Il 2022 si è aperto con una programmazione Rai sorprendente, come ad esempio La Sposa con Serena Rossi e il ritorno del giornalista Saverio Lamanna. Invece oggi è il turno di Anna Valle e Giorgio Pasotti che arrivano con un medical drama determinato a farci consumare montagne di fazzoletti. La dottoressa Lea Castelli e il dottor Marco Colomba, dunque, hanno appena preso servizio in corsia nella nuova fiction coprodotta da Rai Fiction e Banijay Studios Italy. Lea – Un nuovo giorno, appena andata in onda in anteprima esclusiva con le prime due puntate su Rai 1 e in streaming su RaiPlay, è diretta da Isabella Leoni (Un medico in famiglia, Il paradiso delle signore) e racconta la nuova vita di Lea, un’infermiera specializzata che ritorna a lavoro dopo un momento difficile. Ad attenderla a braccia aperte c’è il reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara. Interpretata con eleganza e sicurezza da Anna Valle (Vite in fuga), la protagonista ha trascorso un periodo di aspettativa dovuto a dramma personale ma, grazie alla sua forza d’animo, ha imparato a gestire il dolore, sfruttandolo per entrare in empatia con i suoi piccoli pazienti. Più di quanto sapesse già fare.
Lea – Un nuovo giorno ci aspetta fino al 1 marzo con otto puntate che verranno trasmesse in prima serata ogni martedì per un totale di quattro appuntamenti. Il lutto e il dolore sono il tema di raccordo della vicenda. In ogni puntata, infatti, le storie dei protagonisti si intrecceranno con quelle dei piccoli pazienti e delle loro famiglie spaventate. L’obiettivo della fiction però è quello di farci sorridere e di insegarci ad andare sempre avanti. Sulle note di Feeling Good, cantata da una voce femminile graffiante e decisa, in una giornata di sole entriamo nella vita di Lea, determinata più che mai a ricominciare. Come sottolinea la regista:
Il mio approccio alla serie nasce da una volontà di raccontare una storia semplice ma autentica che parla di amicizia, di passione, di paure, di lacrime e risate, ma anche dell’ironia della vita.
Isabella Leoni
Ricominciare
La prima puntata non poteva essere intitolata altrimenti. Lea torna a casa per ricominciare, come ci racconta. A bordo della sua Panda rossa, su uno sfondo arioso e soleggiato, l’infermiera si appresta a riprendere servizio nel reparto pediatrico di Ferrara, dove manca da tempo. Lungo la strada arriva il primo imprevisto, e con esso il primo incontro significativo. La Panda si rompe, devono mandare un altro carro attrezzi per riprendere il vecchio carro attrezzi. Così, spazientita, decide di incamminarsi – non prima di aver tirato un sontuoso va******o – e incontra una persona molto speciale: il bassista tatuato e gentile Arturo Minerva (Mehmet Günsür). Un incontro del destino, forse, a cui Lea tenta invano di sottrarsi. In ospedale l’aspetta una calda accoglienza, ma anche il suo primo paziente. Koljia è un bambino russo, molto spaventato e con due genitori adottivi che non sanno come comportarsi. Lea lo avvicina subito con il suo candore e un approccio ludico e genuino, spiegandogli il funzionamento della TAC. Tra un caso e un altro però inizieranno a riaffiorare – insieme alle lacrime – i ricordi del passato.
La seconda piccola paziente, invece, è Martina: un nome che ci ricorda immediatamente il tatuaggio del bel bassista, colui che ha appena dato un passaggio a Lea sulla strada per Ferrara. La bambina con un braccio fratturato è proprio la figlia di Arturo, che a quanto pare è single ed è considerato il papà più sexy della terza B. Proprio mentre la piccola sta avendo uno shock anafilattico, all’improvviso spunta Marco (Giorgio Pasotti), che sembra essere arrivato solo per destabilizzare Lea. Il dottor Colomba è tornato dall’America perché è stato appena nominato nuovo primario. Un’offerta che ha accettato senza riflettere troppo, incurante dell’impatto che il suo ritorno avrebbe avuto su Lea. La prima puntata ci introduce i personaggi principali in modo diretto, risparmiandosi di svelare troppe informazioni. Ci mostra il loro stato d’animo, le loro caratteristiche peculiari e ci fa capire sin da subito per chi dovremmo fare il tifo.
La seconda possibilità
Nella seconda puntata, La seconda possibilità, un altro titolo carico di molteplici significati, entriamo nel vivo del reparto pediatrico. Torna il Koljia, al quale era stato diagnosticato un cancro, che inizierà la sua prima chemioterapia. Il piccolo è solo poiché i suoi neogenitori adottivi non sanno bene come affrontare la situazione. Il secondo caso, ancora più drammatico, impiegherà tutte le energie di Lea, coinvolgendola emotivamente. Il piccolo paziente è Mattia, un neonato affetto da una grave malformazione cardiaca. Il modo più rapido per arrivare a una diagnosi sarebbe quello di rintracciare il padre biologico, Alberto Ferrini, ma l’impresa si rivela più complicata del previsto. Arturo aiuta Lea a rintracciarlo, ma le cose non andranno bene come speravano: Alberto è in ospedale per querelare l’accaduto. Finché Marco, che è un medico eccellente, osservando la strana corporatura del padre ipotizza un problema, scopre la patologia genetica che affliggere il neonato e lo convince a collaborare. Il comportamento poco professionale di Lea ha dato invece ottimi frutti e ha riavvicinato il padre al bambino. L’operazione è stata delicata, ma riavvicina anche i due ex-coniugi, portando Marco a scusarsi con Lea. Il cuore dell’infermiera dalla straordinaria empatia e sensibilità però propende già per Arturo, con il quale scopre di avere sempre più cose in comune.
