Si è chiusa questa sera, 1° marzo, la prima stagione di Lea – Un nuovo giorno, l’ultimo medical drama co-prodotto da Rai Fiction con Anna Valle, Giorgio Pasotti e Mehmet Günsür. Il penultimo appuntamento di martedì 22 febbraio ci aveva colti preparati, presentando uno scenario che ci aspettavamo fin dall’inizio. Lea Castelli si è ritrovata irrimediabilmente tra due fuochi a bruciacchiare tra la vecchia e la nuova fiamma. Perciò siamo arrivati al gran finale prontissimi, già divisi in due schieramenti contrapposti: uno a fianco del primario, un po’ egoista e troppo decolorato, l’altro – capitanato da Rosa – a fianco del musicista, attento e sensibile. Già dal secondo appuntamento, infatti, era chiaro cosa avremmo dovuto aspettarci dalla nuova fiction di casa Rai prodotta da Massimo Del Frate e Banijay Studios Italy (gli stessi dell’avversaria Fosca Innocenti). Si tratta di una vicenda nostalgica, dal retrogusto tradizionalista che insegue una narrazione vecchio stile, più interessata al pathos e a mantenere un impianto narrativo rassicurante piuttosto che a ricercare l’innovazione. Eppure mentre la Fosca di Mediaset rasenta l’imbarazzo, Lea – Un nuovo giorno risulta una fiction godibile, sebbene non abbia grosse pretese e appaia gustosamente “smarmellata” .
Con questo nuovo lavoro seriale, Mamma Rai ha deciso di andare sul sicuro, e ha fatto di nuovo centro conquistando il cuore di milioni di affezionati.
La Rai dimostra così di conoscere la formula per accontentare il grande pubblico, dimostrandosi capace di arricchire il proprio palinsesto con prodotti seriali differenziati, creati per soddisfare ogni palato. Arrivati al gran finale di stagione, possiamo finalmente dire che Lea – Un nuovo giorno è stata un successo. Una fiction riuscita, che ha saputo appassionare il pubblico giusto, cioè quello che cercava una storia leggera e accomodante, capace di distrarlo dalle bruttezze quotidiane. La quinta e la sesta puntata hanno conquistato ancora una volta 4.655.000 spettatori, rendendo l’appuntamento con la serie diretta da Isabella Leoni il più seguito della prima serata del martedì; anche se le puntate non sono riuscite a battere i 5 milioni dalla Champions League di Canale 5. Le vicende amorose, e decisamente poco medicali, ci hanno accompagnato per quattro appuntamenti attraverso il percorso di rinascita di una protagonista spezzata, ma in via di guarigione, che si è concluso con un lieto fine prevedibile, con la settima e l’ottava puntata appena andate in onda su Rai 1 e in streaming su RaiPlay. Dunque la domanda è doverosa: siete d’accordo o no con la scelta finale di Lea Castelli?
Segreti di famiglia (01×07)
La sesta puntata si chiudeva con un (prevedibile) colpo di scena: la ginecologa Anna Galgano (Eleonora Giovanardi) aspetta un figlio dal dottor Marco Colomba (Giorgio Pasotti), il quale ha chiesto del tempo per metabolizzare la notizia. Anna è una donna moderna, come la definisce la sua interprete, che non ha paura di prendersi quello che vuole e crescerà il bambino con o senza Marco. È per questa sua indole che Galgano ritiene che Anna sia la villain della storia; considerando poi che di autentici antagonisti in Lea – Un nuovo giorno ce ne sono davvero pochi. Che Anna fosse incinta lo avevamo già intuito dal secondo appuntamento, ma ci siamo lasciati distrarre dal trio Lea-Marco-Arturo. La legge non scritta del ci-innamoriamo-delle-persone-che-ci-fanno-soffrire-e-scarichiamo-gli-arturi si era già consolidata al termine del sesto episodio, lasciandoci presagire il trionfo dell’amore tra gli ex coniugi Colomba. Ma i giochi sono ancora aperti.
Il settimo episodio ci accoglie così con la promessa di una nuova vita tra Lea e Marco. E fortunatamente anche con una scelta saggia e sensata. Il giudice, infatti, ha respinto la richiesta di affidamento di Koljia (Sebastiano Amodeo). Una gesto ammirevole, ma avventato per una coppia divorziata che non ha ancora ritrovato la stabilità. L’altro personaggio chiave, che ci accompagna dall’inizio, è Viola Parisi (Rosa Barbolini), una paziente le cui condizioni precarie peggiorano episodio dopo episodio. Tra la ragazza e Luca (Karim Ndiaye), il fratello della tirocinante Michela, era già nata un’amicizia molto forte, una piccola storyline amorosa che si consolida nel finale.
