Vai al contenuto
Home » Recensioni

Grey’s Anatomy 19×13 – Ci stiamo preparando a un altro addio

Grey's Anatomy
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Bentornati con la recensione del tredicesimo episodio della diciannovesima stagione di Grey’s Anatomy. In questa puntata e come già annunciato precedentemente dai canali di Shondaland e quelli personali di Shonda Rhimes, Kelly McCreary, interprete di Maggie Pierce è in procinto di lasciare la serie. Adesso, noi siamo abituati a veder andare via i personaggi. Se c’è qualcosa in cui i fan di Grey’s Anatomy sono i migliori, quel qualcosa è nel dire addio ai personaggi. Uno per un motivo, uno per un altro, ce li siamo visti sfilare davanti come i modelli in uscita dalla passerella, talvolta ritornano, altre non ritornano più se non per l’esperienza mistica e trascendentale di qualche momento pre-morte.

Ad ogni modo, mi sembra che di recente ne stiamo perdendo davvero uno dopo l’altro. Sarà che aver perso il personaggio principale, quello di Meredith Grey, il collante dalla prima stagione è qualcosa che non ho ancora metabolizzato totalmente, ma ehi, nel non far funzionare correttamente i processi di metabolizzazione sono la migliore, chiedete al mio endocrinologo. Idiozie a parte, questo continuo ricambio di gente sì, porta nuovi personaggi e aria nuova alla serie che fa sempre bene, ma è triste dover dire un’altra volta addio a un personaggio, anche se quel personaggio è Maggie Pierce e fino a qualche anno fa avrei praticato un sacrificio agli dei delle serie tv per far in modo che andasse via.

Grey's Anatomy
Kelly McCreary (640×360)

E, insomma, Maggie Pierce andrà via dal Grey-Sloan Memorial e il medical drama disponibile su Disney+ perderà ancora una volta un personaggio. Ma facciamo un piccolo passo indietro e inseriamo la Pierce nelle dinamiche di questa puntata. Innanzitutto la vediamo andare da una terapeuta di coppia assieme a Winston. E già qui c’erano – a mio parere – gli estremi per chiamare l’avvocato e far preparare le carte del divorzio. No, perché ragazzi, voi mi dovete spiegare come si fa a non riuscire nemmeno a dire un pregio vero della donna che dici di amare. Boh, io Winston non riesco più a capirlo.

Perché, insomma, signori, se la prende pure perché la moglie, uno dei chirurghi più rinomati del paese viene chiamata per un’operazione d’emergenza tra l’altro su una ragazzina particolare, certo, ma una ragazzina poco più che quindicenne mi pare che rischia di rimanere paralizzata o addirittura di morire. E lui lì a fare il bambino offeso e ferito. Ma ti pare, Winston? Ma ce la fai, Winston? Ma ti riprendi, Winston? Io sono scioccata, basita.

E mentre lui si lagna come un ragazzetto, vediamo la Pierce in completa modalità Wonder Woman, salvare la ragazzina che come hobby ha quello di cavalcare i tori e non quelli meccanici, quelli che ti fanno male. Ok, sì, è merito anche della magnifica Amelia Shepherd, ma comunque avete capito il punto, no? Da una parte abbiamo Winston che si lagna e si lamenta come un cinquenne a cui non hanno comprato il gelato e dall’altra abbiamo una grandissima regina che salva vite e fa miracoli. Penso sia chiaro da che parte sto in questa faccenda.

Grey's Anatomy
Caterina Scorsone e Kelly McCreary (640×360)

E, infatti, a fine episodio ho avuto un momento di puro godimento, uno di quelli che quasi ti fanno capire perché la gente si fomenta tanto agli stadi durante il gol della propria squadra del cuore. Quando ho visto Maggie Pierce fare il “reading” (evidenziare tutti i difetti) a Winston, vi giuro che ho esultato come se la mia squadra del cuore avesse appena segnato alla finale di qualunque sia il nome del torneo calcistico per cui tutti si gasano. La Pierce ha ragione da vendere. Lui si è focalizzato su una parola che gli ha detto, sta cercando in tutti i modi di fare la parte di quello che vuole ricucire il rapporto, ma aspetta che lei faccia un passo falso per attaccarla e ritirare fuori tutto ciò che non ha funzionato tra di loro, ma ovviamente lasciando fuori la sua parte di responsabilità nella cosa.

E quando la Pierce gli ha detto – giustamente – che il suo atteggiamento passivo-aggressivo è semplicemente un modo per scaricare le colpe del fallimento della loro relazione su di lei e scappare invece che aggiustare le cose, ho applaudito così forte che mi meraviglio del fatto che non mi sia scorticata le mani. Brava Maggie, così si fa. Non lasciare che Winston ti scarichi addosso tutte le responsabilità e le colpe del fallimento della vostra relazione. Fatti valere.

Alexa riproduci “Flowers” di Miley Cyrus per questa regina.

Grey's Anatomy
Caterina Scorsone e James Pickens Jr. (640×360)

C’è una cosa – per quanto riguarda l’addio di Maggie a Grey’s Anatomy – che mi spaventa: la reazione di Amelia. Amelia Shepherd stava benissimo a inizio stagione. Aveva Scout, Meredith, Maggie e Kai. E adesso Meredith è andata via, Kai li vediamo solo ogni tanto e a distanza e adesso va via pure Maggie. Io ho un po’ paura per la mia preferita di questo medical drama. E, sì, non dovrei ritirare fuori sempre la solita storia, però se questa tendenza delle persone che la circondano a lasciarla continuasse, beh comincerei ad avere paura per la sua sobrietà. Non fraintendetemi, sono certa che possa superarle senza ricorrere e ricadere nei vecchi pattern, ma sicuramente la sua sobrietà, seppure in parte minima potrebbe rischiare di essere compromessa. E Amelia ha fatto così tanto per arrivare a questo punto che proprio non potrei accettarlo.

