Il fuggitivo fugge, noi no. Noi continuiamo imperterriti a guardare La casa de Papel, malgrado le domande, malgrado i buchi di trama, malgrado tutto. Perché La casa de Papel è questo: una scarica elettrica che dura otto episodi e che va consumata tutta d’un fiato, senza troppe domande. Nessuno fugge, né noi, né il Professore, né la banda. Non fugge Rio, tornato finalmente al centro dell’azione, e non fugge neppure Tokyo da un amore che, in fondo, le è sempre stato stretto.
Ma andiamo con ordine, perché La casa de Papel 3×07 si apre con le porte del Banco di Spagna spalancate, pronte ad accogliere un Rio più divo di Hollywood che latitante tra i più ricercati del mondo.
Mancava il red carpet, ma poco importa. La polizia ha giocato la sua mossa, la banda è di nuovo al completo.
Ma siamo sicuri che non manchi proprio nessuno?
Quello di Rio, infatti, non è il solo ritorno trionfale della puntata.
Poco prima che le porte del Banco si chiudano di nuovo, vediamo un altro personaggio delle passate stagioni ripiombare nel fulcro dell’azione. È Arturo Romàn (il ridateci Arturito è finalmente diventato realtà), il nostro Arturito che ha fatto carriera nel mondo dello spettacolo, a tuffarsi all’interno dell’edificio completamente indisturbato. Tokyo aveva usato una moto della polizia, ad Arturito sono bastate le sue doti di guru improvvisato per neutralizzare le difese della polizia e dell’esercito spagnolo.
Perché lo abbia fatto non è chiaro. Forse per riprendersi la Monica Gaztambide che non c’è più, forse per avere una chance di vedere suo figlio, forse per avere nuovo materiale con cui scrivere il prossimo libro.
Sta di fatto che, con la sua entrata a sorpresa, La casa de Papel 3×07 sembra aver messo tutti i pezzi al proprio posto.
La casa de Papel può ripartire da dove si era fermata. Dai battibecchi di due ex amanti, dagli alti e bassi della storia d’amore tra Tokyo e Rio, dalle mosse disperate della polizia.
Una di queste, quella del cavallo di Troia, l’avevamo già vista. L’ispettore Sierra prova a battere il Professore con le sue stesse strategie, ma non si può sconfiggere Bobby Fischer rubandogli le giocate. Bobby Fischer devi andarlo a colpire nel suo punto debole.
E stavolta non è così difficile capire quale sia.
Prima di arrivare a Raquel però, facciamo un passo indietro.
All’interno del Banco di Spagna la situazione sembra essere tornata calma, sebbene quella tranquillità apparente sia solo il preludio di nuove sventure.
La felicità è un fulmine. Un’esalazione e poi cadi.
Tokyo ci ha avvisati. E la prima a cadere è proprio lei. Rio si è stancato di vivere sulle montagne russe di una donna che non si accontenta mai. Settimane in una cella più stretta del proprio sedere, drogato e torturato, gli hanno aperto gli occhi. Se lo avesse capito prima, magari l’attacco al cuore dello Stato si sarebbe potuto evitare. Ma poi non avremmo avuto neppure la terza stagione della serie (e pare che ce ne sarà anche una quarta), per cui tranquillo Rio, va bene così.
All’esterno del Banco, invece, la tensione sembra crescere sempre di più.
La polizia fissa una taglia di dieci milioni sulla testa del Professore, mentre Angel, che dalla prima stagione non si è più cambiato camicia, ha trovato la pista giusta per arrivare al Bobby Fischer delle rapine, all’epicentro di tutto. Che, come dicevamo, stavolta ha il suo punto debole.
Raquel è una presenza nuova nel mondo solitario del Professore, qualche volta ingombrante. Lei lo costringe a togliersi gli occhiali e guardare la realtà per quella che è: non una partita a scacchi, ma un insieme di stati d’animo concatenati tra di loro.
Accanto a Raquel, Clark Kent ritorna vulnerabile.
E questo il Professore non può permetterselo. Non durante il più grande attacco al cuore del potere economico e finanziario della Spagna.
Bisogna tornare all’epicentro, al punto zero da cui tutto è iniziato. Bisogna tornare a Berlino, ancora una volta. Perché tutto questo gran casino potrebbe essere solo un gigantesco espediente per realizzare un progetto ancora più ambizioso: vendicare Andrés, rendergli omaggio con il più fragoroso schiaffo in faccia ai poteri forti che lo hanno ammazzato.
Sarà davvero così? La casa de Papel 3×07 non ce lo mostra, perché qualcosa di più preoccupante e sconvolgente sta per succedere.
Non ci resta che scoprirlo guardando l’ultima puntata di questa terza stagione. Intanto, continuate pure a cercare un senso nelle scelte insensate di Arturo Romàn.