia che la Shepherd aveva con Owen.
Per questa puntata è tutto, alla prossima
Halleloo!
Un saluto agli amici di Grey’s Anatomy Italia Official