L’Amica Geniale torna su Rai1 domenica 27 febbraio con gli episodi 3×07/3×08 chiudendo un capitolo fondamentale nella sfera intima e pubblica di Lenù e Lila. Dopo essere state ancora una volta strattonate dalla vita, costrette a scendere a compromessi con la famiglia e la società, le due protagoniste si ritrovano faccia a faccia con uno dei personaggi più subdoli e codardi di tutta la storia: Nino Sarratore.
Il suo personaggio, al fianco di Lenù (ecco come Margherita Mazzucco ha avuto la parte), apre e chiude questa stagione così forte nei temi e nelle immagini realizzando solo un apparente ritorno alle origini. Si tratta di una circolarità narrativa ricca di significati, perché se da un lato il ritorno di Sarratore-figlio vuole raccontare la dipendenza di Lenù e il senso di incompletezza da sempre provato nei confronti della relazione mai accaduta con il ragazzo, dall’altro vuole evidenziare quanto tutto sia cambiato da quel fatidico dialogo fuori dalla libreria di Milano.
Nino è il passo necessario, l’ostacolo e al tempo stesso il sassolino da dover eliminare dalla scarpa prima di poter risalire. Sapevamo che inevitabilmente Lenù avrebbe toccato il fondo prima di rendersi conto che anche il volto di Sarratore-figlio è solo una maschera fatta di insicurezze ed egoismo, proprio come Sarratore-padre e proprio come Pietro, che in questi episodi diventa ancora una volta un fantasma, adagiato nella propria sfera e nei propri interessi, tormentato dalle proprie ansie senza la capacità di guardare davvero chi ha davanti e preoccuparsi per qualcuno che non sia lui stesso. Si palesa in modo definitivo la frattura tra lui e Lenù che pian piano si affranca dal ruolo di moglie reagendo agli eventi che la travolgono.
Ne L’Amica Geniale 3×07/3×08 l’orrore colpisce lo stomaco per la tragedia subita da Franco e d Silvia.
L’aggressione mette a nudo il personaggio di Franco e sottolinea quanto il male e la criminalità non abbiano fine neanche per Silvia, che subisce nel peggiore dei modi l’imposizione maschile. Si tratta di un’imposizione che Lenù percepisce in ogni aspetto della vita, anche ripercorrendo i ricordi della sua relazione con Franco che nel tempo aveva vagheggiato e apprezzato e che, invece, nel presente vede chiaramente. Si trattava di una relazione dove lei avrebbe dovuto cambiare la sua immagine e il suo carattere in base ai desideri di Franco, così come aveva fatto per Pietro o per Nino.
Forse c’è qualcosa che non va nella volontà degli uomini di istruirci .
Elena Greco ne L’Amica Geniale 3×07/3×08
A L’Amica Geniale 3×07 è affidato il processo di presa di consapevolezza di Lenù, che inizia concretamente a vedere come la libertà e la società siano funzionali solo e soltanto al piacere maschile. Lenù realizza un’analisi accurata della propria condizione sociale e delle donne in tutti gli ambiti che loro abitano con il corpo e con la mente, per poi comprendere amaramente che quei corpi, quelle menti e quei modelli di femminilità a cui aspirare non hanno nulla delle donne, ma sono stati ideati e fabbricati dagli uomini che hanno imposto la loro presenza in ogni angolo.
lIl libro è dunque un affronto alla storia dei padri, a quella realtà che negli episodi è raccontata attraverso le parole e le azioni di Dede. Ed ecco che il desiderio di raccontare la realtà dei fatti rendendoli scomodi attraverso un altro punto di vista si impadronisce di Lenù. Ne L’Amica Geniale 3×07/3×08 Lenù piega finalmente a proprio vantaggio il suo ruolo di spettatrice per criticare sottilmente lo status quo, sebbene prima abbia la necessità di staccarsi dall’unico uomo che l’abbia davvero tenuta sotto scacco, alimentando quel malsano desiderio di essere accettata ed elogiata da lui come dagli altri.
L’Amica Geniale 3×07/3×08 rivela ancora una volta quanto siano potenti le parole e quanto scavino nella mente e nell’animo.
Le idee, grazie alle parole di Lenù, diventano tangibili e si trasformano in sensazioni scomode avvertite già in passato, ma che era sempre stato difficile definire perché era difficile capire a chi imputarle. Lenù smaschera il sistema sia consapevolmente che inconsapevolmente, poiché un punto di forza della serie non sono solo le parole ma anche le azioni e i significati che esse nascondono. Il pubblico riesce a percepire che qualcosa non va anche se quanto rappresentato ricorda la normalità.
Lenù parte letteralmente dalle origini per confermare come quel modello di femminilità nato con Eva nella Bibbia non avesse nulla di femminile, poiché ancora una volta era una donna vista con gli occhi degli uomini e massacrata da questi ultimi per annientare le loro insicurezze pericolose. Le stesse insicurezze che ha Nino, che ama e condanna Lila e Lenù a proprio piacimento nel momento stesso in cui comprende di non poter avere le loro menti. Le condanna e le ignora per esorcizzare le proprie paure, proprio come Pietro, in modo tale da sentirsi ancora una volta superiore. Nino inizia a prendere il sopravvento nella vita di Elena, iniziando a scontrarsi con Pietro per affermare la propria autorità senza rispettare il punto di vista della protagonista, manipolandola e sfruttando il passato per imporsi sulle bambine e sulla vita di Firenze solo per ottenere ciò che vuole.
Da questo punto di vista la serie riesce a rappresentare quanto malsano e contraddittorio sia il ruolo “attivo” che la società ha imposto agli uomini, tanto da renderli vittime di un machismo tossico e carnefici di ogni cosa e persona circostante su cui dover imporre il proprio dominio fisico e mentale.
Ne L’Amica Geniale 3×07/3×08 il dialetto si rivela ancora una volta fondamentale per capire i cambiamenti dei protagonisti.
L’uso del dialetto tra Nino e Lenù descrive perfettamente l’abbandono da parte di entrambi di quel mondo accademico che aveva rappresentata una prima via di fuga e che avrebbe permesso a entrambi di affrancarsi dalle rispettive famiglie. Sapevamo che per Lenù abbandonare il passato sarebbe stato impossibile, che avrebbe soltanto potuto comprenderlo e abbracciarlo e, alla fine, arginarlo. Ciò che non sapevamo è che il passato avrebbe stravolto anche Nino smascherandolo per ciò che è: un omuncolo tanto quanto Pietro ma che riesce a trascinare Lenù in una bolla che solo Lila ha il potere distruggere.
Questa stagione si chiude perfettamente, rimarcando ancora la potenza di questa storia e dei suoi personaggi. Ciò che L’Amica Geniale 3 ci lascia sono pensieri e riflessioni che quasi gridano nella mente e che, con l’aiuto della regia e delle abilità attoriali del cast (ecco chi interpreterà Lenù e Lila nell’ultima stagione), vanno oltre lo schermo mostrando quanto una serie possa essere il perfetto specchio della realtà. Questo finale di stagione si guadagna un 9½ /10, proprio come tutta la stagione.