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How I Met Your Father 1×01, 02 – La Recensione: la prendiamo di nuovo alla lontana

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I wanna tell you the story of how I met your father […] You know the basics, but it’s time for me to tell you the unabridged version.

C’è chi la stava aspettando come la fine della pandemia, chi l’ha segnata sul calendario cancellando l’appuntamento dal dentista, chi invece la guarderà a tempo perso e chi ancora non capisce proprio il senso di tutto questo hype. Di How I Met Your Father se ne è, infatti, parlato tantissimo, d’altronde l’eredità che lo show è chiamato a portare non è delle più semplici. Non solo perché la serie tv madre è entrata universalmente nell’immaginario della pop culture moderna, ma anche perché i fan di How I Met Your Mother sanno essere molto difficili. I paragoni si fanno sempre, soprattutto con certi mostri sacri. Il rischio, però, è sempre quello di non godersi a pieno un’esperienza che si presenta, da subito, come diversa e a se stante.

I primi due episodi di How I Met Your Father presentano uno show che non vuole pestare i piedi a nessuno ma che vuole presentare la propria storia con ingenuità e ottimismo. Il punto di vista del narratore viene ribaltato ma non è solo questa una delle differenze più evidenti dello spin-off.

ATTENZIONE! Se non avete ancora visto i primi due episodi di How I Met You Father vi consigliamo di tornare più tardi.

How I Met Your Father

Ad accoglierci è Kim Cattrall, una Sophie dal futuro che nell’anno 2050 ha deciso di raccontare una certa storia al proprio figlio e di farlo per la via più lunga. Il narratore, nonché protagonista dell’intera vicenda, cambia dunque drasticamente diventando una “lei”. Se nel futuro è Samantha Jones a svolgere il ruolo di voce narrante, nel presente è Hilary Duff a vestire i panni della romantica, ottimista e sbadata Sophie. Siamo nel 2022 e la donna è alla disperata ricerca dell’anima gemella, complice, come scopriremo alla fine del primo episodio, un vissuto familiare non facile. Sophie, nonostante numerosi fallimentari appuntamenti, non demorde, pienamente convinta che lì fuori esista l’altra metà della sua mela. Accanto a lei troviamo una serie di variegati personaggi: Jesse, Valentina, Sid, Charlie ed Ellen.

Il primo episodio ce li mostra uno a uno, concedendosi il tempo per tratteggiarli in vista di un approfondimento futuro. Scopriamo così che Jesse è abbastanza cinico e materialista sull’amore, Sid vive una relazione a distanza, Valentina è l’anima della festa, Charlie, il gentleman inglese che ha conosciuto a Londra, sta iniziando una nuova vita in un paese sconosciuto ed Ellen è arrivata a New York dopo un divorzio difficile.

In sole due puntate, How I Met Your Father ci presenta i suoi personaggi principali in maniera frizzante e soddisfacente. Siamo piacevolmente colpiti.

Nella città che non dorme mai, Sophie ha finalmente incontrato l’uomo della sua vita. Peccato che stia per trasferirsi in Australia. Ian è il ragazzo perfetto ma la distanza rappresenta un ostacolo prima ancora di potersi dare una possibilità. Dopo l’ennesima delusione, Sophie decide di spezzare una promessa che aveva fatto a se stessa, ovvero quella di attraversare il Brooklyn Bridge solo in compagnia della sua anima gemella. Circondata da vecchi e nuovi amici, Sophie cammina lungo il ponte con un ritrovato ottimismo ma ancora incapace di vivere a pieno il presente.

How I Met Your Father

Come è la stessa Sophie del futuro ad ammettere, nel 2022 la sensazione continua di perdersi qualcosa impedisce di vivere sul serio i momenti . Il desiderio di fare tutto e subito è un ostacolo comune a molti di noi che, spesso e volentieri, non ci permette di assaporare ciò che stiamo facendo mentre lo stiamo facendo. E, come viene preannunciato, anche Sophie incontrerà questo ostacolo più e più volte. Un po’ come Ted Mosby, talmente ossessionato dall’idea di trovare l’anima gemella da perdersi nei meandri delle sue seghe mentali. O così mi hanno detto. La seconda grande differenza rispetto alla serie tv originale arriva proprio adesso. Se in HIMYM, Ted non conosce già la madre del titolo, in How I Met Your Father è la Sophie del futuro a svelarci che il “padre” compare già nel primo episodio. Ironico che la nostra protagonista attraversi il ponte ancora ignara che accanto a lei ci sia la sua anima gemella.

In compagnia di un personaggio principale per cui sentiamo già di tifare, troviamo altrettanti comprimari interessanti e divertenti. C’è Jesse che è stato mollato su Youtube e che, beh… io mi sono già fatta una certa sulla trama di questa serie. Valentina e Charlie sono un po’ gli eredi di Marshall e Lily ma solo a livello spirituale perché poi non potrebbero esserne più distanti. Ellen è ironica, spigliata e piena di una voglia di vivere che non avevo io neppure a 10 anni. Sid rimane un po’ in disparte andando, forse, a impersonare l’anima calma del gruppo. Ci troviamo di fronte a un gruppo eterogeneo dal punto di vista sessuale, etnico e culturale ed è questa la terza grande differenza rispetto all’originale. Una serie tv diversa da quello che ci aspettavamo, che fa già sorridere e regala momenti comici per nulla scontati.

E se molto è cambiato, una cosa di certo non cambierà mai: senza gli amici ci troveremmo in guai molto seri.

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