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Lea – Un nuovo giorno: la Recensione della terza e quarta puntata della fiction con Anna Valle

Lea – Un nuovo giorno
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Oggi, 15 febbraio, sono andate in onda in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay due nuove puntate di Lea – Un nuovo giorno, l’ultimo medical drama con Anna Valle e Giorgio Pasotti. Il servizio pubblico televisivo italiano dimostra anno dopo anno che una nuova fiction è possibile, sfornando degli ottimi compromessi tra Occhi del Cuore e Medical Dimension. In ambito medicale, ad esempio, è arrivata Doc – Nelle tue mani a mettere d’accordo il grande pubblico. La fiction, infatti, è riuscita ad accontentare sia un palato più tradizionalista, sia quello desideroso di soluzioni narrative più attuali e allergico alle “faccette basite” in stile Corinna Negri. In questo articolo avevamo provato a risalire alla ricetta segreta del successo del medical drama con Luca Argentero (che no, non è l’unico ingrediente segreto!). Certo, l’enfasi e il carattere marcatamente romanzato persistono nella narrazione, ma questi elementi non vanno intesi in senso dispregiativo. Anzi, sono la cifra distintiva della fiction: un genere molto amato (e per gli stessi motivi, detestato) soprattutto per i toni edulcorati dello storytelling e per la scarsa aderenza alla realtà. Il pubblico amante del genere dichiara di rifugiarsi nella fiction proprio per staccare la spina, appassionandosi a storie che scaldano il cuore e che emozionano con espedienti narrativi forse poco originali, ma chiari e d’impatto. Fiction dunque non è sinonimo di bassa qualità. Lo dimostrano Doc, Màkari, Mare Fuori, Non mi lasciare o Blanca, per citare solo gli esempi più recenti; tralasciando ovviamente le co-produzioni seriali decisamente più mature e d’autore, da La Linea Verticale, L’Amica Geniale o Passeggeri Notturni. Rai Fiction offre ormai una produzione sempre più variegata, pensata per accontentare pubblici ben distinti, da quelli che cercano l’innovazione fino ai più nostalgici. E le prime due puntate della nuova fiction con Anna Valle e Giorgio Pasotti parlano chiaro: Lea – Un nuovo giorno è una serie tv volutamente classica e dal sapore tradizionalista (contaminata però da qualche parolaccia), che ripropone le dinamiche care al melò: dai topoi narrativi, alla fotografia fino alla recitazione. Una produzione rivolta a un pubblico che vuole sognare con una fiction vicina ai prodotti del passato e che, pur raccontando una storia ambientata nel presente, non ricerca la verosimiglianza. Dopo l’ottima partenza, quasi cinque milioni di spettatori guadagnati con il primo appuntamento, la terza e la quarta puntata entrano nel vivo del dolore di Lea Castelli, aprendo le vecchie ferite.

Lea – Un nuovo giorno è la fiction ideale per chi ama la tradizione

Anna Valle Lea - Un nuovo giorno

I primi due episodi della fiction diretta da Isabella Leoni hanno ottenuto un’accoglienza calorosa – il 22.4% di share – complice soprattutto l’affetto che il pubblico prova per Anna Valle. Pur non trattandosi della miglior interpretazione dell’attrice romana, Lea Castelli è un personaggio potente, che strega per dolcezza e determinazione. La trama non presenta nessun elemento di originalità e contiene diverse approssimazioni mediche, ma poco importa. Nel primo appuntamento dello scorso martedì abbiamo fatto la conoscenza di Lea, un’infermiera specializzata appena tornata nel suo vecchio ospedale di Ferrara dopo un lungo periodo di aspettativa. Come abbiamo visto, Lea è istintiva e infrange perfino le barriere deontologiche pur di fare la cosa giusta. Oltre a dover fare i conti con la perdita del suo bambino mai nato, e con la fine del suo matrimonio, la protagonista verrà coinvolta subito in un triangolo amoroso: un classico intramontabile del genere. Tra il passato invadente, Marco Colomba (Giorgio Pasotti), e un nuovo amore che avanza, Arturo Minerva (Mehmet Günsür), la sottotrama sentimentale prende una piega sempre più coinvolgente.

Verità difficili

Lea - Un nuovo giorno

Il tema della rinascita e del lutto s’ispirano liberamente al film Pieces of a Woman, la cui visione è stata espressamente raccomandata agli attori protagonisti dalla stessa regista. Anna Valle ha seguito un percorso terapeutico per caprie meglio gli stati d’animo di una donna che perde il suo bambino all’ottavo mese di gravidanza mentre Giorgio Pasotti ha alle spalle addirittura 5 anni di medicina: una strada che ha abbandonato per inseguire la carriera attoriale. Lea – Un nuovo giorno racconta una storia dove l’empatia è la protagonista assoluta, dunque i suoi interpreti hanno lavorato affinché emergesse tutta l’emotività dai rispettivi personaggi. Tutti quanti sono alla ricerca della felicità e, nel mentre, fanno del bene al prossimo.

