Vai al contenuto
Home » Recensioni

La Sposa – La Recensione della commovente seconda puntata della fiction Rai

La Sposa
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

*Attenzione, l’articolo contiene spoiler sulle prime due puntate de La Sposa, la nuova fiction Rai*

Domenica 23 gennaio è andata in onda la seconda puntata della fiction Rai (già disponibile in streaming su RaiPlay) che sta commuovendo l’Italia. In un’intervista alla protagonista, infatti, Serena Rossi aveva già ringraziato i sei milioni di telespettatori per la loro fiducia, ma aveva dichiarato che il meglio sarebbe dovuto ancora arrivare. Se la prima puntata, qui potete leggere la nostra recensione, ci aveva commosso con un racconto crudele, la seconda ha aperto uno spiraglio di luce e ci ha strappato nuove lacrime. Ma questa volta sono lacrime gioia. Per usare le parole dell’attrice partenopea, il secondo appuntamento ci riporta così in un passato ricco di umanità, tra emozioni, mani sporche, visi sudati, lacrime e abbracci stretti. Secondo i primi dati Auditel, La Sposa ha vinto di nuovo, conquistando il 28.7% di share grazie al suo racconto ricco di emozioni sincere, che ci ha riportato in un’Italia ostile e povera, divisa e crudele. La fiction di Giacomo Campiotti però non perde l’occasione di portare lo spettatore a riflettere su tematiche importanti, come l’emancipazione femminile, le lotte salariali, il progresso, i cambiamenti socio-economici e le differenze tra nord e sud. Facciamo dunque un bilancio della seconda, e penultima, puntata andata in onda ieri sera su Rai 1.

Tutta la verità su Giorgia

La Sposa

I risultati dell’autopsia di Giorgia sono arrivati e con essi anche le risposte sulla sua morte misteriosa. Non è stata la vittima di un delitto passionale. Purtroppo, mentre attraversava il bosco insieme a Paolino, ha avuto un’emorragia interna ed è caduta nel fiume. Aspettava un bambino, le sue condizioni erano critiche, ma voleva a tutti i costi far riappacificare le sue famiglie divise. Al funerale arriva quindi l’uomo misterioso della prima puntata. Non si tratta del suo amante, come credevamo, ma di suo fratello, Giulio (Denis Fasolo). La seconda puntata de La Sposa chiarisce dunque ogni dubbio sollevato nella prima e apre nuovi scenari narrativi. Italo è a pezzi per la morte della prima moglie, vuole suicidarsi nel fienile. Maria però, in un primo e tenero momento d’intesa con lui, lo convince a non farlo. Ed è qui che i due sposi consumeranno la prima notte di nozze, che non è certo come Maria avrebbe voluto. Italo è sconvolto, ma il suo processo di guarigione è iniziato, e tutto grazie alla moglie che non accetta.

Maria è caparbia, intelligente ed empatica, così prende iniziativa. Sarà lei ad andare a cercare Giulio, il fratello di Giorgia, e a scoprire la natura dei loro dissapori. Pare che Vittorio Bassi abbia rubato le terre con l’inganno alla famiglia di Giorgia, all’insaputa di Italo. La giovane calabrese riuscirà dunque in quello in cui Giorgia aveva fallito. Italo e Vittorio si scontrano, ma sarà proprio da questo che i due ripartiranno per ricucire una ferita ancora troppo profonda. In questa puntata ritroviamo la vita dura di campagna. La giornata di Maria, come quella dei nostri nonni, sembra interminabile. Sullo sfondo emergono anche le difficoltà del lavoro dei campi. “La straniera”, Maria, che non riesce a trattare con gli operai perché non la rispettano. Maria però è una forza della natura e trova un accordo con gli operai. Non usa la paura, come fa il vecchio Vittorio. La giovane donna offre agli operati la pausa retribuita e da mangiare. Le sue parole non valgono come quelle di un uomo, così per convincerli usa il suo gran cuore. Maria è in gamba. Riesce a stringere accordi, fa avvicinare Vittorio al nipote e riporta perfino Italo a casa. La seconda puntata ci regala finalmente il primo spiraglio di luce, che però viene spazzato via dal tifo.

Il ritorno di Antonio Lo Bianco

La Sposa

Giuseppe, il fratello di Maria è gravemente malato: ha il tifo. Torniamo quindi nella soleggiata Calabria, ma le circostanze sono infauste. Suo fratello però è in ottime mani, in una clinica rinomata. Antonio Lo Bianco (Mario Sgueglia), il primo amore di Maria, è tornato e si sta prendendo cura della famiglia Saggese. Ora è un ricco imprenditore e non ha dimenticato la ragazza, come lei temeva. I due hanno l’opportunità di chiarirsi, ma qualcosa è cambiato. Maria ha iniziato a provare dei sentimenti autentici per la sua nuova famiglia, i Bassi. Ha promesso a Paolino che sarebbe stata al suo fianco all’esame, ma Italo le ha detto di andare via perché non ce la fa ancora a dimenticare Giorgia. In realtà anche Italo ha iniziato a nutrire dei sentimenti per la sua nuova moglie, ma la scaccia perché vorrebbe vederla felice in un matrimonio vero.

