Bentornati con la recensione del quindicesimo episodio della diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy. Oggi dobbiamo salutare un altro personaggio. Sembra ormai che questa stagione sia un susseguirsi di addii. Prima Andrew DeLuca passato a miglior vita, poi di nuovo tutti i personaggi già defunti che abbiamo potuto vedere sulla spiaggia di Meredith per un ultima volta, April Kepner che avevamo salutato alla fine della quattordicesima stagione e che è tornata per un solo episodio portando – alla fine – via con sé anche Jackson. L’ultimo in questa lista di estenuanti addii che sembravano strizzare l’occhio alla possibilità di una conclusione di serie.
Nonostante la smentita e il rinnovo per la diciottesima stagione di Grey’s Anatomy e probabilmente di qualche altra stagione in più, in questo episodio si respira aria di conclusione, è la fine di un’era.
Ho vinto
Dice infatti Meredith durante il suo momento con Jackson.
Sono l’ultima rimasta in piedi.
Ed è così. Meredith Grey è davvero l’ultimo uomo rimasto in piedi per tradurre letteralmente l’espressione da lei usata. Della sua classe di specializzandi c’è solo lei ormai, qualcuno l’ha abbandonata, qualcun altro è morto e, andato via Jackson, lei è rimasta sola. Certo è nel suo ospedale a salvare vite assieme a Richard e Miranda che da sempre e per sempre sono sul suo cammino. C’è Owen che seppure io voglia negare la sua esistenza, è al Grey-Sloan da sempre, ci sono le sue sorelle e in qualche modo i fantasmi di tutti coloro che sono passati per quei corridoi. Fa tristezza, ma è inevitabile quando una serie tv dura da decenni.
Ora voglio farvi soffrire un po’ con me, vi allego un Tweet con un video bellissimo:
Ma tornando a noi, a questo episodio di Grey’s Anatomy e all’addio di Jackson: ho apprezzato moltissimo la chiusura che ha avuto con Jo Wilson. Visto e considerato che l’addio di Alex è avvenuto tramite una lettera, carognata pazzesca, Jackson si è comportato da vero signore. La loro non era neppure una vera relazione, erano semplicemente due amici che si godevano la reciproca compagnia in un momento molto particolare, due persone in grado di mantenere un certo distacco romantico, ma non emotivo. Riuscivano a essere amici, a divertirsi e a tenere l’uno all’altro senza le complicazioni di una relazione. Insomma, sia Jo che Jackson ne hanno fatta di strada e non potrei che essere estremamente fiera di loro e della maturità che hanno acquisito. E io sono una Japril shipper accanita.
Chissà se questo nuovo Jackson sarà emotivamente più stabile e pronto per affrontare un eventuale ritorno di fiamma con la mia amata April Kepner in quel di Boston. Tra l’altro, avete sentito le ultime news? Sembrerebbe proprio che da Shondaland abbiano confermato la lavorazione a un terzo spin-off di Grey’s Anatomy. Il primo era Private Practice, il secondo Station 19, che il terzo possa essere su Jackson e April a Boston? Lo so, è improbabile, ma lasciatemi sognare.
Ho amato moltissimo anche il momento delle dimissioni. Bailey ha perso tanto in questi anni, ha perso Karev (per colpa sua e di Izzie), ha perso DeLuca, sta perdendo Carina DeLuca costretta a tornare temporaneamente in Italia perché le scade il visto, ha rischiato di perdere Meredith Grey e adesso perderà non solo Jackson, ma anche Tom Koracick. Ammetto che durante la scena delle dimissioni potrei essermi commossa per quanto detto da Jackson e per la reazione di Miranda e Richard. È la fine di un’era e fa sempre emozionare, non ci possiamo fare niente.
La questione Tom Koracick è interessante. Ce l’hanno presentato come fosse la personificazione del male, come se tutto d’un tratto fosse tornato ad incarnare a sua insaputa le vesti di Ade che Greg Germann interpretava in Once Upon a Time. In realtà Tom è un personaggio molto più profondo e stratificato di quanto potessimo credere. Ha una sensibilità particolare che cerca di mascherare col sarcasmo e un non troppo velato narcisismo.
