Bentornati con la recensione della 18×07 di Grey’s Anatomy. È passato un po’ di tempo dal Ringraziamento e le cose sono cambiate. Maggie è tornata (e francamente avevo dimenticato che mancasse), Meredith e Amelia continuano a lavorare per il progetto in Minnesota rendendomi sempre più allergica alle loro scene e Jo e Lincoln stanno arrivando pericolosamente vicini a una svolta romantica tremendamente indesiderata. Come se non bastasse qualcuno (ovvero tutti i medici del Grey-Sloan) ha deciso di non dare a Miranda Bailey tutto il rispetto che merita e questo mi fa imbestialire.
Ciò che però ho detestato di più di questo episodio è che è tutto così noioso. Avete presente quella canzone di Björk, It’s Oh So Quiet? Mi sono presa una licenza poetica e la libertà di trasformare il celebre verso in “It’s all so boring, it’s all so still” che mi sembra più appropriato per la situazione in cui ci troviamo con questa diciottesima stagione di Grey’s Antomy. Il che è un peccato perché di cose interessanti di cui parlare ce ne sono, ma quelle che stiamo seguendo e l’introduzione di un secondo ospedale e altre dinamiche sconnesse da una trama che già di per sé non regge, è un inutile spreco di tempo, lavoro e di soldi.
Al posto di inventarsi tutta ‘sta storia del progetto top secret finanziato da 007/Sandy Cohen/dottor Hamilton, potevano impegnare le loro risorse per aggiustare e approfondire le tematiche che si svolgono a Seattle. Ma loro no, loro non lo fanno, loro preferiscono aprire un nuovo arco narrativo completamente diverso con quello centrale e finire per rovinare un’intera stagione (o forse l’intera serie) proprio come Ryan Murphy fece con Glee dopo il finale della terza stagione. Questo genere di storie purtroppo non funzionano. Non per me.
Ma entriamo nel dettaglio. Partiamo proprio da Miranda. Miranda Bailey che viene continuamente e ripetutamente sottovalutata, soprattutto in quanto capo dell’ospedale. Il suo personaggio inizialmente temutissimo in Grey’s Anatomy si sta trasformando nella versione macchiettistica di ciò che era una volta. E francamente a me non va giù. Per questa donna, il cui sguardo raggelava o pietrificava come una Medusa moderna (nonostante io sappia bene che lo stesso soprannome sia stato utilizzato per Meredith) non viene rispettata né dai suoi dipendenti, né tantomeno dai suoi amici fatta eccezione per Richard che da sempre nutre un sincero affetto per lei che supera i confini del rapporto mentore-allievo e sembra più vicino a quello padre-figlia.
Ma tornando all’episodio di questa settimana di Grey’s Anatomy. È assurdo che l’unica persona a prendere sul serio il reclutamento della Bailey sia la nuova dottoressa di chirurgia plastica. Ed è assurdo che un estraneo – mi riferisco allo specializzando di Nick del Minnesota – la idolatri come dovrebbero fare gli specializzandi del Grey-Sloan, ma che sembrano avere occhi solo per Meredith Grey. E diciamocelo, se all’inizio tutto questo fervore per la Grey era anche comprensibile all’inizio visto l’Harper Avery (adesso Catherine Fox Award), adesso che è diventata più noiosa e inutile di un arbitro a un torneo di bocce della terza età, non ha assolutamente senso.
Mentre la Bailey continua a essere una certezza, un modello a cui ispirarsi, ma finisce sempre per giocare in panchina e adesso non mi va più bene dato che è lei che regge il programma da quando Ellen Pompeo ha deciso di appendere il bisturi al chiodo e ammorbarci la vita con una storia d’amore più tediosa e fastidiosa di quella di Salvo e Santa o quella di Davide e Martina a Matrimonio A Prima Vista. Ciononostante la sua storyline in Grey’s Anatomy 18 è praticamente una presa in giro, mentre quella in Station 19 (qui la recensione dell’episodio) è trecento volte meglio.
