Finalmente L’Amica Geniale è tornata con la seconda stagione lunedì 10 febbraio. Avevamo lasciato le vicende di Lenù e Lila al matrimonio di quest’ultima nella scena straziante nella quale erano emersi i molteplici tradimenti e inganni dei quali è stata vittima: è stata presa in giro dalla famiglia e dal marito, le sue richieste non sono state rispettate e questo si rivelerà solo l’inizio. La sua personalità e la sua volontà vorranno essere schiacciate e oscurate da chiunque le stia intorno e, purtroppo, anche da Lenù. I primi due episodi della seconda stagione si rivelano più potenti che mai, caratterizzati da molteplici atti di violenza e aspetti davvero tragici. Analizziamone insieme i vari aspetti.
La competizione tra Lila e Lenù
L’amica geniale – Storia del nuovo cognome porta in scena uno scontro tra le due amiche sempre meno astratto. Lenù è confusa sulla sua identità e su quello che vuole perché scossa dal matrimonio di Lila. La vediamo più famelica nell’appropriarsi della vita che Lila sta per condurre, convinta che quella sia la strada alla quale avrebbe dovuto ambire da sempre. Ed è così che in pochi minuti decide di perdere anche lei la verginità con il fidanzato Antonio, lasciare la scuola e sposarsi per eguagliare a tutti i costi l’amica che apparentemente sta conducendo la vita che tutte le donne del rione desiderano. Ha sempre desiderato di somigliare alla sua amica geniale: una bambina, ragazza e donna con una personalità così forte da eclissare chiunque sia nelle sue vicinanze. Ed Elena questo proprio non lo sopporta: tutto quello che ha l’amica deve essere suo e di nessun altro. La sua invidia, gelosia e ammirazione in questi primi due capitoli raggiunge dei livelli altissimi.
È sempre Lila a decidere ogni cosa, anche la dichiarazione di guerra. La ragazza non accetta minimamente di non essere più andata avanti negli studi, consapevole della sua innata genialità e certa che avrebbe potuto superare senza sforzo alcuno l’amica. Attraverso una scommessa, riesce ad ottenere ciò che vuole, ma non prima di aver detto una cosa che ha sempre pensato: Lila può riuscire a iscriversi a una scuola privata, prendere la licenza insieme a Lenù e superarla. Ed è così, nemmeno gli spettatori hanno dubbi. Lila è sempre più geniale, visionaria. Lenù invece, sempre più confusa e stanca di vivere nell’ombra di quella presenza tanto ingombrante quanto attraente.
Così vicine, così lontane
Lenù va a far visita all’amica, reduce dal viaggio di nozze, ma quest’ultima le confessa che non l’ha chiamata perché non vuole farsi vedere così affranta. Vuole l’amica il più vicino possibile e non ci può essere regalo più grande per Lenù, la quale desiderava ardentemente un riavvicinamento sincero. Le due passano moltissimo tempo assieme e, in alcuni momenti di estrema tenerezza, le vediamo di nuovo alleate e pronte a tirare fuori il meglio l’una dall’altra. Lila si prende amorevolmente cura di Lenù cercando di condividere il lusso che ormai definisce il suo stile di vita.
Lenù si lascia letteralmente coccolare, felice più che mai di riavere la sua amica e di aver avuto l’occasione preziosa di riallacciare e approfondire il loro rapporto che per lei significa tutto. Sono così vicine, eppure così lontane. Le due mostrano sempre più la loro essenza, il loro carattere, e la loro evoluzione che inevitabilmente si scontra. Lila, nonostante stia letteralmente passando l’inferno all’interno delle proprie mura di casa, mostra tutta la sua forza e la sua volontà. È perfettamente consapevole di chi è, sa quello che vuole e cerca di ottenerlo scendendo a compromessi.
La famiglia, il marito e il rione stesso la potranno schiacciare quanto desiderano, ma niente e nessuno potrà mai farla cambiare. Lila si è evoluta in una splendida forza della natura: furba, più geniale che mai, consapevole del suo fascino e di come esercitarlo per ottenere una briciola di felicità e riconoscimento. È una donna consapevole di ciò che non vuole diventare e, perennemente circondata da modelli femminili negativi, cerca di aspirare a una versione migliore, rimanendo sempre fedele a se stessa. La sua è un’evoluzione potente e coerente di ciò che era destinata a essere.
Lenù d’altro canto è una ragazza ingenua e facilmente manipolabile. Sempre più introversa e meno espansiva, fa di tutto per evitare i conflitti e si nota ancora di più di come la sua personalità sia fortemente condizionata da quella di Lila. Sono due modelli di donne agli antipodi.
La scena più emblematica è quella dello scontro tra le due: Lenù, dopo il pomeriggio passato con Stefano e manipolata da quest’ultimo, cerca di difenderlo. Lila esplode, urla e le risponde che lei non vuole. Soprattutto, le fa notare che non sa cosa passa davvero la sua amica a casa. È proprio in questa scena che viene mostrata la reale distanza tra le due ragazze, un ulteriore sviluppo delle differenze caratteriali già mostrate nella prima stagione.
La regia di Saverio Costanzo, nella scena poco dopo lo scontro è sublime: Elena, uscita dalla casa di Lenù, gira per il paese e si sofferma a guardare le donne, osservando le loro espressioni ma soprattutto i loro corpi, segnati da numerose gravidanze e dal peso che devono portare ogni giorno. L’inquadratura di questa scena è la sintesi perfetta dell’episodio che non a caso si chiama “Il Corpo“.