Il cast
Lea – Un nuovo giorno ci accoglie in una Ferrara soleggiata e una Anna Valle luminosa. A spazzare via la tranquillità iniziale arriverà il suo ex marito, Marco, un medico ambizioso e di successo, e forse leggermente egoista, interpretato da Giorgio Pasotti. Fortunatamente a scaldare di nuovo il cuore di Lea ci penserà l’affascinante attore turco, Mehmet Günsür, il quale si è già fatto notare in La Compagnia del Cigno 2, sottraendo il primato in quanto a charme al compaesano Can Yaman. A interpretare la figlioletta Martina troviamo la sua stessa figlia: Cloe Günsür. La linea comica della fiction è affidata a un volto noto della televisione italiana, Daniela Morozzi, che interpreta la caposala del reparto di pediatria Rosa Nibbi. Si tratta di un’amica fedele che sa ascoltare, supportare e fare i ciambelloni e si offre di ospitare Lea finché non troverà una nuova sistemazione. Al suo fianco c’è il marito e infermiere Donato (Jerry Mastrodomenico), un uomo simpatico che spalleggia con ironia Morozzi, alleggerendo la tensione in reparto. L’infermiera Favilla Mancuso (Manuela Ventura), invece, si afferma sin da subito come la rompi scatole di turno, scontrosa e invidiosa.
Tra lo staff troviamo anche Michela Idiong (Rausy Giangarè), la tirocinante, Olga Francesio (Marina Crialesi) e il giovane dottore Pietro Verna (Primo Reggiani), il quale sta per sposarsi con la facoltosa Enrica delle Cliniche Tescari, ma sembra distratto da altro, come una tirocinante. La ginecologa Anna Galgano (Eleonora Giovanardi), invece, è l’ex migliore amica di Lea. La loro amicizia è finita quando Anna è diventata la nuova compagna di Marco. Lea teme di incontrarla perché non riesce ancora a perdonarla. L’antagonista sembra essere, per il momento, il direttore dell’ospedale, il dottor Eugenio Chiaravalle (Sergio Pierattini), il quale si dimostra subito poco tollerante, redarguisce Lea per la scenata fatta a Marco e le propone un trasferimento ingiusto. L’ex marito dell’infermiera, infatti, è piombato dall’America accettando il ruolo di nuovo primario del reparto e anteponendo la sua carriera alla stabilità di Lea.
Una fiction classica, che scalda il cuore
Lea ha ripreso in mano la sua vita, ma la presenza del suo ex marito la turba. Non crede di poter lavorare al suo fianco fingendo che nulla sia accaduto. Lei non vuole più avere a che fare con lui, il quale però sembra provare dei sentimenti ancora troppo forti. Non è possibile azzerare il passato, come vorrebbe Anna. Le prime due puntate ci accolgono nella vita di una donna spezzata, che cerca di tornare a respirare. Lea – Un nuovo giorno è una fiction classica, la cui narrazione lascia la parola alle emozioni e conquista con una fotografia luminosa. Le scene fluiscono tra momenti drammatici e momenti di sollievo. Il ritmo è vellutato e i dialoghi, semplici e genuini, riflettono il candore dei protagonisti. È facile voler bene a Lea, la quale sa ascoltare e possiede un dono che le permette di curare anche il cuore dei suoi pazienti. Non solo, ma la capacità di ascolto le permette perfino di facilitare il raggiungimento di una diagnosi. Come accade con il tarassaco: un fiore che probabilmente ha ingerito Martina. Il nuovo mediacl drama firmato Rai riflette dunque sull’importanza dell’empatia, una qualità umana sempre più importante al giorno d’oggi.
La nuova fiction di Rai 1 ci racconta quindi una storia fatta di dinamiche sentimentali complicate, di nuovi amori, litigi e di gelosie tra le corsie di un reparto pediatrico. Ma rappresenta anche il pretesto per approfondire degli argomenti molto delicati in ambito della medicina pediatrica, dal cancro alle morti perinatali. Il sorriso dei bambini costretti a fare i conti prematuramente con la malattia, e a volte la morte, ci spezza il cuore, ma ci dona anche tanta speranza. Sullo sfondo dei drammi ospedalieri, dove si affollano lacrime e risate, seguiamo la vicenda di Lea e Marco, costantemente alla ricerca di un equilibrio, e di Lea e Arturo, un amore che invece sta per sbocciare. Siamo solo agli inizi, ma il medical drama sembra promettente. Non sappiamo ancora molto sul passato drammatico che ottenebra il cuore della protagonista, ma abbiamo tutti gli elementi per capire che si tratta di una storia ideale per un pubblico che ha voglia di commuoversi e di lasciarsi “guarire” da una vicenda semplice carica di speranza e umanità.
Non abbiamo dubbi che avremo modo di conoscere meglio Lea nel prossimo appuntamento di martedì 15 febbraio in onda su Rai 1 e in streaming su RaiPaly. A mano a mano scopriremo di più sul suo passato, ma soprattutto conosceremo a fondo la storia di una persona che va avanti a discapito del suo dolore.