Ancora una volta siamo qui a parlare di La Storia, la nuova serie targata Rai che sin dai primi episodi ci ha subito colpiti con la sua grande intensità narrativa. Ma andiamo subito ad analizzare queste ultime due puntate andate in onda e vedere dove ci hanno portati.
Episodio 5
In questa puntata di La Storia conosciamo tantissimi nuovi personaggi a causa del fatto che, grazie ai soldi che Eppetondo aveva messo da parte, soldi che sono poi stati dati a Ida e Useppe, i due riescono finalmente a trovare una sistemazione tale da essere chiamata “casa”. Ida infatti riesce a trovare una stanza in affitto presso una famiglia che vive a Testaccio, – la famiglia Marrocco – che decide di dare loro la stanza del figlio partito per la guerra e non ancora tornato, Giovannino. La famiglia in questione sarà una vera e propria famiglia per mamma e figlio perduti, perché passeranno con loro diverso tempo, giorno e notte, e questo non può che creare fra loro un legame profondo che potrebbe nascondere proprio le radici di un affetto sincero. Useppe e Ida conoscono quindi la padrona di casa, la signora Filomena, suo marito Tommaso, il vecchio padre di Filomena e la quasi nuora di Tommaso e Filomena, la giovanissima Annita, che abita con loro in quanto in attesa che il suo promesso sposo – proprio Giovannino – torni dalla Russia.
Anche se i componenti del nucleo familiare risultano essere solamente questi, la casa di Filomena è in realtà un via vai di persone allegre che entrano ed escono, per diversi motivi. Primo fra tutti, il fatto che Filomena sia una sarta molto brava e che quindi, per racimolare qualche soldo extra, si faccia aiutare da diverse giovani ragazze a confezionare e riparare molti abiti. E poi perché, come era consuetudine in quel periodo storico, anche se si vive in un palazzo questo non vuol dire che si debba stare soli con la propria famiglia, anzi. Le case hanno sempre le porte aperte e si è una sola, unica e grande famiglia, con i propri vicini di casa che diventano tanti zii, fratelli e sorelle. Questa è la casa di Filomena, dove basta bussare alla porta e chiamarla a gran voce, che lei corre ad aprire e fa accomodare al tavolo i suoi ospiti (sempre che questi siano graditi, ovviamente). Proprio a casa di Filomena, inoltre, scopriamo un altro nuovo personaggio, Santina, interpretata da una notevole Asia Argento. Ma ne parleremo tra poco, continuiamo invece a vedere in che situazione sono i nostri protagonisti.
Nonostante fossero ospiti a casa Marrocco, Ida vuole che Useppe non chieda alcuna cosa alla famiglia, che sia esclusivamente lei a sopperire alle proprie esigenze e a quelle del figlio. Useppe non capisce il perché, sono argomenti da grandi, e così Ida si toglie lei stessa il cibo di bocca per darlo a suo figlio – esattamente come faceva per Nino – ma di cibo non ce n’è, giorno dopo giorno si fa sempre più fatica nel reperirlo, a causa dell’atroce guerra in atto. Ida non sa dunque cosa fare, lei stessa raccoglie e mangia addirittura piante selvatiche in giro per la città, piuttosto che prendere il cibo destinato al piccolo Useppe. La guerra chiama la fame e l’intera popolazione civile è in gravissime difficoltà. Molto significativa e reale infatti, la scena nella quale diverse donne, dopo aver trovato un camion carico di sacchi di farina in città, riempiono le proprie gonne a più non posso di tutta la farina che riescono a farci entrare, per poi scappare via. Neanche i soldati tedeschi riescono a fermarle, spinti via da innumerevoli mani di donne disperate.
