ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su La Ruota del Tempo 3×04 e sui precedenti episodi della serie tv di Prime Video
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Una puntata del genere fa davvero salire il livello generale. La Ruota del Tempo 3×04 dà seguito all’ottimo inizio di settimana scorsa (qui potete recuperare la recensione) e ci regala un episodio più disteso, ma estremamente denso di informazioni. La sfida era ardua. La puntata ha messo in scena uno dei passaggi cruciali dei romanzi. Il viaggio di Rand dentro Rhuidean, con la sua conseguente affermazione come Drago rinato, domina la totalità della puntata. Un momento fondamentale, che viene affrontato con estrema cura, riconoscendo il debito con l’illustre patrimonio letterario ma dispiegandosi con una sua fortissima identità.
Quello della serie di Prime Video è un segno di rispetto che è stato particolarmente apprezzato dai lettori, che sul web hanno incensato La Ruota del Tempo 3×04 come il migliore episodio, almeno sinora, della serie tv. Senza avere una visione d’insieme come quella di chi ha letto l’intera saga è un po’ complesso capire l’esatta portata di questo passaggio. È evidente, però, che siamo di fronte a uno snodo fondamentale. Ed è altrettanto evidente che questo sia stato affrontato con un rigore maniacale. Un segno della maturità della serie tv di Prime Video che, in questa terza stagione, sembra davvero poter trovare la giusta dimensione (qui trovate la classifica delle migliori serie tv della piattaforma di Amazon)

La Ruota del Tempo 3×04: gli Aiel e la prova del Rhuidean
La Ruota del Tempo 3×04 ci riversa addosso una valanga d’informazioni, come dicevamo. E non è semplice metterle in ordine. Fondamentale è, chiaramente, la successione delle visioni di Rand, che ci dicono parecchie cose. Intanto ci fanno un compendio della storia del mondo, portandoci indietro nelle varie epoche, attraverso gli antenati del ragazzo, e mostrandoci mondi sempre diversi, ma altrettanto affascinanti. Assistiamo, dunque, al cordoglio del padre di Rand dopo la morte della moglie. Scopriamo il motivo per cui la donna si trovata sul Montedrago a combattere. Andando ancora indietro vediamo la spaccatura tra gli Aiel e Thuat’an, popolo nomade che, per chi non lo ricordasse, abbiamo incontrato nella prima stagione, quando hanno accolto Egwene e Perrin.
Scopriamo, quindi, le loro comuni origini nella Via della Foglia. Vediamo, poi, la nascita della stessa Rhuidean. Veniamo a conoscenza di alcuni segreti della cultura Aiel, dal divieto dell’uso della spada alla profezia sul Car’a’carn e della vera identità di Lanfear. Insomma, tutte queste visioni di Rand ci hanno detto tantissimo. Soprattutto, però, ci hanno consegnato il Drago rinato, finalmente riconosciuto come tale dai marchi sulle braccia. Rand, però, non è stato solo in questa prova. Insieme a lui c’è stata la solita Moraine, decisa sempre a proteggere il ragazzo nonostante la sua freddezza. Meno attenzione viene dedicata alla donna, ma la sua avventura nel Rhuidean ci dice una cosa importante: tra i tanti futuri possibili, il più probabile sembra quello in cui Moraine viene uccisa da Lanfear.
Moniti per il futuro e conoscenza del passato, dunque. Dalla portata di cose che abbiamo visto capiamo facilmente perché questa prova del Rhuidean è così importante. L’elemento più importante che La Ruota del Tempo 3×04 ci restituisce, però, è tutta la conoscenza che Rand abbraccia, la quale comunque, secondo sua stessa ammissione, ancora non basta per comprendere tutto. E questa è la magia del racconto: la conservazione di un imponderabile elemento di imprevedibilità.