Ma parliamo proprio di Meredith Grey e Amelia Shepherd. La prima – come ho ribadito dal primo istante in cui l’abbiamo vista con Nick – non mi sta piacendo. Nemmeno un po’. Il che mi innervosisce perché abbiamo visto per anni una Meredith strepitosa, con due consistenze enormi sotto e questa… questa non mi piace. Questa è insipida. Della Meredith cazzuta che amo ha solo l’espressione e non riesco a farmelo andare giù. Rivoglio la Meredith di prima e la voglio subitissimo. Ma so bene che non succederà e che dovremo sopportare la sua storia con Nick probabilmente fino a conclusione di serie che – a questo punto – spero avvenga il prima possibile.
Per quanto riguarda Amelia è risaputo che io la amo alla follia e che trovo sia il miglior personaggio non solo di Grey’s Anatomy, ma dell’intero universo Shondalandiano, però anche lei non mi sta piacendo. Per carità apprezzo la parte professionale di Amelia, ma non apprezzo quella sentimentale. Dopo quanto successo al Ringraziamento con Link, ero prontissima a mettermi di nuovo al timone di questa nave chiamata Amelink e di guidarla fieramente verso idilliaci orizzonti. Ma, ancora una volta, sono stata presa in giro. Non solo è sempre più chiaro che Amelia finirà con Kai, ma così facendo spezzerà il cuore del mio amore Link degno di essere amato sopra ogni cosa. Link che potrebbe finire con Jo perché il seme del male è stato già piantato in questo episodio e io proprio non lo posso tollerare.
Kai è fig* e questo è chiaro a tutti. Jo è sfigata in amore e anche questo è chiaro a tutti. Amelia è affascinata da chiunque sia intellettualmente stimolante, attraente e sia una novità e anche questo è chiaro. Così come è chiaro che Atticus Lincoln sia l’uomo più dolce del mondo, che merita solo tanto amore, ma finisce per esagerare con il romanticismo e si brucia le possibilità che ha con la persona che gli piace.
Però è anche vero e chiaro a tutti che Amelia e Link insieme erano assolutamente stupendi. Un po’ pazzi, un po’ imprevedibili, a tratti strani e fuori dal comune, sicuramente imperfetti e proprio per questo meravigliosamente amabili. Perciò qualunque altra piega romantica stiano imbastendo gli sceneggiatori purtroppo a me non interessa, non piace e preferirei ingerire dodici litri di anice stellato da bere tutto d’un colpo (e io l’anice lo detesto prepotentemente) piuttosto che dover sopportare gli Amelink divisi e in altre relazioni.
Capisco bene che qualcuno vuole dare un lieto fine a Jo, ma è davvero necessario? Il suo lieto fine non può essere sua figlia? Sarebbe tanto romantico e bello e finalmente non dimostreremmo che non serve necessariamente una relazione romantica per sentirsi completi. Un bel messaggio da far passare in televisione, no? Sarebbe un concetto innovatore. Insomma, se non fosse chiaro, lo ribadisco: Jo e Link, Kai e Amelia e Meredith e Nick non devono stare insieme.
Ma parlando di persone che invece sono tanto carine insieme: ma quanto sono dolci Maggie e Winston? Carinissimi. Sono adiratissima con lui per aver fatto aspettare la mia amata Miranda Bailey, ma devo ammettere che finalmente chiunque decida le storyline di Grey’s Anatomy ha creato una persona perfetta per la Pierce.
Insomma come vi dicevo all’inizio l’episodio per me è stato tremendamente noioso. Forse l’unico momento interessante è stata la scoperta del team di Sandy Cohen/dottor Hamilton (perché il suo nome – anche in Grey’s Anatomy – per me rimane Sandy Cohen) condotta e guidata da Amelia. Per il resto la puntata è stata uno spreco di tempo totale.
Arrivati alla diciottesima stagione capisco anche che le idee scarseggino, ma non per questo dobbiamo accontentarci di roba noiosa e inutile.
Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!