Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato. La 15×23 di Grey’s Anatomy è la prima parte dell’episodio crossover con Station 19. Come avevamo precedentemente annunciato (qui i dettagli), il capo dei pompieri di Seattle, Lucas Ripley, ha avuto un malore ed è finito in ospedale.
Grazie alla prontezza di Schmidt, che per caso si trovava sulla scena, è stato immediatamente soccorso. È stata Miranda Bailey a riconoscere l’uomo e a informare suo marito. Arrivano il capitano Sullivan in divisa, bello come il mio più grande sogno erotico, Herrera e Warren. Loro sono gli unici membri di Station 19, a parte Ripley, che vediamo nell’episodio. Quella che sembrava una condizione congenita, ma silente, durante la puntata, si è rivelata essere qualcosa di più grave. Si tratta di un agente esterno, una qualche sostanza tossica che stava, piano piano, sta intossicando il capo dei pompieri.
Al momento della scoperta, Maggie Pierce si reca da lui per dirglielo, ma Ripley è sparito. Il motivo per cui abbia deciso di non restare in ospedale, è chiaro fin da inizio episodio. Ripley sente l’urgenza di parlare con Vic (Victoria) Hughes, la sua ragazza anch’essa vigile del fuoco che poco prima gli aveva chiesto di sposarla. Ma Hughes è irreperibile.
L’amore porta a compiere gesti assurdi, ci viene spiegato scientificamente da Meredith nel suo monologo d’apertura. Ed è esattamente ciò che fanno la maggior parte delle coppie in questo episodio di Grey’s Anatomy. Si lasciano guidare dall’istinto, dal sentimento, tralasciando la razionalità per un secondo. Lo stesso capo dei pompieri, spaventato all’idea che la sua ragazza potesse pensare a un rifiuto da parte sua, decide di mettere a repentaglio la propria vita e andarla a cercare.
Un atto incredibilmente romantico, proprio come quelli che si leggono nei romanzetti rosa di Harlequin o negli Harmony. Ma, oltre il romanticismo, qui c’è la stupidità. Personalmente sono una grandissima fan del fluff (fluff: nel linguaggio fangirl e nel linguaggio delle fanfiction è termine utilizzato per il genere di storie dedicate a momenti di dolcezza o tenerezza), ma in questo caso no. Amo la coppia Ripley-Hughes come la maggior parte del fandom di Station 19 e i loro momenti insieme sono tra i più dolci.
C’è solo un problema, Maggie Pierce ci ha fatto capire che il caro capo dei pompieri di Seattle è una bomba a orologeria se non trattato immediatamente. Quindi c’è una possibilità grande come l’universo e ritorno che muoia prima di compiere il suo gesto romantico. E questo non posso accettarlo. In quel caso non avremmo un bel momento fluff, ma semplicemente un bel momento drammatico, il genere preferito da Shonda Rhimes. Shonda, ti prego, non prenderti Ripley e soprattutto, non uccidere questa fantastica coppia.
Durante la sua permanenza al Grey-Sloan Memorial abbiamo visto un Lucas Ripley più simile a come lo vediamo con Vic. È simpatico, è meno teso, è trattabile. Mentre in Station 19 siamo abituati a vederlo tutto d’un pezzo per via del suo ruolo. Devo fare un’affermazione che potrebbe non piacere a molti, a me per prima non piace quello che sto per dire.
Ma, per un millesimo di secondo, ho trovato Maggie Pierce divertente. Ed è quando fa il verso a Ripley. Cosa ancora più imbarazzante, mi è piaciuta con lui. Lo so, me ne vergogno tantissimo. Eppure è successo. In un minuto passato con lui ha sviluppato molta più chimica di quella che c’è tra lei e Jackson da quando Krista Vernoff ha deciso che dovevano essere una coppia, ledendo al fegato di gran parte del fandom di Grey’s Anatomy.
Ne approfitto parlando della coppia formata da Jackson e Maggie, coppia di cui non parlo molto volentieri perché la trovo interessante quanto un torneo di bridge tra anziani. Se non avete mai assistito ad un torneo di bridge tra anziani, è estremamente noioso e davvero poco interessante, l’unico momento di gioia è quando litigano. Lo stesso vale per i Jaggie. Quando litigano diventano il passatempo migliore.
Non capisco ancora perché Krista Vernoff abbia deciso di rovinare il personaggio di Jackson, ma ultimamente lo trovo inutile. Grey’s Anatomy è piena di personaggi inutili, ma mai avrei pensato di spendere queste parole per Avery. Se c’è o non c’è, poco cambia. Non riesco a pensare a una sola sua scena memorabile.
