Vai al contenuto
Home » Recensioni

Hildegart – La Recensione del nuovo film su Amazon Prime Video: la storia, raccontata al costo della vita

Copertina di Hildegart - La vergine rossa (Movieplayer)
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Prestigiosa creatura di Paula Ortiz e Amazon Prime Video, Hildegart – La Vergine rossa è uscito in piattaforma lo scorso 5 dicembre scuotendo il clamore che marita. Investiti a pieni polmoni da un monsone gelido di realtà, storia, cultura e tragedia, accogliamo una vera perla del panorama drammatico del piccolo schermo. Ci troviamo di fronte a un impetuoso racconto basato su una storia realmente accaduta negli anni ’30 e che fuori dalla Spagna in pochi conoscevano, purtroppo. Quest’ultima parla in sintesi di eugenetica, rivoluzione sessuale, socialismo e diritti delle donne. Ma ciò che la rende unica nel suo genere, è il filtro attraverso cui arriva a chi guarda. Questa lente ha un nome pungente come chi lo porta: Aurora Rodríguez Carballeira.

Interpretata da una sempre audace e carismatica Najwa Nimri (per voi info su carriera e privato dell’attrice), la madre di Hildegart aveva dedicato tutta la sua vita ad un’istruzione integrale su arti e scienza per coronare un ambizioso desiderio. Di fatto, poiché aveva fallito col figlio di sua sorella, dopo averlo educato a diventare un eccelso pianista, non poteva che puntare su un’erede proveniente direttamente dal suo grembo. Lei però voleva mettere al mondo un figlio che non avesse un padre e potesse divenire la rappresentazione vivente dei benefici dell’eugenetica. Pertanto concepì Hildegart, impersonata da una promettente Alba Planas già conosciuta per Skam Spagna, con un sacerdote che non l’avrebbe mai reclamata. E iniziò già in tenerissima età a formarla ed educarla con un metodo intensivo e categorico, fatto di orari definiti e fissi, doveri, sport e affinamento delle più disparate abilità cognitive.

Aurora Rodríguez Carballeira, madre e assassina di Hildegart (Movieplayer)
credits: Amazon Prime Video

Quando aveva 2 anni, Hildegart sapeva già leggere

A 3 anni, lei sapeva addirittura scrivere. A 10 anni, invece, parlava e traduceva tedesco, francese e inglese. Infine, all’età di 13 anni e mezzo, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, laureandosi successivamente cum laude. Inutile dire che Hildegart era una vera bambina prodigio e niente e nessuno avrebbe permesso ad Aurora di ostacolare la messa a punto della sua “statua umana”. Così crescendo, la ragazzina si farà un nome tra la popolazione grazie ai primi saggi pubblicati sulle libertà delle donne, contraccezione e politica socialista. Verrà pertanto notata da Abel Velilla, un giovane esponente del Partito Socialista Dei Lavoratori Spagnoli, che un giorno la inviterà ad una delle loro assemblee per enunciare dal vivo ciò che scriveva.

Inizialmente la madre si oppone in maniera intransigente, considerando i politici soltanto degli approfittatori irrazionali, ma poi si convince a partecipare con la figlia. Dalla sua prima assemblea, quindi, Hildegart divenne sempre più seguita e acclamata dalle donne e lentamente anche degli uomini che avevano un ruolo nella società. Tra questi lo scrittore pioniere della fantascienza H. G. Wells, ma soprattutto lo studioso per eccellenza della sessualità umana: Havelock Ellis. Egli infatti notò i suoi scritti invitandola a Londra per diventare una sua collaboratrice, tanto da tradurre in inglese tutti i suoi saggi e soprannominarla “la vergine rossa” per via del suo attivismo socialista. Crescendo e stando sempre più contatto con le persone, Hildegart imparerà dunque che non si basano soltanto sulla teoria il mondo reale e la politica, lottando fortemente per reprimere ogni sua contraddizione e disparità.

Per questo imparerà ad aprire gli occhi uscendo a poco a poco dal dispotico seminato della madre

La giovane si lascerà così coinvolgere dall’indole popolare, come quella della sua domestica Macarena, dilettandosi a leggere i suoi languidi feuilleton rosa che la ispireranno nei suoi studi di amore e sesso (perché ci spaventano le scene osé delle serie?). Contemporaneamente, inizierà a provare qualche misconosciuto sentimento per il gentile e impavido Abel, ribellandosi alle ataviche proibizioni di una padre patologicamente protettiva. E nonostante questa impedirà al ragazzo di avvicinarsi a sua figlia, loro intraprenderanno una corrispondenza epistolare segreta conoscendosi sempre di più. Con la complicità di Macarena, poi, avranno anche il loro primo appuntamento e proprio dal loro primo bacio, Abel suggellerà l’ira di una madre tradita e in balia del fallimento.

Prevedibile sarà infatti un invito a cena a casa loro a base di trappola per il giovane! Questo, appena iscrittosi al Partito Federale appurate le incongruenze del Socialista, verrà arrestato lì stesso al posto dell’anarchico marito violento di Macarena. Ed è proprio a questo punto che Hildegart scoprirà tutti gli altarini, decidendo di prendere in mano la sua vita per poi allontanare una madre che in fondo la considerava soltanto una pietra preziosa di sua proprietà.

