Noia. È la prima cosa che mi viene in mente se penso alla 4×09 di How to Get Away with Murder. Noia.
Perché? Perché, se ci pensate, in quaranta minuti di puntata non è successo praticamente nulla. Nulla di nuovo, intendo. Nulla che non avessimo già visto. A parte l’ultimo minuto, che mi ha svegliato e mi ha fatto sgranare gli occhi. Ma può un minuto salvare un’intera puntata?
Diciamo che questa 4×09 è una puntata di passaggio e sospendiamo il giudizio. Perché, per come si stanno mettendo le cose, questa stagione di How to Get Away with Murder può essere la migliore di sempre o… un disastro totale. Non ci sono vie di mezzo. Non con una Serie Tv del genere. Qui o c’è il capolavoro o c’è la catastrofe. O il bianco o il nero. È sempre stato così, è una caratteristica di How to Get Away with Murder.
Nella prima parte di questa stagione, ha prevalso il capolavoro. Tutto era equilibrato, tutto sembrava andare in una direzione ben precisa: Laurel voleva vendicare Wes. A qualunque costo. Ed era una cosa che potevamo capire. Non tutti erano d’accordo, visto che Wes è un personaggio poco amato, ma Laurel ne era innamorata e quindi capiamo.
Ma adesso la situazione si è complicata, dopo l’ultima scena, che ci ha lasciato in uno stato simile a quello in cui ci trovavamo dopo la terza stagione di Sherlock. Jim Moriarty era vivo o morto?
Wes è vivo o morto?
Ma questa è, appunto, l’ultima scena, la parte interessante di questa puntata di How to Get Away with Murder che ha vari colpi di scena ma tutti assolutamente prevedibili. Perché dai, qualcuno aveva davvero creduto che il padre di Laurel non sapesse che non aveva mai abortito? Un maniaco del controllo come lui, che ha addirittura fatto uccidere Wes per ancora non si è capito bene quale ragione? Ecco, appunto.
O qualcuno pensava davvero che Dominic avrebbe ucciso Oliver? Dai, andiamo, lo sappiamo tutti che Oliver è intoccabile, così come Connor. Non ci casca più nessuno quando li mettono in pericolo. Oliver e Connor sono i beniamini di tutti, è più facile che crepi Annalise piuttosto! No, loro continueranno a farci sospirare e a prendersi e a lasciarsi ogni volta che succederanno casini (quindi, sempre).
E quindi, Dominic doveva essere fatto fuori. E da chi se non da Frank? Un Frank che, finalmente, pare abbia definitivamente smesso di piangersi addosso e stia tornando il killer spietato di cui ci siamo innamorati.
Poi c’è Asher che è sempre il bamboccione della situazione, Mr. “Non voglio più mentire”, che viene fatto uscire di galera da Bonnie. Una Bonnie che non si capisce a che gioco stia giocando (ma che, ovviamente, è dalla parte di Annalise, perché, insomma, è innamorata persa di lei, anche se adesso si fa Nate).
E, a proposito di Nate, si vede proprio che non sanno più che ruolo rifilargli, poverino!
Michaela, invece, è sempre al top. Passa con una certa disinvoltura (ma anche con criterio) dall’isteria alla lucidità. Mente facilmente, sia pure con rimorso. Pensa lucidamente. Ma poi crolla, perché, anche se è forte, non è così forte. È esattamente come Annalise, in questa stagione hanno accentuato all’inverosimile le loro somiglianze. Tanto che, addirittura, lo psicologo di Annalise per un attimo la scambia per lei.
Altro colpo di scena (che, però mi ha lasciata decisamente perplessa) è che Simon non è morto. Al momento, infatti, è in coma. Eppure, nello scorso episodio di How to Get Away with Murder, Simon sembrava piuttosto morto. Forse non hanno voluto caricare di altro sangue le mani di quei “poveri” ragazzi, e così il ragazzo è vivo.
Cosa che non ha proprio fatto piacere ai nostri, che hanno parlato lucidamente di ucciderlo, per pararsi il “sedere”. L’unico contrario era Oliver, sconvolto dalla proposta (uno normale è rimasto, a quanto pare!) e si è fatto promettere che non lo toccheranno.
E veniamo al colpo di scena, di cui ho detto prima, che poi è il perno su cui si fonderanno le prossime puntate. Dopo averlo ucciso, Frank ha rubato a Dominic il cellulare, dove ha trovato un messaggio nella segreteria telefonica: è di Wes – che si fa chiamare Christophe – che lo avvisa che potrebbero essere tutti in pericolo.
E adesso arriva la fatidica domanda: a quando risale? Prima della sua morte? O dopo? È vivo? O è morto? Ci stanno trollando? Dalla risposta che daranno a queste domande dipenderà la sorte stessa della stagione. A noi non resta che incrociare le dita e sperare bene!