Vai al contenuto
Home » Recensioni

House of the Dragon 1×07 – Sangue

House of the Dragon 1×07
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Niente salti temporali. Il settimo episodio di House of the Dragon (trasmesso in Italia il 3 ottobre su NOW e Sky) riprende la narrazione dove ci aveva lasciato il precedente (La recensione dell’episodio 1×06 – Figli). Finora abbiamo corso. Ryan Condal e George R. R. Martin avevano fretta di arrivare nel vivo della danza dei draghi. Se questo sembrava essere il difetto più grande del prequel di Game of Thrones, ora la velocità ne costituisce un punto di forza. House of the Dragon non ha bisogno di creare alcun contesto, lo conosciamo benissimo. Ci basta un’occhiata per riconoscere la daga in acciaio di Valyria che più tardi Arya userà per annientare il Night King. La maggioranza degli spettatori conosce l’albero genealogico dei Targaryen. Così come conosciamo i loro vizi, le loro virtù e i loro destini; che ci sono stati spoilerati dai personaggi stessi della serie madre. House of the Dragon non ha mai voluto raccontare una storia corale dal respiro ampio. Dal Pilot sapevamo che avremmo dovuto smettere di fare paragoni perché ci trovavamo in una vicenda caotica che vuole soffocarci, come soffoca i protagonisti. A tre puntate dal season finale, è ormai evidente che questa non è Game of Thrones, e non vuole esserlo. È la storia di famiglie potenti che cavalcano draghi, fanno i capricci, si prendono a pugni come dei ragazzini e saccheggiano il mondo. Appunto: Succession con i draghi. E chi si aspettava una narrazione lenta e dettagliata, dovrà cercarsela nelle stagioni iniziali di Game of Thrones. Il prequel è impetuoso e narra i tratti salienti di una storia sporca dominata da ambizione e viltà umana, ambientata in un mondo violento – senza la nobiltà degli Stark a fare da contrappeso – fatto a misura di uomini deboli che vogliono sembrare forti. Ti adatti, come Rhaenyra e Daemon, o soccombi, come Viserys. E Driftmark (1X07), scritto da Kevin Lau (Westworld, The Nevers) e diretto da Miguel Sapochnik, ne è la prova. Un episodio buio, caotico, pieno di atti infantili che, ancora una volta, ci ha deliziato. Un nuovo capitolo pervaso da un equilibrio lussureggiante di dramma, draghi, incesti, risse, patti di sangue e dark humour.

*ALLERTA SPOILER di House of the Dragon e Game of Thrones*

House of the Dragon: che la danza abbia inizio

Viserys, 1x07 House of the dragon (640x360)
Viserys, House of the Dragon

House of the Dragon è stata tacciata spesso di essere infantile perché presenterebbe troppe scene confusionarie e “poco eroiche”, come si converrebbe a un fantasy. Ma è proprio questa la sua virtù: la mancanza di quella nobiltà di facciata, cavalleresca, con la quale si giustificano le azioni compiute da ego smisurati; anche nella nostra storia. Tutti i personaggi della serie sono puerili (dai bambini agli adulti), capricciosi e dominati dalle pulsioni. Lady Rhea Royce, Laena Velaryon e i due Strong, coloro che abbiamo perso nell‘incendio del sesto episodio, erano i pochi personaggi dall’animo nobile. Infatti sono durati pochissimo. E con questa considerazione arriviamo alla trama del settimo episodio. A causa del fuoco abbiamo perso la moglie di Daemon, The Hand of the King e il padre illegittimo dei figli castani di Rhaenyra. C’è un nuovo Signore a Harrenhal, Ser Larys “Clubfoot” Strong (Matthew Needham), e c’è un nuovo Primo Cavaliere del re: il vecchio Otto Hightower, che è tornato di soppiatto a indossare quella spilla pesante; giusto in tempo per assistere alla trasformazione di sua figlia in Signora dei Sith. E lui non può che esserne contento: ha creato un mostro, sebbene Alicent ancora non lo accetti.

