Attenzione: questa recensione contiene spoiler per chiunque non abbia visto la 6×08 ‘Alt.Truth’ di Homeland
Nella scorsa puntata di Homeland (qui trovate la recensione della 6×07) la tensione è salita alle stelle. Abbiamo scoperto che Dar Adal, oltre che un geniaccio, è anche un subdolo manipolatore, abbiamo assistito all’incipit di un crollo nervoso di Carrie, e Quinn, beh, Quinn continua a non capirci un fico secco.
In questo episodio l’andamento è stato più o meno questo:
fino al minuto 42 abbiamo forse tutti pensato: ‘bene, puntata alquanto tranquilla’
dal minuto 42 …
UNA CATASTROFE!
Proiettili vaganti, pugni allo stomaco, sprangate date a uomini a caso…
IL DELIRIO PIU’ TOTALE!
Comunque ho notato una cosa molto interessante: quando in Homeland compaiono le pistole la puntata evolve e sale di livello.
Quindi, aumentate l’apporto di armi!
Scoperte a parte, non posso non iniziare decantando le lodi di PETER QUINN, un uomo che non è un uomo, sarà un robot, uno di quei superumani usati per degli esperimenti sulla creazione del soldato perfetto, perché non è umanamente né scientificamente probabile che con una ferita in testa e dopo 246298237023 proiettili sparati contro (anche sparati a caso), sia ancora vivo.
Continuo a dire che avrà lo stesso destino di Meredith Grey; non morirà mai soltanto per continuare a vivere di sofferenze.
Ma non è neanche questo quello che mi ha lasciata più sconvolta.
Adesso che Astrid aveva ancora una volta fatto breccia nel mio cuore adesso infranto, muore davanti ai miei occhi. Credo di aver sofferto più di Peter in quel momento, e credo che soffrirò ancora e ancora, e ancora. È stato decisamente un colpo basso!
No, non può rimanere, perché è morta! Grazie ai tuoi bei tentativi di sabotarla gettando nel fiume i proiettili della sua pistola! Non per accusare o giudicare, ma è stato un gesto un po’ inutile e insensato.
ASTRID E’ MORTA!
Per un attimo, un millisecondo dopo aver visto la luce rossa del fucile, ho visto nero. Diciamo pure che ho rivisto tutta la vita di Peter passare davanti ai miei occhi.
UNA CATASTROFE!
E dopo aver sperato di non dover piangere la morte di un’Astrid appena ritrovata, ho definitivamente perso ogni speranza e mi sono accasciata sulla sedia.
UNA CATASTROFE!
Gli ultimi minuti della puntata…
UNA CATASTROFE!
Ma la visione di un Peter che rinasce dalle acque, un po’ come Venere…
UGUALI!
mi ha leggermente rassicurato, non perché credevo potesse morire (se non è morto per le innumerevoli missioni in territori di guerra, per il Sairin, per il traumatico risveglio dal coma, per l’ultima ondata di proiettili sparatigli contro, abbiamo ragione di credere che sia immortale) ma perché l’abbiamo visto risorgere.
Una sorta di battesimo, l’inizio di una nuova vita.
Ma comunque, pur sempre
UNA CATASTROFE!
Scusate, ma Astrid era proprio il personaggio che non doveva morire, non si sa quale fosse il suo rapporto con quel GENIACCIO di Dar Adal e sarebbe stato interessante poter assistere ad una reunion con Carrie. Ma noi abbiamo scelto Homeland, e le gioie le abbiamo sempre evitate. Non siamo eroi, siamo dei masochisti.
E parlando di eroi, veniamo a Andrew. Il figlio della Presidente Eletta, che viene preso di mira dal razzista simpaticone. Insomma a questo qui non gli basta che sia morto, adesso vorrebbe anche diffamarlo. Spero lo vada a trovare nei sogni e lo tormenti!
E ancora una volta, chi c’è dietro?
Ma come, non è già abbastanza ovvio?!
DAR ADAL
Mi rifiuto anche di cercare altre gif di costui, mi rifiuto.
Quel maniaco, assetato di potere e di chissà cos’altro! Non si sopporta più (se mai qualcuno di voi lo abbia sopportato in passato). Ma ormai siamo a conoscenza della sua perversione maniacale.
La campagna di distruzione che sta portando avanti è però un’arma a doppio taglio: è solo e lavora per eliminare tutti. Si sta mettendo contro non solo la CIA, ma anche e soprattutto Saul e Carrie. Sono loro infatti ad avere in mano lo scettro per poter sovvertire il suo trono. Adesso rimane da sperare che non si allei con la Presidente Eletta, che non è proprio una prospettiva lontana e improbabile.
Carrie e Saul!
Non proprio due sprovveduti.
Finalmente hanno deciso di darsi una mano a vicenda. Come ho detto nella scorsa recensione, la loro alleanza potrebbe essere decisiva, e per una volta, sono stata ascoltata, mi vien quasi da piangere.
Saul recupera Carrie dal suo ‘The Black Dog’ e la riporta sul campo, dopo averle mostrato la figlia (che ingrata, non sembra neanche ricordarsi di avere una madre).
Una scena che ha del tenero.
Ma a noi di Franny importa poco, la cosa fondamentale è riportare in auge Carrie e Saul finalmente le da una mano.
E Carrie…
Ad un certo punto abbiamo cominciato a ripeterlo anche noi, perché Carrie ha il potere di entrare nelle nostre menti e manipolarle a suo piacimento.
Adesso bisogna solo aspettare che il fantastico duo metta in moto l’ingegno ed elimini Dar Adal, liberando tutti dalla sua morsa. Ad eccezione di Astrid che nella sua morsa si è fatta uccidere. A proposito di questo, Peter forse riuscirà a riconquistare le sue totali facoltà per farsi giustizia e riprendersi ciò che è suo.
No perché, non so se avete notato, ma Carrie ha smesso di chiedersi dove sia Quinn. Certo, ha altre cose a cui pensare, però un pensierino all’amore della sua vita ci potrebbe anche stare. Stessa storia per Peter che ottiene una silenziosa dichiarazione d’amore da Astrid e dimentica Carrie.
Speriamo solo che quando si vedranno di nuovo (sarebbe ora, aggiungerei!) mostrino un po’ più di calore.
Ricordiamo che ci hanno lasciato così…
e basta…
niente più.
Noi aspettiamo con pazienza, ma abbiamo bisogno di certezze.
In attesa di queste fantomatiche certezze, vi riassumo l’episodio in poche parole