La forza di Lila
Lila è affranta e umiliata dal suo novello sposo e da tutta la sua famiglia: capisce che non può fidarsi davvero di nessuno e inizia a pentirsi della sua scelta. Fin dalla prima sera di nozze, inizia a essere invasa da mille dubbi e paure che purtroppo non tarderanno a diventare realtà. Lila subirà durante la prima notte di nozze uno stupro da parte del marito, il quale non accetta il suo rifiuto esattamente come non lo ha fatto Marcello Solara. La scena è davvero straziante: Lila urla, implora, lotta con tutte le sue forze ma Stefano la minaccia e la schiaccia fisicamente e moralmente.
Proprio in questa scena L’Amica Geniale mostra il lavoro magistrale di Saverio Costanzo. Ci sono due aspetti da considerare attentamente. Il primo è il modo in cui le espressioni di Stefano risaltano grazie all’inquadratura durante la la cena. L’inquadratura dal basso nel momento in cui parla a Lila facendo riferimento a quello che la aspetterà una volta salita in stanza, regala al viso di Stefano un’espressione quasi da mostro. L’ambivalenza del personaggio viene poi rappresentata dal repentino cambio di umore quando quest’ultimo si rivolge al cameriere, dove mostra un’espressione rilassata, così come si è sempre presentato ai nostri occhi e a quelli di Lila. Nella scena successiva i due novelli sposi sono giunti in camera e la ragazza, profondamente turbata per quello che accadrà dopo, è rinchiusa in bagno. Saverio Costanzo si è davvero superato in questi due primi episodi de L’Amica Geniale, mostrando una raffinatezza molto spesso sottovalutata.
La ragazza si tramuta in un corpo privo di volontà: è stata violata nel corpo e nell’anima, è una ferita dalla quale non si riprenderà mai del tutto. Diventa vittima di violenza domestica e neppure la sua famiglia vuole porgerle la mano. I lividi sul viso e l’ombra di disperazione e tristezza che si porta Lila a casa dei genitori non la salveranno e lei ne è consapevole: anche se dicesse la verità, non importerebbe a nessuno. A maggior ragione se si parla di lei, una “femmina da educare” – o meglio – da schiacciare. Gli adulti anche in questa stagione non si smentiscono. Anzi, L’amica geniale – Storia del nuovo cognome risalta ancora di più quella caratteristica terribile che ha sempre fatto arrabbiare Lila: l’omertà.
Ma in tutto questo Lila fa una promessa più a se stessa che agli altri. Lei non cambierà mai, anzi: si alimenta degli abusi e delle umiliazioni, e cresce sempre di più la sua forza.
L’aggressività maschile e il suo ruolo negativo
L’Amica Geniale 2×01 e 2×02 ci mostra una violenza inaudita da parte degli uomini. Ancora di più si nota come tutti gli uomini rappresentino un modello negativo: sono violenti, minacciosi e con il costante timore di venire oscurati e “sfigurati” dalle rispettive compagne. Partendo da Stefano che, nei soprusi ai quali è sottoposta Lila, dimostra tutta la sua aggressività latente. Nessun uomo è positivo, nemmeno quelli che sembrano i più tranquilli e amorevoli.
Stefano è senz’altro, almeno in questi due capitoli de L’Amica Geniale, uno dei personaggi principali. Incarna la bramosia animalesca del potere maschile e come questo potere concepisca le donne. Anche lui crede fermamente che le femmine siano inferiori e che abbiano dei doveri precisi nei confronti degli uomini. Insomma, una sottomissione vera e propria. Non è l’unico: avevamo compreso fin da subito che nel rione, e specie in quegli anni, le donne erano condannate a una condizione marginale e sottomessa. Da modello prettamente positivo, si passa nell’immediato a una figura maschile peggiore di quanto si potesse pensare: violenta la moglie e abusa di lei psicologicamente, moralmente e fisicamente non facendone mistero con nessuno.
Persino Antonio rivela una natura violenta e non si fa scrupoli nel fare continue minacce all’ingenua Lenù, la quale osserva con stupore i comportamenti del ragazzo ma li razionalizza nell’immediato, non reagendo. Il ragazzo ha una personalità complessa, complice la sua difficile situazione familiare: non è impassibile alla marcata differenza socio-culturale tra lui e Lenù ma l’aggressività ha la meglio: anziché parlarne apertamente la minaccia, consapevole del debole che prova Elena nei confronti di Nino, molto più simile a lei. Addirittura le riserva minacce di morte se non obbedisce ai suoi ordini dettati dall’insicurezza. Non apprezza nemmeno l’aiuto che Elena gli offre per farlo rimanere nel rione, permettendogli così di provvedere ai bisogni della sua famiglia: Antonio si offende profondamente per il semplice motivo che Lenù, mossa dall’affetto, ha chiesto un favore a suo nome e lo ha recepito come un affronto. La sua reazione è davvero forte. Addirittura, subito dopo un loro momento di intimità, decide di troncare la relazione.
Nino, d’altro canto, sembrerebbe più tranquillo eppure dimostra che nemmeno lui è diverso dal padre che tanto odia. Nonostante la rabbia che prova nei confronti di Lenù a causa della sua indecisione e ambivalenza, tradisce la sua attuale frequentazione baciando Lenù e di fatto, illudendola. L’amica geniale – Storia del nuovo cognome è quindi anche il racconto di uomini violenti, minacciosi, omertosi e traditori.
Dopo le prime due puntate, la serie è pronta a sorprenderci ancora. Non possiamo fare altro che vedere come si evolverà la storia delle due protagoniste e, soprattutto, cosa avrà intenzione di fare Lila con Stefano e con una gravidanza assolutamente indesiderata.