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Killing Eve 4×01 – Cambiamento

Killing Eve
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Il ritorno di Killing Eve sui nostri teleschermi è avvenuto in un episodio che, seppur apprezzabile e piacevole, ha fatto storcere il naso a molti. La sua essenza potrebbe essere riassunta in quello scambio alla fine della puntatache ricorda tanto il primo incontro tra il Romeo di Leonardo DiCaprio e la Giulietta di Claire Danes in Romeo + Juliet – per niente carino che avviene tra Eve e Villanelle, dove si sfidano a vicenda sui loro progressi (o sulla mancanza di essi): “Se fossi davvero cambiata, non saresti venuta qui“, dice Eve, a cui Villanelle risponde: “Se fossi davvero cambiata, non me lo avresti permesso”.

Cambiamento infatti è il leitmotiv del primo episodio della quarta stagione di Killing Eve.

Già per come si presenta all’inizio di Killing Eve 4×01 quando punta la pistola in faccia a Konstantin, Eve è profondamente diversa da come ce la ricordavamo e non potrebbe essere altrimenti visto tutto quello che ha passato, tra uccisioni, assassini, perdite dolorose e pene d’amore. Certo, mantiene quell’umorismo e quella simpatia che la definisce (rinvenibili soprattutto nelle scene con il suo nuovo collega/amante Yusuf), anche se talvolta smorzate dalle avversità della vita che hanno accentuato il suo cinismo e la sua durezza. Eve, infatti, nel corso di Killing Eve è diventata un personaggio sempre più profondo e sfaccettato, esplorando chi poteva essere dopo aver perso il lavoro ed essere stata lasciata da suo marito. E anche quando non si muove sullo schermo, è percepibile la sua presenza, la tensione e la frustrazione in ogni cellula del suo corpo.

Adesso però è più sicura di sé, più sfrontata e libera dalla dipendenza di Villanelle, da quel rapporto ossessivo che l’ha portata alla rovina e ha distrutto ogni sua certezza in Killing Eve.

Killing Eve

Lo si vede sempre nell’incontro con Villanelle.

A primo impatto sembra che manchi il contesto per quello che è successo tra Eve e Villanelle poiché non si capisce come Eve sia passata dal giurarle amore eterno sul ponte – e precedentemente proporle di uccidere Dasha assieme – alla totale indifferenza verso un’ossessione che fino a quel momento aveva colorato la sua intera esistenza in Killing Eve. Sì, Villanelle ha fatto un sacco di cose terribili nel suo passato e molte hanno coinvolto Eve direttamente. Ma quest’ultima aveva sempre trovato un modo per superarle a causa del fascino e dei sentimenti per l’assassina. Ora dovremmo credere che la malsana ossessione che Eve aveva per Villanelle sia finita?

Il problema è che Eve non l’ha superata, sta tentando di farlo. Sta tentando di mantenere la sua posizione, iniziare una nuova vita, essere una tosta, ma non ha dimenticato. Gli occhi rabbiosi e le parole al vetriolo ne sono la prova. Sì, magari abbiamo bisogno di più contesto per capire davvero il risentimento di Eve, ma c’è sempre da ricordare che siamo solo alla prima puntata. 

Quel che è certo è che Eve, non avendo più niente da perdere, ha in testa un solo obiettivo: la vendetta verso i Dodici, rei di aver ucciso Kenny e averle distrutto l’esistenza. E vuole Helene, la reclutatrice di assassine. Nonostante trovi una pista prima con Rhian, poi con quella ragazza all’obitorio (che si scoprirà essere una di loro), è una Carolyn molto annoiata e cambiata solo superficialmente che arriva ancora una volta in suo aiuto. Beh, in realtà ha le mani legate e, non potendo più continuare le indagini a causa della minaccia di smascherarla come killer del suo ex capo Paul, ha bisogno di Eve. Quest’ultima non si fida della donna perché ormai sa come lavora. Non vuole essere manovrata di nuovo come una pedina sulla sua scacchiera, ora vuole essere lei la mano che muove i pezzi, così da poterli bruciare.

Di certo, però, non è stupida e le informazioni di qualcuno che sta dando la caccia ai Dodici sono fondamentali. E quel dossier è troppo importante per non prenderlo.

Villanelle, invece, sta provando a cambiare per amore di Eve. Vuole dimostrare a lei e a sé stessa che può farlo, che può smettere di uccidere per sempre. Nella donna sembra attuarsi una rinascita spirituale che si concretizza in un vero e proprio battesimo, di cui fa le prove morbosamente sotto lo sguardo innamorato della povera May, ingannata da un diavolo travestito da angelo. Infatti ritroviamo Villanelle, adesso Nelle, all’interno di una comunità cristiana, mentre si aggrappa a un desiderio di fede per contrastare i propri demoni interiori, seguendo alla lettera le parole della Bibbia (come mangiare solo pane e pesce).

Un cambiamento radicale rispetto all’antagonista spietata e fanciullesca disegnata da Jodie Comer fin dal 2018 in Killing Eve, ma che in realtà si rivela tanto fumo e niente arrosto.

Come gli abiti meravigliosi che Villanelle ama indossare, l’assassina altera solo il suo aspetto esteriore, non quello che c’è sotto. Innanzitutto l’ossessione malsana per Eve è ancora il motore delle sue azioni: basti vedere come sceglie meticolosamente per lei il posto migliore in chiesa per il battesimo. Cosa che ovviamente fa venire dei dubbi al prete sulle sue reali intenzioni.

Il tentativo di umanizzare Villanelle, però, nonostante abbia validità sul piano narrativo, potrebbe far perdere quel fascino da alfiere del caos e assassina curiosa, pericolosa e possessiva che ce l’ha fatta tanto amare. Allo stesso modo di Eve, la mancanza di contesto si fa sentire. C’è da dire però che quell’aura imprevedibile e minacciosa rimane sempre con lei. Chiedere a May che, per poco, non ci lascia le penne a causa sua. Comer poi mantiene una sottile verve comica, quasi cartoonesca, che ben si adatta al personaggio e che si risolve non solo in quel bizzarro battesimo, ma soprattutto nella gloriosa scena finale in cui compare un Gesù Cristo con le sue sembianze, quasi in un mix tra Jesus Christ Superstar e The Rocky Horror Picture Show, dopo che l’aveva invocato perché non credeva che esistesse davvero.

Il sipario in Killing Eve 4×01 si chiude proprio sulla risata farsesca di Villanelle, mentre molte domande affollano la nostra mente. La puntata, dunque, è piacevole ma niente di speciale, però è solo l’inizio di una partita che ci condurrà inevitabilmente alla fine dei giochi. Staremo a vedere nelle prossime puntate quale saranno le altre mosse.

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