Giuseppe guarisce e Maria e Antonio riescono finalmente a ritrovarsi in un momento di spensieratezza. Sembra che Maria abbia ritrovato il suo primo amore e quello che dovrebbe essere suo marito, invece, è stato chiaro: non la vuole con sé. Invece, Italo si rende conto del sentimento sincero che nutre per Maria e scende in Calabria a riprendersela. La rivalità con Antonio è subito evidente, ma lei ormai vuole Italo. Tra i due scoppia così la passione. La seconda metà della puntata ci strappa dall’angusto clima di tensione che aveva creato la prima. La nascita dell’amore tra i protagonisti ci travolge con il viaggio di nozze. Tutto inizia a girare nel verso giusto. Paolino supera l’esame. Italo chiede a Maria di sposarla tra le foglie del gelso. Un po’ di spensieratezza è arrivata alla fattoria e una commuovente cerimonia nel verde, officiata dal piccolo Paolino, ci allieta per qualche momento. Sulle note di C’è un mondo d’amore di Morandi, le stagioni si alternano, i Bassi sono felici e Maria è incinta.

Tra un nuovo amore, le proteste, il telefono e l’aborto clandestino

Serena Rossi

La seconda puntata de La Sposa ci regala dei momenti ancora più commoventi e Italo, finalmente, ritorna ad amare. Sullo sfondo tornano i grandi temi sociali e una ricostruzione fedele dello spaccato socio-economico dell’Italia di fine anni ’60. Torniamo nel duro lavoro dei campi, delle confetture, all’orto fino alla mezzadria. Conosciamo la vergogna per le malattie, come l’epilessia di Paolino. La ricostruzione di un passato amaro, che ci appartiene ancora troppo, ci sommerge. Gli anni ’60 sono stati un periodo di sconvolgimenti epocali e La Sposa riesce a mostrarceli con grande accuratezza. Sullo sfondo vediamo muoversi le proteste dei lavoratori, con Carla (Claudia Marchiori) che parla di sindacato e di anticoncezionali. La filanda contro l’industria sintetica del nylon. Il dibattito sulla paga degli operari, gli straordinari, l’orario di lavoro massacrante e i contributi. Carla diventa quindi la voce del progresso. Le gonne si accorciano e il momento dei padroni, i baroni, sta per finire. Vittorio Bassi è il passato, Italo è il futuro. Abbiamo l’occasione di vedere l’impatto del telefono, che arriva perfino nelle case più periferiche, con la divertente, ma profonda, gag dell’ora esatta; ma arriva anche la Tv e Canzonissima.

L’alternanza tra gioia e dolore però non ci lascia mai. Scopriamo il dramma degli aborti clandestini e di un mondo ostile, in cui le donne non erano né tutelate né accolte. Le donne non avevano voce in capitolo, lo sappiamo. Ma dal racconto emerge la loro forza silenziosa in una società patriarcale. Emerge una figura femminile determinata che ha iniziato a muoversi con escamotage di ogni genere per trovare il suo posto.

Cosa ci aspetta nella terza e ultima puntata de La Sposa

Vittorio La Sposa

Nella seconda puntata de La Sposa trovano posto tante e accurate riflessioni, ma anche un umorismo genuino, proprio come quello dei nostri nonni, che serviva per annegare i dispiaceri di una vita dura. Il contrasto con la prima puntata è evidente. I toni si fanno più leggeri, ma senza risparmiare il dramma. La storie di addensano e abbiamo l’opportunità di conoscere meglio tutti i protagonisti. Capiamo di più sulla leggenda dei Bassi, cosa è successo al padre di Italo, mai più tornato dalla guerra, e cosa ha alimentato la loro cattiva reputazione. Si inizia a parlare di cooperative e della necessità di ristrutturare le aziende familiari. Sarà forse questo il punto focale del terzo e ultimo appuntamento. La seconda puntata, infatti, ci ha lasciato con un’importante lezione: il futuro della famiglia Bassi, quello di aprirsi al progresso, è importante per il futuro del Paese stesso.

Il mondo, infatti, sta cambiando, e con esso il modo di fare le cose. Lo scontro generazionale di Vittorio e Italo sarà dunque inevitabile. Un futuro dove i sacrifici dei padri non bastano più. Italo sostiene che il cambiamento consiste nella condivisione. Vittorio, al contrario, crede che “el progresso lo abbiam fatto noi veci.” Ma il progresso è già arrivato nel mondo di Vittorio, che sigilla con una calda e rispettosa stretta di mano con Maria: cioè il tanto disprezzato sud e proprio una donna, di cui ora si fida.


La puntata ci lascia anche con Antonio Lo Bianco, che arriva in Veneto insieme al fratello di Maria, sempre più determinato a riprendersi la sua vecchia fiamma. Tra le proteste dei lavoratori, Vittorio ha un infarto e Maria si lascia andare in un pianto sincero e liberatorio che travolge anche noi spettatori. Non ci resta quindi che aspettare l’ultima puntata che verrà trasmetta in prima visione domenica 30 gennaio su Rai 1 e successivamente in streaming su RaiPlay.

LEGGI ANCHE – La Sposa e altre 5 belle Serie Tv Rai che sono vittime dei soliti pregiudizi