ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su La donna del lago 1×07 e sui precedenti episodi della serie tv di Apple TV+
Con un inaspettato colpo di coda finale, giunge al termine il thriller firmato Apple TV+ La donna del lago. Una produzione ambiziosa e coraggiosa, che ci ha regalato una narrazione intensa e concettuale, culminata in un epilogo inatteso e intrigante. Il cuore della puntata è rappresentato, ovviamente, dal suo incipit. Dalla rivelazione che Cleo Johnson è viva e vegeta, aiutata proprio da Reggie nel dissimulare la propria morte per sfuggire all’ira di Gordon. Una scoperta che arriva come un pugno in faccia a Maddie, che stordita e sbigottita cerca comunque di muoversi, ma passa improvvisamente in secondo piano. La costruzione bidirezionale del racconto si assesta su nuove dinamiche di potere, con Cleo che si riprende la scena, eclissando invece una Maddie che nelle ultime puntate, dopo l’apparente morte della co-protagonista della serie, si era erta come principale artefice del racconto.
Una svolta tortuosa e inattesa, che conferisce alla narrazione un ritmo del tutto nuovo. Apple TV+ ci sta abituando ormai a questi clamorosi colpi di scena, fondamentali negli ultimi thriller come Presunto innocente e soprattutto Sugar, capace di regalarci uno dei plot twist più assurdi della storia recente. Quello visto ne La donna del lago 1×07 è sicuramente meno clamoroso, ma non per questo meno impattante. Da qui, dunque, si innesca un finale frenetico e inaspettato, dove soprattutto si compie il destino delle due protagoniste. Procediamo, adesso, al racconto di ciò che abbiamo visto ne La donna del lago 1×07, con un occhio anche al giudizio complessivo sulla produzione Apple TV+, particolarmente calzante ora che siamo arrivati alla fine dell’intenso thriller con Natalie Portman e Moses Ingram.
Un breve ripasso de La donna del lago 1×07
Torniamo brevemente su ciò che abbiamo visto nel finale. La rediviva Cleo torna in scena e, con l’aiuto di Reggie, cerca di incastrare Shell Gordon per ottenere la tanto agognata libertà . Alla fine, sarà proprio Reggie a immolarsi, pagando per i suoi peccati e consentendo così a Cleo di ultimare questo atto di morte e resurrezione, regalandole di fatto una nuova vita. Maddie invece si fa da parte, ma scrive la storia di Cleo, che finisce per essere più che altro la sua storia. Una sfumatura già analizzata in precedenza, specialmente nella recensione della scorsa puntata, e che culmina in questo atto conclusivo. La donna del lago 1×07 ci conduce, così, verso un finale decisamente lieto, che non solo rende giustizia alle pene vissute dalle due protagoniste, ma le eleva nella loro determinazione.
Senza dubbio la svolta di inizio puntata è stata decisamente appassionante. Da quel momento, comprensibilmente, lo sguardo si sofferma su Cleo e sul suo piano, per poi tornare a Maddie e consegnare il destino delle due. Giungiamo così al termine de La donna del lago 1×07 con un senso di equilibrio, nonostante alcuni passaggi non abbiano trovato una loro precisa definizione. Tutto il contesto sociale rimane in superficie, anche se è essenziale nel contribuire a delineare le due donne protagoniste. Soprattutto, però, rimangono un po’ sospese determinate dinamiche familiari e personali delle due protagoniste. La donna del lago 1×07 si concentra più che altro sul percorso di realizzazione delle due donne, che si afferma, con questo finale, come il vero grande tema dell’intera serie tv.
Il doppio come cuore del racconto
Il finale sancisce, dunque, la realizzazione delle due protagoniste. Cleo riesce a tirarsi fuori dalla situazione in cui si era messa e si libera della presa di Shell Gordon, lasciando una Baltimora che di lì a poco sarà culla di deflagranti tensioni razziali. Maddie riesce, finalmente, a scrivere quella storia per cui ha tanto lottato e che vede come un fortissimo atto di auto-definizione. Anche lei, ora, può andare avanti. La donna del lago 1×07 porta a conclusione le traiettorie di Cleo e Maddie, mantenendo vivo quel tema del doppio che ha da subito caratterizzato la narrazione. Attraverso percorsi diversi, le due donne arrivano allo stesso punto. La libertà , che per Cleo assume la forma di un’esibizione con grazia e passione su un palco. Per Maddie la fiera effigie del proprio libro. Esplicitazioni di un neonato senso di autodeterminazione.