Nel frattempo il piccolo Useppe continua a sentirsi male a causa del poco nutrimento e non solo, perché le sue crisi respiratorie e i suoi attacchi epilettici continuano con molta più frequenza di prima e Ida appare giorno dopo giorno sempre più preoccupata per la salute del piccolo. Useppe, dal canto suo, continua a vedere e sentire le questioni dei grandi, senza capirle, avendo solo una paura tremenda che possa accadere qualcosa a lui e alla sua famiglia. Vede così i giornali con le foto delle terribili torture e uccisioni ad Auschwitz, ne sente parlare tutti i giorni in città e inizia a temere possa finire anche lui in quegli orribili posti. L’unico porto sicuro di Useppe è suo fratello Nino e, ogni qual volta torna in città, si chiude nel suo abbraccio che lo fa sentire al sicuro e nel posto giusto.
Episodio 6
I giorni a casa di Filomena passano l’uno dopo l’altro, fra lavori di sartoria e pasti improvvisati ma, soprattutto, con la presenza costante di Santina, personaggio su cui si dà un ampio spazio e su cui si fa un netto focus proprio in questo episodio.
Il personaggio che interpreta la Argento è quello di una donna sfacciata e sicura nella vita ma, allo stesso tempo, anche fragile e dolce: un cubetto di ghiaccio che nasconde però un cuore di fuoco. Santina si prostituisce in un appartamento preso in affitto con suo marito, il quale è a conoscenza dell’attività di sua moglie ed è d’accordo, pur di racimolare qualche soldo. Santina è ospite fissa dai Marrocco perché, a sua detta, è in grado di leggere le carte e predire il futuro. Per questo, Filomena, la chiama molto spesso a casa per farsi leggere le carte e cercare di scoprire le sorti del suo povero figlio andato in guerra. Santina è una donna piena di vita, allegra, simpatica, verace, e quello che accade a un certo punto fa intenerire ogni spettatore che riesca a entrare in empatia con lei; Carlo infatti torna in città e conosce Santina una volta che va a salutare Ida e, quando capisce che è una prostituta, la segue fino al suo appartamento. Carlo è bello, gentile e giovane, e Santina, è ben contenta di avere un cliente così invece del solito buzzurro arrogante di turno. Ma quello che succede, per l’appunto, è qualcosa di inaspettato e piacevole, che intenerisce lo spettatore più sensibile: Santina e Carlo creano un legame che va oltre il sesso, oltre il mero piacere fisico ma colpisce lì nel profondo, dove solo la comprensione reciproca sa andare. Carlo trova in lei una confidente, un’amica, non solo una donna per soddisfare il proprio piacere e, così, le ultime volte che si incontreranno, non saranno affatto per finire a letto insieme bensì solo ed esclusivamente per parlare, abbracciati stesi sulle coperte, persino vestiti.
Iniziamo appena ad affezionarci a questa bellissima e significativa storia quando Carlo scopre, in maniera casuale, che Santina è stata assassinata nella sua stanza da suo marito, il quale, nonostante sapesse del lavoro della moglie, non poteva sopportare il fatto che fosse toccata da altri uomini. Carlo è un ragazzo distrutto, stremato dagli orrori della guerra e ora, solo e senza la sua famiglia, ha perso anche Santina, la sua unica anima amica in questa vita.
Gli orrori della guerra, intanto, non accennano a terminare, e in città arrivano notizie terribili e spiazzanti, che non lasciano capire a che punto la guerra sia giunta. I superstiti e gli ex prigionieri iniziano a tornare a Roma e a raccontare, in quanto testimoni, le orribili esperienze che hanno vissuto. Filomena spera con tutto il cuore che anche il suo Giovannino torni ma, giorno dopo giorno, non si vede mai arrivare a casa. Nonostante questo, la donna intima ad Ida e Useppe di lasciare presto la stanza in quanto, sostiene Filomena, Giovannino è sulla via del ritorno. E nel momento in cui arriverà, la sua camera dovrà essere pronta ad accoglierlo.
L’episodio 6 de La Storia termina con l’abbraccio di Ida, Useppe e Nino, che per qualche giorno resteranno insieme nella nuova casa che Ida ha trovato e che, grazie al fatto che la scuola è ricominciata, ora può pagare. Non ci resta dunque che aspettare, e vedere dov’è che ci porteranno le ultime e due puntate: la fine di una serie che ci sta rubando il cuore.