Ma andiamo avanti, andiamo avanti e parliamo di Link e Jo. Link e Jo che si “annusano” e si girano attorno da tutta la stagione potremmo dire. Dopo gli eventi degli scorsi episodi di Grey’s Anatomy che hanno vista coinvolta la clinica della Bailey, vediamo Jo fare i conti – a suo modo – con quanto accaduto. E la ritroviamo a letto che crede di essere influenzata, ma ormai la conosciamo così bene da sapere – proprio come Link – che non si tratta di una vera e propria influenza, ma che semplicemente è il modo in cui il suo corpo e soprattutto la sua psiche reagisce a determinate situazioni.

Grey's Anatomy
Chris Cormack e Camilla Luddington (640×360)

E devo ammettere che nonostante chi legge queste recensioni sappia bene quanto ho amato gli Amelink e quanto ho sperato per un loro lieto fine, sarei veramente contenta di vederli assieme. Meritano entrambi qualcuno che sia totalmente compatibile con loro seppure non simile. Jo e Link sono quasi gli opposti, un po’ una versione moderata de “gli opposti si attraggono” che erano gli Amelink. Hanno tante cose in comune, come i principi, l’amore per la famiglia e la voglia di potersi fidare di qualcuno ciecamente. Ma sono anche completamente diversi negli atteggiamenti, nei modi di fare, nella prudenza di uno che si scontra con l’impulsività dell’altra. E forse, proprio per questo sono perfetti.

Tra l’altro, come hanno sottolineato loro in quella bella e quasi commovente scena a letto: Jo ha bisogno di qualcuno di cui si fidi e che le faccia abbassare le barriere che si è costruita per proteggersi e Link è quel tipo di persona che crede di doversi preoccupare sempre di tutti e tutto e di dover reggere, in qualche modo, il peso del mondo sulle spalle. Entrambi, però, a fine giornata hanno semplicemente bisogno di qualcuno che ci sia per loro e che gli permetta di addormentarsi la sera senza la paura che al risveglio non ci sia nessuno dall’altro lato. Perciò per i Jolink (ci può stare come nome, non credete?), pollice all’insù.

Restando sempre in ambito clinica, bisogna parlare un attimo di Miranda Bailey. Io la Bailey la amo, non penso sia una novità. Assieme a Webber è l’unico altro personaggio presente in questo medical drama da tempo immemore. La Bailey in questo episodio, a causa degli avvenimenti degli episodi precedenti, si è ritrovata vittima di un fatto tremendo: le sue informazioni personali tra cui il numero di telefono e l’indirizzo di casa sono state distribuite su volantini in cui c’è la sua faccia e che recita “baby-killer” (assassina di bambini).

Chandra Wilson (640×360)

E qui veramente che potrei tirare fuori un pippone mastodontico su quanto questi ossessionati siano dei pazzi fuori di testa, ma non lo farò. Mi limiterò solo a dire che questa gogna a cui è stata destinata la Bailey in questo ambito è solo finzionale, ma se penso che ci sia gente che lo subisce nella vita vera, ne sono terrorizzata. Quella scena finale in cui Ben trova i volantini sulle macchine, tremenda. Tremenda perché non è normale una cosa del genere. Ma vi pare? È follia.

Ma andiamo avanti e concludiamo con gli specializzandi. Concludiamo con loro perché sono la mia gioia, Grey’s Anatomy degli specializzandi è qualcosa di stupendo. È divertente, è interessante, è finalmente ciò che questo medical drama era in principio, ma in qualche modo e forma potenziato. Loro sono i nuovi M.A.G.I.C., ma sono anche una cosa completamente nuova. Non so davvero come spiegarlo, ma spero sia – seppur lontanamente – comprensibile.

Niko Tehro (640×360)

Ho adorato che Adams e poi anche Griffith si siano fatti valere con Webber e siano riusciti a risolvere il caso del paziente con lo stuzzicadenti nello stomaco. Francamente all’inizio avevo creduto anche io che il tizio fosse arrivato in ospedale fingendo dolori solo per potersi fare dare degli antidolorifici, ma sono contenta di essermi sbagliata. Bravi ragazzi, ma soprattutto bravo Adams, in questo episodio è venuta fuori tutta la tua shepherditudine. Molto carino è stato anche il momento in cui Griffith gli ha chiesto (dopo averlo chiesto a tutti) di farle da testimone di nozze. È una di quelle cose che ricordano un po’ i Japril, però finché Adams non interromperà il suo matrimonio e le dichiarerà il suo amore dicendole che crede che anche lei lo ami, non possiamo affermarlo con sicurezza.

Molto carina è stata anche la redenzione di Schmidt. Schmidt che da “Occhiali” è diventato il capo degli specializzandi super serio e temuto. Lui che era un cuore di panna, ma come giustamente ha sottolineato nella conversazione con Kwan la pandemia e la chiusura del programma l’ha un po’ irrigidito, l’ha cambiato. Che dire: quel momento da Joe’s è stato veramente carino, mi è piaciuto tanto. Spero davvero di vederli più spesso in questi momenti fuori dall’ospedale, magari proprio da Joe. Riportiamo questo aspetto di Grey’s Anatomy classica, in Grey’s Anatomy nuova.

Per questa puntata è tutto, alla prossima!