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Grey’s Anatomy 19×14 – E un’altra se ne va

Grey's Anatomy
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Bentornati con la recensione del quattordicesimo episodio della diciannovesima stagione di Grey’s Anatomy. Come già anticipato precedentemente, è arrivato di nuovo quel momento della serie che purtroppo nel medical drama disponibile su Disney+, il momento in cui bisogna è più frequente di quanto vorremmo, bisogna dire addio a un altro personaggio. Parliamo ovviamente di Maggie Pierce, ultima grande perdita del Grey-Sloan Memorial e grande perdita anche per noi spettatori: proprio quando iniziava a piacermi. E per citare la grande Mina e poi il tributo della popstar migliore che abbiamo in Italia, Elodie “il nostro amore appena nato è già finito“.

Eh già: proprio quando sembrava poter rimettere le cose a posto con il marito, non dopo avergliene dette quattro ed essersi fatta valere, proprio quando sembrava che aver salvato la paziente dell’episodio potesse aiutarla non solo a ricostruire il suo matrimonio, ma anche la sua motivazione e la sua voglia a restare a Seattle, Maggie ci dice addio e lo fa davvero. Lo fa senza feste e – come si dice dalle mie parti – senza mettere i manifesti. Lo fa discretamente, tra l’altro uscendo di scena come solo un chirurgo della sua portata può fare: dopo un’intervento rivoluzionario, a tratti impossibile, ma che a lei è riuscito alla perfezione ricordandoci – ancora una volta – che Maggie Pierce è un genio.

Grey's Anatomy
Chandra Wilson (640×360)

Ma torniamo leggermente indietro e parliamo di Miranda Bailey. Miranda Bailey che da quando è diventata vittima degli anti-abortisti non smette di essere perseguitata. I suoi dati personali sono stati pubblicati, il suo telefono non smette di squillare e addirittura le vediamo arrivare un messaggio con una velata minaccia ai suoi figli. E qui entra in gioco una delle cose che amo di più di Grey’s Anatomy e forse uno dei motivi per cui, nonostante tutto, continua ad avere un seguito anche dopo diciannove discutibili stagioni. Grey’s Anatomy parla di cose reali, parla di problemi che affliggono e pressano le persone comuni e lo fa senza esaurire l’argomento nell’arco di quaranta-cinquanta minuti. No, si prende il tempo per poterlo fare nel modo giusto.

In questo caso si cerca di sensibilizzare non solo verso l’argomento dell’aborto, ma verso tutte le questioni riguardanti la donna. In un periodo storico in cui sembra che ci sia una progressiva retrocessione mirata quasi alla demolizione dei diritti dell’essere umano, questioni come queste vanno trattate in tutti i modi e attraverso tutti i media possibili. Il medical drama disponibile su Disney+ firmato Shondaland ha sempre fatto proprio questo lavoro, ha sempre lavorato su questo, ha sempre toccato e trattato gli argomenti più spinosi ponendosi sempre dalla parte giusta: dalla parte della difesa dei diritti umani. Considerato il numero degli stati americani in cui l’aborto è diventato una pratica illegale, non potevano che soffermarsi sull’argomento in maniera prolungata e com’è giusto che sia.

Grey's Anatomy
Caterina Scorsone (640×360)

Attraverso la gogna prima ad Addison e poi a Miranda Grey’s Anatomy ci fa scoprire il mondo tragico di quegli eroi, perché questo è l’unico termine che possa anche solo minimamente avvicinarsi a riconoscere l’importanza di quelli che ci mettono la faccia. Miranda e Addison hanno messo la faccia per ciò in cui credono e si sono ritrovate private della libertà. Vengono perseguitate, i loro figli e i loro partner seguiti come fossero dei sorvegliati speciali. E no, non va affatto bene. Come dicevo anche nella recensione dello scorso episodio, un conto sono i fictional characters, ovvero i personaggi fittizi e un conto è la vita vera. Noi stiamo seguendo le vicende di personaggi inventati, ma c’è gente che subisce questo trattamento nella vita vera e fa paura. Anche il solo pensiero che ci sia qualcuno che deve subire queste persecuzioni ogni giorno nella vita vera fa paura.

Ciononostante, sono contenta che Bailey abbia deciso di far comunque valere le sue scelte, i suoi ideali e che abbia deciso di continuare con la sua missione: quella di aiutare quante più donne possibile. Per fortuna ha capito anche che necessariamente dovrà lasciare casa sua e trasferirsi altrove con i suoi figli. Speriamo solo che questa faccenda finisca il prima possibile perché mi mette ansia.