Driftmark, 1x07
Driftmark, 1×07

Il settimo episodio si apre con un funerale. Siamo a Driftmark, la casa dei Velaryon, per salutare Lady Laena, bruciata dal suo drago centenario, Vhagar. I Velaryon vengono dal mare perciò la defunta tornerà a esso. Anche noi ci sentiamo spaesati e in lutto per aver detto addio a un personaggio che avrebbe meritato più sceentime. L’effetto spaesamento si percepisce a fior di pelle ma, come ha dichiarato Condal, il merito non è solo della bravura degli attori. La scena del funerale, infatti, è stata una delle prime a essere state girate e gli interpreti si sentivano veramente disorientati.

Ci sono proprio tutti, e si scrutano meticolosamente. Viserys e la sua corte assistono in silenzio; Lord Corlys, la principessa Rhaenys, Ser Laenor Velaryon e le sue nipoti sono distrutti. Ser Criston Cole e la regina Alicent sono verdi di risentimento mentre Otto Hightower, tronfio, lucida la sua spilla ritrovata. Larys Strong, invece, continua a sibilare come una serpe mentre Rhaenyra e Daemon si guardano come non ci si dovrebbe guardare a un funerale; specialmente se la defunta è tua moglie e la persona con cui stai flirtano è tua nipote. Ma è Daemon, e lo amiamo per questo! Anche quando sogghigna sardonico interrompendo il celebrante che allude alla purezza del sangue dei Velaryon. Mentre quel teatrino di sguardi inaciditi va avanti, la principessa Helaena Targaryen – che è stata promessa a suo fratello – prevede il futuro che si appresta a travolgere le due fazioni:

La mano muove il telaio. Spola di verde, spola di nero. Draghi di carne tessono draghi di filo.

Principessa Helaena Targaryen, 1×07

Occhio per occhio, occhio per drago

Aemond Targaryen (640x360)
Aemond Targaryen (640×360)

L’episodio ha una staticità disturbante. È notturno, placido ma inquieto perché sebbene accadano tanti eventi chiave, abbiamo l’impressione che tutto sia fermo. È un’implosione di massa dura da sopportare. Driftmark è estenuante, proprio come lo è Viserys che perde la calma e fa la voce grossa: #emmobastaveramente. E così la fretta diventa nostra alleata. Se in Game of Thrones abbiamo dovuto aspettare ogni evento, i draghi e le unioni passionali per interminabili stagioni, House of the Dragon non ci gira intorno. Hai bisogno di un drago? Vai e conquistalo. Vuoi sapere chi ha messo in giro un pettegolezzo? Chiedilo. Vuoi recriminare a tuo zio ogni colpa, prima fra tutte quella di averti abbandonata e, in qualche modo, aver causato tanto dolore? Fallo, poi bacialo e chiedigli di sposarti. E pensare che se Rhaenyra e Daemon si fossero sposati dieci anni prima, tutte le famiglie coinvolte si sarebbero risparmiate tanti dispiaceri. E il terzogenito di Viserys e Alicent (interpretato dal bravissimo Leo Ashton) avrebbe ancora un occhio. Stanco di non avere un drago, e stufo di essere schernito perfino dal fratello maggiore Aegon (Ty Tennant) – che dopo gli atti osceni a cielo aperto, si sbronza a un funerale e si fa prendere a calci dal nonno – il principe Aemond rivendica Vhagar, il drago dell’appena defunta Laena.