È un uomo che ha sofferto parecchio e che è sopravvissuto ai terribili eventi della sua vita. È un uomo estremamente spirituale, uno dei pochi che ha colto il momento di crisi di fede di April e che l’ha effettivamente aiutata. Ma tutti ricordano le cose superficiali di Tom, il fatto che sia quello con cui Teddy ha tradito Owen, il fatto che sia un pallone gonfiato e il fatto che talvolta possa essere poco piacevole come persona, dimenticando le sue ferite e le sue sofferenze. Stando alle notizie che arrivano da Shondaland, a differenza di Jesse Williams, Greg Germann farà delle apparizioni in Grey’s Anatomy nonostante il suo personaggio abbia deciso di seguire Jackson a Boston. Perciò potremo vedere con i nostri occhi il suo cambiamento e il modo in cui contribuirà nella lotta alle ingiustizie sociali.
Questo episodio di Grey’s Anatomy è anche l’episodio in cui Meredith finalmente può tornare a casa dopo una stagione passata a combattere il Covid. Siamo tutti entusiasti e felici di vederla tornare a casa e il momento in cui riesce a sfuggire al saluto di gruppo dello staff, scappando con Jackson che l’accompagnerà dai suoi figli, è stato molto bello. Ancora più bella è stata la reazione di Zola, Bailey ed Ellis al ritorno della loro madre.
E vogliamo parlare di quella di Amelia? Amelia è uno dei miei più grandi punti deboli di Grey’s Anatomy, le voglio genuinamente bene come fosse una persona reale. E quando ha quell’espressione che urla ‘sto cercando di non piangere‘ da tutti i pori, con gli occhi lucidi e le labbra strette, mi si stringe il cuore. Non le serve nemmeno parlare, con quell’espressione esprime tutta la paura, tutta la frustrazione di quei mesi e tutto il sollievo di rivedere sua sorella (anche se tecnicamente è sua cognata), sana e salva. Non mi stancherò mai di dirlo: Amelia è il personaggio migliore attualmente presente in Grey’s Anatomy.
C’è stata una cosa però che non mi è piaciuta. Meredith che sa già di DeLuca e che dice a Miranda e Richard che Andrew sta bene perché è con sua madre. Sì, ok, noi li abbiamo visti sulla spiaggia, ma non ha assolutamente senso che Meredith sappia coscientemente cosa gli è successo. È fantascienza pura, qui sfociamo nel mistico, qui sfociamo nella soap opera, qui sfociamo nel ridicolo più totale. Avrebbe avuto senso che sapesse tutto se fossimo stati in Ghost Whisperer (qui la nostra opinione sul finale di serie) ed Ellen Pompeo si chiamasse in realtà Jennifer Love Hewitt e interpretasse il ruolo di Melinda Gordon. Altrimenti non ha senso. Da Grey’s Anatomy a Paranormal Anatomy il passo è breve.
E restando sulla stessa linea, quella di ciò che non mi è piaciuto, ecco che Teddy cade di nuovo nella trappola di Owen. C’ho sperato fino alla fine che avesse un’epifania e realizzasse che Hunt non è l’uomo per lei e che scappasse con Koracick, ma ahimè non è stato così. Quello di tornare con lui mi sembra un grande passo indietro. Non so, mi sembra una sconfitta per il genere umano. Che dire, sembra proprio che dovremmo fare i conti con questa spiacevole situazione, con la speranza di non ritrovarci immischiati in altre faccende romantiche di questa coppia nel prossimo futuro.
L’episodio è stato molto bello e anche se ho deciso che a Boston Jackson e April torneranno insieme, non posso negare che vederlo andare via e dover rinunciare a vedere quel suo bel faccino in ogni episodio di Grey’s Anatomy, mi rattrista molto. Certo, l’arrivo di Winston che è molto, molto attraente e sexy aiuta a superare la perdita di Jackson, ma fa male comunque.
Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!