Knightfall è arrivata alla resa dei conti, e, per quanto si sia fatta attendere, con questo nono episodio possiamo dire che sia finalmente esplosa, e alla buon’ora aggiungerei.
Se dovessi definire con una sola parola questo episodio sarebbe decisamente con “fastidio“. È ormai chiaro a tutti che le categorie di buoni e cattivi non si possono applicare facilmente al mondo seriale dell’ultimo decennio, tuttavia volendo ricadere in quelle definizioni obsolete la sensazione di “fastidio” diventa assolutamente inevitabile guardando questo episodio.
Dall’inizio alla fine osserviamo i protagonisti positivi andare incontro al loro fatale destino consapevolmente. Con passi lenti e incessanti, Giovanna e Landry camminano lungo il loro miglio verde, verso un patibolo con inciso a fuoco i loro nomi.
I due innamorati hanno vissuto lontani per tutto l’arco di queste ultime puntate. E da soli hanno affrontato i propri demoni e hanno combattuto le rispettive battaglie.
Giovanna è tornata dalla Navarra vittoriosa: ha ucciso con le proprie mani sua cugina Elena ed è stata confermata a pieno titolo sovrana della terra di suo nonno. Tuttavia quale sarebbe stato il prezzo? Il piano era semplice: tornare a Parigi, convincere Isabella a seguirla e ritornare nella sua sicura dimora in Navarra insieme al suo amato. Tuttavia quanto poteva essere più semplice rimanere in Navarra e scrivere un paio di lettere convincenti? Ma dopotutto si sa che noi donne amiamo complicarci la vita, e così eccola tornare nella tana del leone, ignara che ormai le carte sono state scoperte e il gioco si tingerà presto di rosso.
Dall’altra parte anche Landry va incontro al suo inevitabile destino.
Il Papa ha denunciato il maestro dei cavalieri Templari di Parigi, ma Landry si fida della giustizia di Dio, si fida del mondo corrotto in cui vive e, convinto del proprio valore cavalca fiero verso le porte dell’Inferno.
Il processo porta a galla l’umanità del monaco, la paura del cavaliere e gli errori dell’uomo. Paradossalmente assistiamo a un processo secondo giustizia, in cui anche il Papa si mostra esattamente per quel che è, sicuro della propria autorità e del proprio potere sulla terra. In fin dei conti lui vuole ciò che tutti i religiosi d’Europa desiderano: il potere assoluto, un unico sole splendente nell’ombra di Dio. Il valoroso Landry può sopportare ogni cosa, ogni ingiuria e ogni accusa, ma sarà il suo personale Giuda a chiuderlo in un angolo e sancire la propria vendetta. Galvano è passato definitivamente al lato oscuro, e dove non ha potuto il tradimento ha colpito il martello.
Ad Acri Galvano salvò la vita di Landry prendendosi una freccia in un ginocchio: paradossale come un gesto di puro altruismo possa portare un uomo all’odio e alla sete di vendetta. Così, quando il Giuda ha compreso che quella scomunica non si sarebbe conclusa, ha preferito sollevare Dio dal disturbo di abbattersi su Landry e prendere in mano la situazione di persona.
Parallelamente al tradimento di Galvano abbiamo quello di Isabella.
Una piccola arpia coronata cresciuta tra mura dorate. Un’assassina e una traditrice si celano dietro la bellezza della principessa di Francia, ben diversa da quella che altre storie ci hanno tramandato. Davanti a lei anche De Nogeret impallidisce, ed eccola pronta a concludere la mossa iniziata dal suo maestro. Proprio Isabella tradirà quella madre che per lei avrebbe fatto di tutto, che per lei ha rischiato la sua stessa vita.
Ma laddove una figlia tradisce, un’amica resiste fedele alla propria signora. Sofia mantiene il silenzio mentre il suo destino viene scritto con il sangue, e il re impassibile mette in atto la propria vendetta.
È il momento più oscuro della notte.
Landry è in balia di Bonifacio VIII, che ha fermato la sua scure per motivazioni di cui siamo ancora ignari. Il Graal è molto di più della coppa di Gesù Cristo all’ultima cena. Più antico e potente di quanto il Santo Padre e Landry stesso possano immaginare: ma cosa si cela davvero dietro quella coppa? Nel Graal si annida il seme della discordia, la scintilla delle fiamme in cui arderanno i Templari, eppure è proprio quel mistero che ha salvato la vita di Landry. Ma con una gamba fuori uso e i polsi legati, quale potrebbe mai essere il destino del primo dei cavalieri?
Giovanna è stata strappata via dalla sua luce, dalla sua unica speranza di salvezza. La storia di amor cortese si sta trasformando nella tragedia di una donna che ha amato e perso la propria anima.
E così la fine di Landry e Giovanna sembra tanto vicina quanto inevitabile. Ma è proprio il momento più buio della notte quello che precede l’alba.
La scacchiera di Knightfall si fa sempre più affollata, ma manca una mossa per finire la partita, e le fiamme dell’inferno sono pronte ad avvolgere Parigi. Una sola parola, una sola promessa: fiat.