Rhaenyra  e Alicent, House of the Dragon 1x07
Rhaenyra e Alicent, House of the Dragon 1×07

Il ragazzino è disposto a bruciare vivo pur di impossessarsene. Invece riesce a comandare Vhagar e lo doma in una scena potente e spaventosa. Un altro villain è nato. Quella “canaglia” ha avuto la meglio, così lo definisce il nonno. Il drago è suo, ma i suoi cugini e le figlie di Leana non sono d’accordo. Parte così la regale scazzottata. Una scena intenzionalmente caotica, grottesca e goffa, proprio come lo è stato il matrimonio della quarta puntata. Volano pugni, calci, sassi e accuse pensanti. Lucerys, infuriato per essere stato chiamato “bastardo”, pugnala Aemond in un occhio.

I bambini sono crudeli, come gli adulti, e gli sceneggiatori non si fanno scrupoli a mostrarci il loro lato più ignobile. A seguire, spazientito, Viserys raduna tutti nella sala del trono di Driftmark, dove la situazione precipita. Quella a cui assistiamo è una lite familiare indecorosa ed evitabile (se solo potessimo tornare indietro di tredici anni). Due madri, due regine ed ex migliori amiche si insultano e si feriscono verbalmente e fisicamente. Questo è ciò che succede quando il re è un uomo buono e un padre amorevole. Purtroppo, nel mondo di Game of Thrones questa qualità è una debolezza. Viserys ha temporeggiato troppo a lungo e la situazione è irrimediabile.

Daemon Targaryen (Matt Smith)
Daemon Targaryen (Matt Smith)

La regina, fuori di sé, chiede che l’occhio di Lucerys venga cavato come punizione. Alicent dà l’ordine al suo cavaliere, il quale accetta senza farsi problemi. Ormai Ser Criston Cole è un omuncolo senza onore, insubordinato e accecato dall’odio. Quando Viserys rifiuta, la regina tenta di attaccare da sé il figlio di Rhaenyra. E così scatta un’altra ignobile baruffa regale mentre Daemon se la ride (poi interviene per placare quella scheggia impazzita di Cole). Tuttavia, nella mischia, Alicent accoltella con l’iconica daga il braccio della principessa, che sanguina interrompendo lo schiamazzo. La regina consorte ha dunque aggredito l’erede al trono, ha dichiarato apertamente che i figli di Rhaenyra sono bastardi e ha dimostrato che la sua è una compostezza solo di facciata: al di sotto è marcia come gli altri. Aemond avrà perso un occhio, ma ha guadagnato un drago. E anche Alicent ha guadagnato un occhio: quello di Larys, che fungerà da spia, ma fintanto che la situazione giocherà a suo vantaggio. Mai fidarsi di una serpe.

Viserys decreta che chiunque metta in dubbio la legittimità dei suoi nipoti avrà la lingua tagliata. Il sovrano è sempre dalla parte della sua primogenita, che ama più di ogni altra cosa, come ama ancora Aemma. Chiamare la seconda moglie con il nome della prima non è stata una gran mossa, Sua Maestà. Aegon e Aemond sono figli di serie B, non li ama come ama Rhaenyra. Conosce la verità, come tutti, ma finché sarà in vita la proteggerà a ogni costo. Inoltre, ignorare i problemi e lasciarli degenerare è sempre stata la sua strategia. Così come perdonare e riassumere i traditori e accogliere i fratelli reietti.

Se sei buono, muori

House of the Dragon, episodio 7
House of the Dragon, episodio 7

Viserys non vedeva suo fratello da quando aveva “disonorato” sua figlia. Ma il desiderio di avere una famiglia unita viene prima di tutto. Propone perfino a Daemon di tornare a King’s Landing, ma lui rifiuta. Non sappiamo se avesse già premeditato i suoi passi. Quel che sappiamo è che Rhaenyra sa cavarsela da sola, anche grazie agli insegnamenti dello zio. È determinata e non ha paura di prendere ciò che desidera. Laenor – che come al solito rincorre le farfalle per il reame – in un momento di chiarezza, dichiara di volersi assumere le proprie responsabilità. L’erede al trono lo ringrazia e sottolinea la sua purezza di cuore, una virtù rarissima. “Avrei dovuto esserci”, dice lui. “Dovrebbe diventare il nostro motto”, ribatte lei.