Ciò che ottengono le due protagoniste della serie Apple TV+ è la propria definizione. In quanto donne, certo, ma più in assoluto in quanto esseri unici e inimitabili. Durante le varie puntate riecheggia spesso “la mia storia”. Con quell’aggettivo possessivo in prima persona che declina la prospettiva unica attraverso cui viene raccontata la vicenda. La donna del lago è una personalissima storia a due e, tramite questo filo intrecciato, le protagoniste realizzano se stesse. Trovano il proprio io. Prima che un intenso thriller, la produzione Apple è soprattutto una storia di autorealizzazione, sviluppata con questa, peculiare, duplice prospettiva. E soprattutto, raccontata in modo efficace, evitando errori molto comuni in situazioni di questo tipo.
Il thriller in secondo piano
Ne consegue che il thriller, vero e proprio, finisce un po’ in secondo piano. Già durante il corso della stagione questa dimensione si era fatta sempre più secondaria, ma con La donna del lago 1×07 viene ulteriormente oscurata. Non che non ci sia passione nella costruzione narrativa, tuttavia sono altri gli elementi che si prendono la scena. Quella costruzione dei personaggi seguendo il tema del doppio di cui abbiamo parlato. Il pesante simbolismo che pervade tutto il racconto, analizzato di settimana in settimana nelle diverse recensioni. Insomma, la produzione Apple TV+ si fa sempre più thriller concettuale, quasi esistenziale. Il mistero, che poi mistero sembra non essere più e alla fine lo era, è più che altro funzionale alla definizione delle due donne. Rimane quel bellissimo colpo di coda di inizio puntata, ma per il resto si ragiona molto più di quanto si indaghi.
Ne consegue un certo sfasamento tra aspettative e realizzazione, un po’ comune ormai nei thriller di Apple TV+, ma anche una scoperta di nuove frontiere. La piattaforma della mela sta spingendo il proprio lavoro verso nuove sperimentazioni e La donna del lago è, in tal senso, un impegnativo esempio di questa tendenza. Se da una parte l’impegno è molto apprezzabile, e decisamente interessante, dall’altra chi ci perde è l’intrattenimento, duramente colpito dalle scelte estetiche e narrative. Il tono del racconto deve entrare dentro allo spettatore, a cui si richiede un importante lavoro attivo. Condizione forse non facilissima da soddisfare, ma essenziale per godere a pieno de la serie di Apple TV+.
Un giudizio complessivo dopo La donna del lago 1×07
Giunti a La donna del lago 1×07, dunque, è il momento, come annunciato, di dare anche un giudizio complessivo sulla serie. Le valutazioni si ricavano, in realtà , da ciò di cui abbiamo parlato sinora. La donna del lago è un thriller sui generis, molto ragionato, che utilizza la cornice di genere come semplice spunto per scandagliare nuovi orizzonti. Un lavoro così articolato è stato reso possibile sicuramente dall’ottima interpretazione delle due attrici protagoniste, Natalie Portman e Moses Ingram, eccezionali nell’incarnare le due donne al centro della trama, rispettando la tensione reciproca, ma definendo con cura il proprio personaggio. Un equilibrio importante, che ha orientato in maniera netta tutto il racconto.
Con La donna del lago 1×07 termina, dunque, il nostro percorso con una serie che possiamo tranquillamente promuovere, ma con la doverosa postilla di sottolineare la natura ibrida del prodotto. Se si cerca un thriller classico, meglio guardare altrove. Se si è interessati a un lavoro più sperimentale e per certi versi impegnativo, La donna del lago è sicuramente una scelta azzeccata.
Con l’occasione vi direzioniamo su altre, recentissime, uscite della piattaforma. Dalle prime due puntate dell’attesissima Bad Monkey a all’action-comedy con Casey Affleck e Matt Damon The Instigators. Basterà cliccare sui titoli per leggere le recensioni.