Il caso della settima puntata di Lea – Un nuovo giorno riguarda Tommaso, un ragazzo affetto da aplasia midollare che ha bisogno di un trapianto di midollo osseo. Anche in questo caso però, più che alle questioni mediche e deontologiche, Lea è interessata a quelle emotive. Tanto da chiedere a Marco di falsificare i risultati. I genitori del piccolo dovrebbero sottoporsi a dei test dei marcatori genetici, ma la madre è restia perché nasconde un segreto di famiglia, come indica il titolo della puntata: Tommaso non è figlio di suo marito. Anche la situazione per Koljia non è incoraggiante. Dopo l’abbandono dei genitori adottivi e il rischio di tornare in Russia, il piccolo perde una gamba. Tutto però si sistema e il sarcoma viene finalmente sconfitto. E poi c’è Arturo Minerva. Il personaggio interpretato dall’attore turco Mehmet Günsür – che frequenta l’ospedale di Ferrara più delle sale concerto – ha il cuore spezzato e vorrebbe accettare la proposta di partire in tour con un cantante famoso. Ma l’incontro con Anna tra le corsie dell’ospedale di Ferrara riaccende in lui la speranza, e anche la rabbia. Per il musicista nulla è ancora perduto e lo scontro con Marco è inevitabile.
L’uomo giusto (01×08)
L’ottava e ultima puntata di Lea – Un nuovo giorno si apre con un momento di incertezza per tutti. Quando le cose sembravano andare per il verso giusto, Lea scopre della gravidanza di Anna e si arrabbia con Marco per averla ingannata. Tuttavia non c’è tempo per i drammi personali: Viola sta male, avrebbe bisogno di un rene ma il donatore è introvabile. Il dottor Colomba propone ai genitori della paziente una procedura sperimentale, sebbene i rischi siano alti. Proprio come aveva promesso, Lea resta a fianco Koljia anche se non potrà adottarlo. Lo aiuta ad imparare a camminare con la protesi, ma anche convincendo i suoi genitori affidatari a riprenderlo con loro.
Il gran finale è arrivato e con esso la domanda più importante: chi sarà l’uomo giusto per Lea?
Koljia è guarito ed è tornato a casa. Il caso di Viola è nelle mani di Pisa e con ottime probabilità la ragazza tornerà a una vita normale. Michela e Pietro superano gli ostacoli iniziali grazie a un naso da clown e tornarono insieme. La scontrosa Favilla si conferma un personaggio simpaticamente fastidioso mentre Rosa (Daniela Morozzi), come al solito, irradia buonumore e saggezza. La situazione è in bilico e tutti vogliono essere felici. Arturo sembra intenzionato a partire, tra Anna e Marco c’è tensione mentre Lea evita Marco come la peste e non sa più cosa vuole. Non le resta che una questione da risolvere: confrontarsi con la sua ex migliore amica. Prima del tanto agognato lieto fine con l’uomo giusto però manca l’ultimo colpo di scena (sempre poco prevedibile) capace di rimettere tutto in discussione: Anna potrebbe perdere il bambino. In quel momento Lea capisce che la situazione che stava vivendo con Marco era solo un’illusione. Così sale sulla sua bicicletta e corre da Arturo Minerva.
La prima stagione di Lea – Un nuovo giorno chiude ogni questione lasciata in sospeso e ci saluta con i personaggi esattamente come li avevamo conosciuti. Del resto l’assenza di un loro sviluppo è coerente con l’impianto volutamente statico e rassicurante del medical drama con Anna Valle. E così Lea Castelli ha terminato il suo percorso di guarigione emotiva, che l’ha portata al punto di partenza: sulla strada per Ferrara, in mezzo alla strada con un’auto in panne e con il bel musicista. Il finale, che ha deluso non pochi spettatori, è però l’epilogo più coerente che Lea – Un nuovo giorno potesse avere. Un nuovo giorno è finalmente arrivato e lei si sente bene.
Con una media di circa 5 milioni di spettatori a serata, l’appuntamento con il medical drama con Anna Valle e Giorgio Pasotti potrebbe non essere un addio. Si tratta solo di voci di corridoio, ma il reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara potrebbe tornare il prossimo anno con una seconda stagione fatta di nuovi casi, nuovi inizi e nuovi triangoli.