Quando si ritroveranno l’una di fronte all’altra e la figlia declamerà a gran voce verso la madre “Io non sono di nessuno”, si comprerà definitivamente la sua fine. Così come il suo silenzio e il soffocamento della speranza per un futuro radioso a Londra o ovunque potesse sbocciare con le sue forze. In questo specifico momento troviamo dunque le risposte che cercavamo sin dall’inizio in questa pellicola pungente e delicata come poche altre.

Aurora istruisce Hildegart sin da bambina (The Wom)
credits: Amazon Prime Video

Aurora aveva votato tutto alla pretesa della Donna libera da qualsiasi uomo

Pertanto, lei stessa si era promessa di non cadere mai vittima dell’amore comune, quello più schiavizzante e foriero di dolore. Si era sempre battuta per l’uguaglianza, l’emancipazione, l’autodeterminazione, l’autoerotismo e il raggiungimento della perfezione quasi divina pur rimanendo mortali. Descritta così potrebbe sembrare una donna potente, influente e positiva nelle intenzioni. Tuttavia, è la preponderanza del suo lato paranoide, maniacale e mitomane a ridurla una persona disturbata nonché dannosa per se stessa e gli altri.

Sarà la stessa Hildegart, in quell’accorato discorso di ribellione e rivalsa, ad urlarle in faccia di essere l’anticristo del femminismo (qui un focus sulle sue contraddizione attraverso Fleabag). Di non aver mai provato davvero amore, se non quello malato per un nipote e un capitano inesistente, rinnegando pertanto gli uomini ma in special modo le stesse donne. I suoi erano odio e frigidità incondizionati e viscerali.

Così Aurora dichiarerà davanti alla figlia, ormai dissuasa, che “L’amore e la rivoluzione sono incompatibili”

Ma Hildegart la zittirà ribattendo “Sei la nemica principale delle tue idee”. Difatti lei aveva quasi subito passivamente tutti i suoi vibranti ideali e si era sempre comportata come qualsiasi marito medio dell’epoca con la propria moglie. O peggio, come quella madre bigotta che mantiene alti i tabù tanto detestati sul sesso, con sua figlia. Erano pugnalate per una madre che avrebbe voluto portare il suo fantoccio eugenetico lontano, ma sempre in simbiosi con lei.

Strettamente legate fino alla fine, sia intellettualmente che fisicamente. E quando asserirà di non aver amato mai nessuno più della figlia, si contraddirà grevemente poco dopo. Non perderà tempo infatti ad accusarla di possedere soltanto una vacua mente rudimentale forgiata da lei stessa sin dall’inizio. Avrebbe dovuto renderle grazie Hildegart quindi, perché la sua mania di grandezza e la dissociazione dalla realtà, le avevano permesso di raggiungere tutto quel successo. Ma la giovane donna aveva ormai capito che fossero tutte menzogne.

Hildegart inizierà dunque a credere sempre più alle sue idee e al modo di difenderle

Era una giovanissima avvocata, ma sapeva di avere un talento tale da non farsi fregare più da nessun altro manipolatore. A differenza della madre, aveva infatti acquisito una mentalità più moderna e quindi duttile. Perciò, le era bastato davvero poco per intuire che ciò da cui lei voleva tenerla lontana, era quell’esatto quid che le mancava per affermarsi. In sostanza era mille volte più coraggiosa di una donna che aveva perso il suo centro e il rispetto di sé, concentrandosi su un progetto che non poteva avere ragione di esistere. Ora come allora.

Tuttavia soltanto per un verso Aurora l’aveva superata in termini di audacia. Ella troverà infatti il coraggio di distruggere la sua statua, di decapitarla mentalmente, non appena reclamerà la sua fervida indipendenza. Colpendo infatti il suo ventre-Freud, il suo cuore-Nietzsche e la sua mente-Marx, diventerà la vera strega di cui alcuni la accusavano imbrattando il loro pianerottolo.

Hildegart tiene un discorso durante un'assemblea (The Wom)
credits: Amazon Prime Video

E c’era riuscita perché nel tempo aveva imposto a se stessa di diventare un’automa senz’anima

Dunque va da sé che non c’è mai stato davvero sacrificio o trasporto prettamente umano in tutte le azioni di Aurora, negative per lo più. Ma comunque non può ricevere attenuanti! Subendo anzi per l’eternità, quel pretesto profondamente egoistico e morboso di voler diventare una madre (qui un elenco di serie sul rapporto madre-figlia). E i successivi carcere e istituto psichiatrico ne sono stati la prova, anche se in certi casi, limitate sono le pene davvero compatibili alle colpe. In conclusione, tra il rosso acceso della fine della Monarchia e dei gigli, della passione e del sangue, veniamo inquietamente coccolati da un flusso che ci lascia il cuore stretto.

E il candore di una vergine esanime che in vita era costretta a vestirsi a lutto perché la bellezza avrebbe oscurato l’intelletto, noi la vogliamo ricordare come una scarlatta guerriera. Proprio come recita il suo singolare nome, interpretato male dalla stessa madre. Pertanto, abbiamo avuto l’onore di conoscere un immortale Icaro che al sole non precipita, ma si avvicina ad esso fino a scottarsi per andare sempre più in alto. In nome dell’Amor proprio, e di quello per le Donne.