Corsi e ricorsi, legami e destino
La portata contenutistica de La Ruota del Tempo 3×04, dunque, è abbondantissima. Ma la puntata non si esaurisce nella sua sostanza. Al di là di una forma, ancora una volta, incantevole, c’è anche un sottotesto vivissimo, mai stato così intenso probabilmente nella serie tv di Prime Video. Il tema della predestinazione è stato, sin dall’inizio, al centro del racconto. Dalla primissima puntata, in cui Moraine raccoglie cinque ragazzi dai Fiumi Gemelli per seguire una vecchia profezia. Qui questo tema torna centralissimo, andando ad arricchire una costruzione narrativa che, finalmente, si sta delineando con gran cura.
Dai singoli il tema si sposta sui rapporti. Il legame più interessante che la puntata sottolinea è quello tra Rand e Moraine. Un rapporto che si è fatto sempre più freddo, minato dalla stanchezza della donna e dalla crescente consapevolezza del ragazzo. La Ruota del Tempo 3×04, però, ci dice che tra loro c’è più della volontà di Moraine di adempiere al proprio dovere. C’è un destino scritto tra le pieghe della storia, perché Rand non sarebbe nato come è nato senza la guerra innescata proprio dallo zio di Moraine. In un racconto che si sta animando con forza di profezie e visioni, l’allestimento di nodi sottocutanei al racconto contingente è fondamentale nel dare ancora più spessore a questo apparato precognitivo che sta giocando un ruolo fondamentale nello sviluppo narrativo.
La prova che esistono dei legami così solidi e forgiati dal tempo aiuta a dare potenza e credibilità alle visioni e alle profezie. Teniamo il fiato sospeso quando osserviamo i giri di ruota di Moraine perché sappiamo che, tra quei futuri intravisti, potrebbe esserci quello che davvero si avvererà. Passato, presente e futuro vengono condensati ne La Ruota del Tempo 3×04, con un’operazione tanta cara al genere fantasy (qui trovate alcuni titoli ideali per i principianti del genere). La predestinazione è un elemento centralissimo in narrazioni di questo tipo, e il fatto che si stia prendendo la scena con questa forza certifica la bontà dello sviluppo dell’intera serie tv.

La Ruota del Tempo 3×04 è una puntata spartiacque (oltre che straordinaria)
Lo è tematicamente e concettualmente. Spartiacque e straordinaria. Pur concentrandosi su una sola trama, quella di Rand, La Ruota del Tempo 3×04 fa compiere al racconto intero una svolta importantissima. La consapevolezza dello spettatore, dopo questo episodio, è molto più abbondante, ma lo è anche quella del protagonista, certificato finalmente del ruolo che ha scritto per lui il destino. Maggiore è, però, anche la consapevolezza dell’intero show, che sembra finalmente incanalarsi sui giusti binari. Nella scorsa settimana abbiamo parlato delle difficoltà delle prime due stagioni, e abbiamo sottolineato come l’ottimo inizio di questa terza stagione avesse poi bisogno di conferme. Una prima conferma è arrivata, ed è notevole, perché giunta con un episodio incredibile, che poteva rappresentare una mega trappola.
La Ruota del Tempo 3×04 rischiava di essere una puntata un po’ depressiva, senza troppi sviluppi e capace, se affrontata nel modo sbagliato, di far infuriare gli spettatori consapevoli dell’importanza di questo passaggio. Invece tutto è andato per il meglio, ed è chiaro che ora la fiducia complessiva nel racconto aumenti. Ciò che, prima di andare a chiudere, preme sottolineare è infine l’approccio epico alla narrazione. Finalmente si respira aria da vero fantasy. Non c’è solo la questione della predestinazione a testimonianza di ciò, ma un racconto in grado di dilatare i tempi senza perdere tensione, e in modo da restituire l’epicità di ciò che si sta narrando. Un qualcosa che, di fatti, la serie di Prime Video non era mai riuscita a fare in precedenza.
La Ruota del Tempo 3×04 ci regala conferme, dunque. E ci lascia con tanto da metabolizzare fino all’arrivo del prossimo episodio. In attesa di vedere gli sviluppi pure delle altre trame, quella di Rand si guadagna un grado di definizione importante. Siamo a metà del guado, per così dire, e la terza stagione de La Ruota del Tempo sta cominciando a sembra quel grande fantasy che prometteva di essere. Non vediamo l’ora di scoprire se queste grandi premesse saranno mantenute nelle prossime settimane.