Nella scorsa puntata della serie, Jackson ha proposto a Maggie di andare a vivere assieme. E lei non gli aveva dato una risposta. A differenza degli altri innamorati, Maggie tende a razionalizzare tutto, dando la colpa al fatto di essere una scienziata. Un modo creativo per non dover scendere a patti con i propri sentimenti, ecco come la vedo io. E non gliene faccio una colpa, è la prima cosa matura che fa da un po’.
Purtroppo Jackson, Maggie non è April. Era April quella che si lasciava trasportare dall’impulsività. Quello che c’era tra Jackson e April era un amore così forte, così potente da accecare il giudizio di entrambi. Infatti, uno dei più grandi punti di forza della Japril era l’impulsività di entrambi.
Impulsività che portò April a baciare Jackson e a perdere la verginità con lui nella 8×21; a saltargli addosso dopo aver deciso di voler ritornare vergine nella 9×03; quella che spinse Jackson a chiedere ad April di sposarlo quando nella 9×07 credevano di aspettare un bambino; e ancora quando nella 9×24 April dice a Jackson che sarebbe disposta a cancellare il suo matrimonio se lui glielo chiedesse; e ancora nella 10×12 quando Jackson interrompe il matrimonio di April per dichiararle il suo amore; nella 10×13 quando scappano insieme e decidono di sposarsi in segreto.
Ok, questa comincia a sembrare un tributo alla Japril, quindi torniamo al punto. Il punto è che Maggie è l’esatto opposto di April. Lei non ha la maturità emotiva che Jackson cerca. Ha bisogno di tempo e non vuole buttarsi a capofitto in qualcosa che potrebbe rivelarsi più grande di lei. Per la prima volta sono d’accordo con il suo modo di pensare, perché effettivamente ha senso. È quasi come se nemmeno Maggie fosse convinta di quella relazione come la maggior parte degli spettatori. Peccato che poi metta da parte la razionalità per lasciarsi prendere dal momento.
Infatti, mi ha lasciata senza parole quando ha deciso di accettare. Mi aspettavo che rimandasse ancora la scelta per poter avere più tempo di ragionarci su. Ma non è così. Ancora una volta si ritorna alla narrazione iniziale di Meredith che ci elenca le conseguenze biologiche all’innamoramento. Parla di parti del cervello che prendono le decisioni e che durante l’innamoramento smettono di funzionare, portando l’innamorato a prendere decisioni non proprio intelligenti e a fare scelte che potenzialmente potrebbero essere giuste oppure molto sbagliate.
Passiamo ora a Meredith e DeLuca (qui le foto del matrimonio di Giacomo Gianniotti). Come annunciato nelle anticipazioni del crossover, in questo episodio di Grey’s Anatomy, Meredith mette a rischio la sua licenza per salvare la vita di una paziente. Si tratta di una bambina latinoamericana senza assistenza sanitaria. Ancora una volta, gli sceneggiatori hanno deciso di introdurre nella puntata un messaggio sociale. Esattamente come la Grey, anche Karev e DeLuca non sono d’accordo con l’assurdo sistema sanitario statunitense. E, per questo, decidono di perorare la stessa causa stando dalla sua parte.
Per fortuna tutto finisce nel migliore dei modi. La Grey e Webber trovano un modo per salvare la carriera della prima e la vita della paziente. Questo porta Meredith al confronto con DeLuca che le confessa di amarla. Qui vediamo la contrapposizione dell’amore di DeLuca che lo porta a dichiararsi alla Grey e della reazione di quest’ultima che, spaventata, fa la scelta più stupida, scappa dalla situazione.
Un grande lavoro è quello fatto su Jo. Jo è uno di quei personaggi di Grey’s Anatomy che all’inizio non riuscivo proprio a sopportare. La odiavo. Ma da un po’ di tempo la trovo sempre più interessante. La sua storyline sta diventando complessa. Durante ogni episodio scaviamo sempre più nella profondità della sua psiche. Mi piace il lavoro che stanno facendo con lei perché la rende vera, umana. Le sue azioni reali. Il suo trauma si sta manifestando in modo veritiero, in modo crudo, in modo estremamente complesso. Complesso come la mente umana.
Quando in questo episodio crolla, ho tirato un sospiro di sollievo. Forse è questo il momento che segna la sua risalita. Spero sia ciò che le serviva per potersi aprire con chi le vuole bene e, così, cominciare a stare meglio. È arrivato il momento di combattere. Deve alzarsi in piedi e lottare con il suo passato per poter riprendere a vivere il presente. E per farlo deve potersi sentire al sicuro abbastanza per potersi aprire con Alex, Link e tutti coloro che le vogliono bene.
Insomma, questo è stato davvero un bell’episodio. Spero ce ne siano altri così e non vedo l’ora di guardare la seconda parte del crossover nella puntata di Station 19 che, però, andrà in onda stanotte negli Stati Uniti. Vi lascio il promo qui di seguito. #TeamVicley (Vic & Ripley).