Era arrivata nel 2023 con una prima stagione che aveva presto fatto enorme rumore, ed è tornata adesso più cruda di prima. Stiamo parlando de La Ragazza di Neve 2, il thriller spagnolo che con il suo primo capitolo aveva ottenuto un grande plauso dal pubblico finendo per capitanare la Top 10 della piattaforma. Con i suoi primi sei episodi (qui recensiti), la Serie Tv spagnola aveva immediatamente dimostrato solidi punti di forza che hanno restituito alla trama una forte dinamicità. Stiamo infatti parlando di una narrazione che mette in atto tutti gli ingredienti principali del crime riuscendo però a giocare in modo quasi subdolo con i suoi personaggi, che qui vengono perennemente messi alla prova con colpi di scena che cambiano la strada del loro percorso non appena ne scelgono una.
Uno dei punti di forza per eccellenza della Serie Tv è infatti il modo con cui tutto cambi da un momento all’altro proprio quando era stato individuato il modo per salvarsi. Per trovare una pista. Non esistono qui pause, però. Seppur gradualmente e quindi senza mai aver troppa fretta, La Ragazza di Neve riesce a cambiare e scombinare le carte in tavola con un’adrenalina che sa come tenere incollati di fronte allo schermo. Quindi sì, amici; La Ragazza di Neve 2 – seppur chiaramente non si parli di un capolavoro – è tornata ancor più forte della prima stagione, e questo per una ragione ben precisa: ha riportato in scena tutti i punti di forza del primo capitolo, ma ne ha aggiunto anche un altro che è andato di pari passo con la crudeltà della narrazione.
La Ragazza di Neve 2 è tornata con tutti i suoi più grandi di forza, ma anche con una crudezza e un’esasperazione che vanno di pari passo con la crescita della trama
C’è dell’esasperazione, ne La Ragazza di Neve 2. Un’esasperazione più matura e consapevole esattamente come la protagonista Miren. La giornalista investigativa della prima stagione è in questo nuovo capitolo qualcosa di più. E’ come se fosse diventata una persona a cui non chiediamo più perché stia piangendo, perché lo sappiamo già. Conosciamo Miren in tutti i suoi drammi. In tutti i suoi frammenti scomposti, nei meccanismi di difesa o di attacco. Sappiamo che demoni si porta dietro e che modo abbia di affrontarli. Sapendo questo, La Ragazza di Neve 2 cambia approccio permettendosi di togliere di mezzo qualsiasi tipo di formalità. Adesso che si è mostrata in tutto e per tutto, è pronta per scendere negli abissi dell’anima della protagonista, portando con sé il telespettatore.
Se la prima stagione raccontava la drammatica scomparsa di una bambina di tre anni, la seconda si concentra su un’altra disperata tragedia. Una tragedia che comincia con un messaggio criptico ed enigmatico che si presenta con due agghiaccianti parole: vuoi giocare? Ma non c’è niente per cui giocare, nel La Ragazza di Neve 2. C’è solo qualcosa per cui provare orrore, rabbia, paura. Qualcosa che lega tutti, e che accende un riflettore doveroso su alcuni argomenti che non sono così lontani da noi quanto vorremmo. Per questo motivo, la seconda stagione presenta una natura ancora più disturbante e cruda della prima. A inquietarci saranno i traumi, la violenza. Saranno tanti enormi frammenti putridi che ci faranno sentire come la protagonista, impotenti di fronte a un orrore che si espande sempre di più fino ad arrivare a riempire tutti gli spazi vuoti, non lasciando più niente.
I nuovi sei episodi de La Ragazza di Neve 2 affrontano, come anticipato, un’altra parte della storia. Miren deve infatti indagare sulla morte inquietante e cruda di una ragazza morta crocifissa. Il caso, già così inquietante, non sarà però qualcosa di fine a se stesso. Questo orrore condivide dei collegamenti con ben altri orrori avvenuti anni prima che non hanno trovato mai una risposta. Miren dovrà dunque cercare di venire a patto con tutta questa sofferenza, provando a capire quale possa essere il modo di risalire alla verità trovando delle risposte che potrebbero essere le più difficili della sua vita. Perché in questa seconda stagione La Ragazza di Neve 2 si spingerà ancora più oltre, stravolgendo un mondo che non è mai sembrato perfetto, ma che verrà raccontato come ancora più vile, crudele e spregevole di quanto immaginato nelle più disilluse credenze.
Con questa seconda stagione, ancor più della prima, i fan del genere crime potranno dirsi più che soddisfatti da quanto visto. La Ragazza di Neve 2 non molla infatti un colpo, rendendo l’esperienza di ogni singolo episodio teatro di colpi di scena ben orchestrati che renderanno impossibile una pausa o un’interruzione (i nostalgici di questi capolavori sapranno come apprezzare). Si correrà sempre verso un altro episodio e poi un altro ancora perché questo è il punto di forza per eccellenza di questa Serie Tv thriller che, ancora una volta, rende la Spagna una delle protagoniste dei successi targati Netflix.
Ma questa volta lo farà con una produzione che non si limiterà a essere soltanto un ottimo prodotto per il binge watching o per l’intrattenimento. Perché, seppur più che godibile e perfetta per il weekend, La Ragazza di Neve 2 vi metterà in difficoltà. Distribuirà il dolore della protagonista e di tutto l’orrore che la circonda, rendendo il telespettatore un osservatore impotente che proverà sensazioni molto simili a quelle dei disperati protagonisti. Perfino il gioco visivo ci trasmetterà quelle sensazioni di cui stiamo parlando, facendo sì che sul nostro schermo non ci sia altro che oscurità, freddezza, buio tanto quanto la desolazione che accerchia ognuno dei personaggi.
La Ragazza di Neve 2 sembrava aver detto tutto durante la sua prima stagione nonostante alcune domande lasciate in sospeso in balia del nulla. Sembrava aver spremuto tutto. E invece è tornata ancor più forte di prima. Più disturbante, più cupa, ma per questo – in relazione a quel che ha raccontato – ancora più autentica. Su Netflix è arrivata una Serie Tv che ha saputo ascoltare l’orrore che esiste e che si sviluppa intorno a noi nel mondo, e ha dimostrato di saperlo raccontare con tutta la crudezza che merita. Con uno sguardo stanco, provato e disperato che ci pone un’unica e ultima domanda che riassume l’intera vita di Miren: quando finirà tutto questo orrore?