Grey's Anatomy
Midori Francis e Niko Terho (640×360)

Detto questo, è stato divertente vedere Yasuda e il resto degli specializzandi impazzire con il telefono della Bailey, diciamo che è servito per smorzare la tensione che si è creata per via di tutta la faccenda. Tornando agli specializzandi, vederli barcamenarsi tra un caso e l’altro, vederli rincorrere qualunque cosa per riuscire a sopravvivere al tirocinio è qualcosa di troppo bello, è qualcosa che se sviluppato bene come sta succedendo in questa stagione di Grey’s Anatomy, diventa davvero piacevole.

Prima di ritornare a parlare di abbandoni, direi che è il caso di parlare un po’ d’amore. Sì, lo so, che cosa smielata, ma Grey’s Anatomy è anche questo (forse soprattutto questo, ma non ci focalizzeremo sulle cose risapute). Parliamo d’amore e parliamo della coppia che è molto vicina a sbocciare e che – stando a quanto ci fanno capire in questo episodio Owen e Teddy – dovrebbe essere tecnicamente già sbocciata, ma non ufficialmente quindi qui la questione si complica un po’. Parlo ovviamente di Jo e Link.

Chris Carmack (640×360)

Jo e Link che proprio come Teddy e Owen hanno cominciato come migliori amici. Il loro rapporto, soprattutto nell’episodio che ha preceduto questo, sembra aver preso una nuova svolta. Parliamo ovviamente della svolta romantica. E sì, ce lo aspettavamo tutti, ma non possiamo non ammettere che sono molto carini insieme e che finalmente potrebbero trovare il “missing puzzle piece” come direbbe qualunque canzone americana che parla d’amore. Il pezzo del puzzle mancante, in poche parole. Entrambi hanno alle spalle relazioni finite male e un bagaglio di traumi non indifferente, insieme potrebbero “guarire” e prendiamo proprio con le pinze questo termine e formare una coppia finalmente funzionale.

E poi, diciamocelo: questi due medici di Grey’s Anatomy meritano il lieto fine. E chi siamo noi per non tifare perché lo ottengano? Perciò go Link, go Jo!

Kevin McKidd e Kim Raver (640×360)

Rimanendo in tema amore e altri rimedi, ci troviamo a fare i conti con un genio *inserire sarcasmo qui* perché solo così può essere chiamato uno che crede che infilarsi in un pacco e farsi spedire via aereo dalla sua fidanzata sia una cosa intelligente. Il genio in questione si dice follemente innamorato della sua compagna al punto tale da fare un gesto un po’ troppo sopra le righe e chiaramente rischioso pur di confessarle il suo amore. Ed è proprio questo espediente narrativo a dare il via a un momento talmente romantico tra Owen e Teddy da costringermi a misurarmi la glicemia al suo termine.

Parlo ovviamente di quando Hunt, preso da un momento di insolito romanticismo, ha deciso di raccontare la sua storia d’amore con Teddy al paziente e di farlo con lei davanti guadagnandosi un biglietto garantito per fiki-fikiland (i giocatori di The Sims capiranno). Che dire, visto cosa stava succedendo tra loro a inizio stagione, sembra quasi un miracolo vederli riavvicinarsi e devo dire che tutto sommato non mi dispiace. Non fraintendetemi, penso ancora che Teddy Altman meriti molto di più di Owen Hunt, ma francamente è meglio averli insieme, felici e contenti che fare i conti con un lagnoso, fastidioso, insopportabile ed egocentrico Hunt in piena crisi sentimentale.

E.R. Fightmaster e Caterina Scorsone (640×360)

E dopo aver parlato d’amore, torniamo un attimo agli abbandoni. Parliamo d’abbandono, ma anche un po’ d’amore, per la storyline di Amelia e Kai. Kai che sembrava la persona perfetta per Amelia, ma che – proprio come tutti ultimamente nella sua vita – l’ha abbandonata. Sì, perché ha accettato un lavoro in qualche parte nel mondo (giustamente visto che ha sempre chiarito di tenere alla sua carriera più che a ogni altra cosa). E forse, non me la sento di colpevolizzarlə. Nel senso che, sì, sono furiosa per l’ennesima persona che delude la mia amorina Amelia Shepherd e quella parte di me che è un po’ come Lorella Cuccarini e Arisa in qualità di giudici ad Amici ovvero la “mamma chioccia” della situazione, vorrebbe solo scrivere brutte cose contro Kai, ma la verità è che questə tiziə non ha mai nascosto le sue intenzioni e diciamo pure che potevamo aspettarcelo.

Detto questo, spero vivamente che Amy non entri in modalità distruttiva perché non se lo merita, non dopo tutto il percorso che ha fatto e tutto ciò che ha passato. Ma per saperlo non ci resta che guardare il prossimo episodio.