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Lo avevamo detto nel corso delle precedenti recensioni: nonostante le sue sole quattro puntate, questa di Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4 sarebbe stata una stagione importantissima per il sostituto procuratore. Un momento della vita in cui, a dispetto di altri momenti, non avrebbe potuto scappare e rifugiarsi tra le sue sicurezze. Avrebbe dovuto sporcarsi le mani, mettere in dubbio quel che in una situazione del genere va obbligatoriamente messo in discussione. Che il matrimonio tra Imma e Pietro avesse delle problematiche era evidente da prima ancora di quel bacio avvenuto nel finale della terza stagione (qui recensito), perché quella confusione il sostituto procuratore se la porta dentro già da un po’, e poco importa che cosa fosse successo fino a quel momento o che cosa invece non fosse successo.
Per dichiararsi confusi, a volte, bastano anche solo i pensieri prima ancora dei fatti. Pensieri che Imma non ha mai avuto di affrontare davvero, se non in modo intimo, nascondendosi da se stessa e da tutti come se si sentisse quasi una ladra. A un certo punto, tutti questi non detti e questi rifugi dovevano obbligatoriamente trovare un muro di fronte. Dovevano per forza riportare Imma alla realtà, facendole prendere coscienza del fatto che il temo di arrivare a un dunque era oramai giunto. Come detto anche nella recensione della seconda puntata, non si tratta di chi scegliere tra Calogiuri o Pietro, ma di prendere consapevolezza del fatto che qualcosa nella sua vita non funzioni più nello stesso modo. E magari, chissà, prendersi per prima cosa del tempo per sé, una cosa che Imma non ha mai saputo fare davvero fino a questo momento.
Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4 prova finalmente ad aprire nuove strade per il futuro della protagonista. Strade che ci stanno entusiasmando particolarmente

Tutto quell’amore inespresso non ha trovato la sua consacrazione durante quella notte insieme, tantomeno durante quel primo bacio. Tutto quell’amore inespresso ha urlato davvero in questa terza puntata. In quel silenzio che ha accompagnato quel mi mancherai, l’unica cosa che forse Imma e Calogiuri possono dire davvero senza sentire il peso del mondo sulle spalle. Perché quel mi mancherai afferma indirettamente che il tempo è passato, che le strade si sono divise, che adesso è tempo di andare avanti. Vuol dire che quel senso di colpa si è appena trasfomato in malinconia. E anche se fa male, adesso quel dolore è soltanto loro. Non fa più male agli altri. E’ l’unica cosa che gli resta, adesso. Ed è una tristezza che non ha più niente da giustificare a nessuno. Un peso in più che, contempo, ne toglie uno che riguarda tutto il resto.
E’ in quella scena, accompagnata dalla colonna sonora di Brunori, che ascoltiamo forse per la prima volta tutto quel che i due – fin dalla prima stagione – sono sempre stati. I baci contano, le notti insieme contano. Ma è nei silenzi che le persone che non possono stare insieme parlano davvero. In quegli sguardi che vogliono dire tutto, e che per farlo accettano di non dire niente consapevoli che l‘altro recepirà comunque tutto il materiale di cose che si vorrebbero dire. Tutto quel capitale emotivo che da anni li strazia e li accende.
Di episodi all’altezza di una grande Fiction Imma Tataranni – Sostituto procuratore ne ha avuti, ma questo gioca una partita completamente diversa. Ne gioca una, per esempio, molto più coraggiosa. Perché è chiaro che questo saluto forzato tra Imma e Calogiuri indispettisca il pubblico affezionato, ma è chiaro anche che Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4 non è l’ennesima storia d’amore uguale a tante altre. E’ diversa perché è più matura. Perché legata alla realtà da un filo sottilissimo che rispecchia la difficoltà di determinati rapporti che non possono concludersi obbligatoriamente con un lieto fine. A volte c’è bisogno del dolore anche in questi tipi di narrazioni.

Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4 non poteva andare oltre alla sua natura. Non poteva mostrarsi come una Serie Tv che aveva chiaro cosa potesse reale e cosa no e poi rendere tutto semplice. Nella vita vera non funziona così. Nella vita vera ci sono anche gli addii. I saluti che non vorresti mai pronunciare. Le persone che vorresti vedere ogni giorno, non vederle mai più. E’ fatta di contraddizioni e malinconie, la vita. Di momenti in cui va presa la decisione più sacra di tutte, quella che ci vede finalmente impegnati su noi stessi oltre tutto e tutti.
E forse Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4 vuole andare a parare proprio lì. E lo fa con due persone giuste nel momento sbagliato che, dopo anni passati in silenzio aspettando il momento giusto non muovendosi di un millimitro, capiscono che a volte la vita non ci aspetta. Che quel che deve accadere accade comunque, anche se noi attendiamo e attendiamo. La penultima puntata (che potrete recuperare su RaiPlay) di questa quarta stagione s’intitola Quando Finisce un Amore. O forse, in questo caso, quando ne finiscono due. Perché esistono tante forme di amore diverse, e Imma in questa puntata le ha salutate entrambe. Ha salutato il desiderio, Calogiuri, e ha salutato la stabilità impersonata da Pietro.
Un divorzio all’orizzonte, la malinconia dettata dalla partenza di Calogiuri: sono queste le premesse che anticipano il quarto e ultimo episodio di Imma Tataranni – Sostituto procuratore 4. Tutto, adesso, è nelle mani del sostituto procuratore. Niente potrebbe andare peggio. O forse, niente potrebbe andare finalmente meglio di così. Ma di solito questo nella vita lo si capisce sempre tardi. Ciò che è certo è che siamo pronti anche per questo finale di stagione che, secondo quanto visto, si prospetta come uno dei papabili migliori dell’intera Fiction.