È in quel momento che capiamo che quella pedina chiamata Laenor sta per essere sacrificata. Il principe è saggio come sua madre, Rhaenys Targaryen (Eve Best), la quale fa notare al marito che la sua è solo sfrenata ambizione. Lui vive per lasciare il segno, lei vive per proteggere i suoi cari. Lei ha rinunciato al potere e desidera solo il bene dei suoi figli e delle sue nipoti mentre lui li ha condannati a morte. Esattamente come desidera il povero Viserys. Per questo sono condannati a perdere. Non puoi sottrarti al gioco dei troni e non puoi giocare secondo le tue regole.

Un patto di fuoco e sangue: sposi e alleati invincibili

 Rhaenyra e Daemon (640x360)
Rhaenyra e Daemon (640×360)

Al centro di tutto ci sono loro, Rhaenyra e Daemon. “I neri” si sono uniti contro “i verdi”, cioè Alicent e i suoi sostenitori. I paladini della “rettitudine” che poi tanto retta non è. Zio e nipote hanno finalmente consumato la loro passione (come sostenevamo, Daemon non è impotente: è umano). L’erede al trono gli propone di unirsi in matrimonio, come avrebbero dovuto fare 10 anni prima. Sono fuoco e sangue. Sono uguali. Per questo sono letali e pericolosi. C’è solo un piccolo ostacolo chiamato “marito legittimo”. Con l’immancabile cappuccio tattico, Daemon propone a Ser Qarl Correy un patto che non capiamo immediatamente. Subito dopo, in un’elegante e suggestiva cerimonia privata, Daemon e Rhaenyra si sposano, onorando l’antica tradizione Valyriana per continuare la pura stirpe dei Targaryen. Ammirevoli i costumi e notevole la grande alchimia tra Matt Smith e la strepitosa Emma D’Arcy, la quale in sole due puntate ci ha strabiliato, onorando il lavoro svolto da Milly Alcock.

Ser Qarl Correy (Arty Froushan) House of the Dragon
Ser Qarl Correy (Arty Froushan)

Tutto procede velocemente. Ser Qarl Correy (Arty Froushan), impetuoso, torna dalle Stepstones e uccide a sangue freddo il suo amato. Ma non può averlo fatto davvero in cambio di denaro!? Nemmeno quell’essere rancoroso di Ser Criston Cole arriverebbe a tanto (forse sì… del resto era pronto a cavare un occhio al figlio della sua ex per un giorno!). L’episodio termina tra le grida di sgomento della principessa Rhaenys e Lord Corlys che credono che il corpo carbonizzato sia del figlio. In quello stesso momento, il legame politico e sentimentale tra Daemon e Rhaenyra viene suggellato dal sangue. Ma come hanno potuto uccidere Leanor? Con grande sollievo, scopriamo che sono spietati, sì, ma hanno un limite. Questo è il vero colpo di scena. Rhaenyra vuole bene al cugino, per questo lo coinvolge nel piano e gli regala la vita che sognava. Quel corpo carbonizzato, infatti, appartiene al servitore della famiglia Velaryon, ucciso da Daemon. Così, increduli e sconvolti, arriva la conferma: Ser Qarl Correy e un rasato Laenor Velaryon fuggono liberi verso Essos, togliendo ogni dubbio ai lettori di Fire & Blood. Finalmente un lieto fine per un personaggio buono. E finalmente, il primo matrimonio “felice” in cui gli interessi sessuali, romantici e politici di entrambe le parti collimano.

I neri e i verdi, come aveva predetto Helaena, sono in posizione. La guerra civile dei Targaryen è pronta per iniziare. Bisogna solo aspettare la morte del vecchio e malandato re che, a conti fatti, è il responsabile di quella situazione degenere. La resa dei conti sarà sanguinaria, come lo è stato il sontuoso settimo episodio di House of the Dragon.