Nella terza puntata, Verità difficili, Martina (Cloe Günsür), la figlia di Arturo, sta organizzando la sua festa di compleanno, certa che questa volta la madre tornerà a riabbracciarla. Come sappiamo però, Arturo non ha mai detto la verità a sua figlia. Ora, incoraggiato da Lea, il musicista decide di confessare tutto, provocando un grande dolore alla piccola. Ritroviamo ancora una volta Koljia (Sebastiano Amodeo) che sta affrontando la chemioterapia, da solo. Purtroppo i suoi genitori adottivi hanno fatto un passo indietro. Non sono più in grado di gestire la situazione perciò il bambino rischia di essere rimandato in orfanotrofio in Russia. L’altra paziente della puntata è Aurora, una sedicenne che vive in un collegio di suore. Pochi giorni prima la ragazza ha partorito una bambina, con l’aiuto del fidanzato, che poi ha abbandonato fuori dall’ospedale. Lea e Rosa (Daniela Morozzi) sono intervenute prendendosi cura della neonata, ma Aurora, che ha nascosto a tutti la gravidanza, non sta bene. Ancora una volta però la sua grande empatia permetterà a Lea di tradurre i pensieri della paziente, aiutandola a ricongiungersi con la sua famiglia. I sentimenti di Marco per la sua ex moglie diventano sempre più confusi. La ginecologa Anna (Eleonora Giovanardi) inizia a sospettare qualcosa mentre il primario teme il suo rivale Arturo, con il quale la sua ex moglie è più vicina che mai. Tuttavia non è l’unico dottore a fare scelte avventate. Come sospettavamo, anche i sentimenti del dottor Pietro (Primo Reggiani) sono confusi e manderanno all’aria il suo matrimonio con Enrica. Michela (Rausy Giangarè) non è contenta della sua decisione, che vede come un segno di immaturità. Tra feste e matrimoni annullati, la terza puntata si chiude con una tregua e una rottura.

Vie di fuga

Anna Valle

Il processo di rinascita di Lea continua tra vicissitudini personali, un team affiatato (dove Rosa ci conquista mentre Favilla, talmente scontrosa, finisce per annoiare) e i casi dei piccoli pazienti che offrono spunti di riflessione molto interessanti. Nel quarto episodio, Vie di fuga, la situazione si surriscalda tra gelosia, amore, rabbia e passione. La rabbia di Anna esplode dopo la rottura con Marco e travolge Lea. Nel frattempo anche la situazione in reparto si complica con l’arrivo di una nuova paziente. Viola Parisi è un’adolescente abituata a frequenti ricoveri a causa della malattia congenita ai reni. Tra la ragazzina e Koljia, che in questo episodio deve operarsi, nasce un’intesa forte, a tal punto che Viola aiuta il bambino a scappare (con la complicità di Martina). L’intervento è annullato e l’ospedale va in subbuglio. Di nuovo, Arturo si rivela un personaggio chiave e trova il piccolo proprio nel suo giardino. Come al solito, tutto si risolve “per un pelo” nel migliore dei modi.

Lea – Un nuovo giorno è una serie di pancia, che va vista con il cuore, liberi dai pregiudizi. Anche in questo secondo appuntamento, infatti, le dinamiche sono prevedibili. Marco ha lasciato Anna con la solita scusa del “sono io, non sei tu”, lei però prende un’aspettativa perché probabilmente è incinta. Michela e Pietro si accivivano mentre il triangolo amoroso ha finito per travolgere i protagonisti in un equilibrio traballante, che si assottiglia sempre più. Tuttavia la prevedibilità è forse il punto di forza di questo nuovo medical drama firmato Rai, che prende le distanze dagli esempi offerti sia dal panorama americano, sia da quello italiano, di cui Doc – Nelle tue mani, al momento, è il prodotto di punta.

fiction rai

Lea – Un nuovo giorno parla di un nuovo inizio nell’era post-Covid; di rinascita insomma, di cui il grande pubblico è sempre più affamato. Scegliendo una struttura narrativa tradizionale, rassicurante e dunque prevedibile, la fiction trasforma proprio l’ospedale in un luogo da cui ripartire. Gli autori hanno compiuto un’operazione consapevole, e dunque ancor più efficace, riportando un po’ di luce nel palinsesto settimanale Rai. Il dolore e l’angoscia vengono esorcizzati in un appuntamento seriale del martedì, dove vengono allontanati da Lea Castelli a colpi di speranza e sorrisi.

Lea ha vissuto un dramma, sta cercando di superare il lutto per il suo bambino mai nato, eppure non smette di essere ottimista. Una storia semplice in una struttura tradizionale dunque, ma carica di speranza. Il terzo appuntamento di Lea – Un nuovo giorno ci aspetta quindi il 22 febbraio in onda su Rai 1 e in streaming su RaiPlay con nuove vibrazioni positive.

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