ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla seconda stagione di LOL Talent Show, disponibile su Amazon Prime Video.
È tornato su Amazon Prime Video LOL Talent Show 2, con una seconda stagione che si è rivelata essere abbastanza diversa dalla precedente. L’obiettivo del programma, nei suoi quattro episodi, rimane lo stesso: dare a degli aspiranti comici la possibilità di entrare nel cast della nuova stagione di LOL – Chi Ride È Fuori, in arrivo sulla piattaforma a fine mese.
Chi ci legge da un po’ lo sa, avevamo già avuto modo di parlarvi approfonditamente di alcune vecchie stagioni del programma.
Quello che probabilmente convince di più, quest’anno, sono i cambiamenti adottati per rendere LOL Talent Show 2 ancora più coinvolgente. Si tratta per lo più di variazioni strutturali, alle quali personalmente non ero preparata e che mi hanno lasciato un po’ stranita sulle prime. Cercavo di ricordarmi se fosse cambiato qualcosa o meno, se fossi io a ricordare male o se davvero le puntate della seconda stagione fossero diverse da quelle della prima.
Da notare, tuttavia, che le modifiche adottate non rendono comunque la stagione di LOL Talent Show 2 totalmente priva di difetti. Ci sono degli aspetti che stonano nell’insieme, ma che si tende per lo più a far passare perché si sta guardando un programma comico. Si storce comunque un po’ il naso, domandandosi se certe uscite fossero davvero necessarie o meno.
10 concorrenti totali e diverse prove a eliminazione
Fin dalla prima puntata quello che salta subito all’occhio è la diversa scelta dei concorrenti per il talent, o meglio, la scelta di una modalità di selezione che ne limiti il numero. Per farla breve, se nella prima stagione del talent per le prime tre puntate si vedevano sempre nuovi concorrenti che superando le prove accedevano direttamente alla finale, questa volta i dieci partecipanti vengono selezionati direttamente alla prima puntata.
Saranno solo loro quindi a contendersi il posto per passare da LOL Talent Show 2 a LOL – Chi Ride È Fuori 5, superando diverse prove che li porteranno a mettere in campo anche i loro talenti più nascosti. Una scelta, questa, che può rivelarsi utile da una parte, perché permette allo spettatore di conoscere meglio i concorrenti e affezionarsi maggiormente, ma controproducente dall’altra, rischiando di portare all’effetto noia chi invece è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.
A spuntarla alla prima puntata sono Alessandro Ciacci, Vittorio Pettinato, Filippo Caccamo, Giorgia Goldini, Arago De La Cruz, Marco Ceccotti, Carlotta Spallino e Gioia Salvatori. Sono loro quindi a contendersi, di prova in prova, la possibilità di entrare nel cast della nuova stagione di LOL – Chi Ride È Fuori. E dopo la prima fase che già conoscevamo si arriva a una nuova prova ad eliminazione, quella dei duelli.
A differenza dello scorso anno sono pochi i concorrenti già noti al pubblico grazie ai social e ai loro spettacoli di stand up comedy, come nel caso di Alessandro Ciacci, Filippo Caccamo e Vittorio Pettinato. Anche questa scelta altrettanto positiva, che permette a chiunque voglia cimentarsi di proporsi per partecipare al talent. Ognuno di loro porta sul palco un tipo di comicità diversa, da qualcosa di più reale a qualcosa di più surreale.
Le simulazioni e il ruolo dei giudici guest a LOL Talent Show 2
Una cosa che viene richiesta a tutti, a più riprese, è la capacità di improvvisare, e la vediamo sia nelle ultime due fasi del programma che per volontà specifica dei giudici guest. Come durante la prima edizione ai tre giurati, composti quest’anno da Elio, Katia Follesa e Lillo, se ne affianca uno ospite per ogni puntata: Andrea Pisani, Edoardo Ferrario, Lucia Ocone e Valeria Graci.
Sempre per rimanere in linea con l’edizione precedente i giudici ospiti possono usare il cosiddetto “Lollissimo”, permettendo a un concorrente di passare non direttamente alla finale ma alla prova successiva, progredendo quindi nel suo percorso. A LOL Talent Show 2 c’è anche un momento specifico in cui questo pulsante si usa, ovvero a fine puntata prima del conciliabolo finale dei giudici. Anche la scelta di questo spazio dedicato non è male.
A livello d’improvvisazione, c’è stata un’aggiunta molto interessante per i finalisti: una simulazione di LOL – Chi Ride È Fuori. La versione proposta però, se possibile, è più difficile del programma stesso. Dopo una terza fase che riguardava i sei semifinalisti, in cui si lavorava comunque di improvvisazione con i giudici in un sistema già visto alla finale della prima stagione, i 4 concorrenti si sono giocati il posto alla finalissima senza ridere per un’ora.
Sul palco si assiste a una simulazione in tutto e per tutto uguale a LOL – Chi Ride È Fuori, con il Mago Forest che ammonisce chi ride e concorrenti che non possono ridere ma devono far ridere i competitor. Situazione che però si dimostra molto più stressante di LOL, perché si svolge in teatro di fronte a un pubblico dal vivo. Se già è difficile resistere in una stanza chiusa, quanto può essere complesso in un ambiente in cui la risata è contagiosa?
Discordanze e lati no sense
La simulazione del programma è una mossa vincente, che ha permesso ai concorrenti di cimentarsi con il loro obiettivo e a noi spettatori di aumentare a dismisura le risate. Quello che infatti diverte maggiormente di LOL – Chi Ride È Fuori non sono solo le battute dei comici, ingrediente principale per far funzionare il programma, ma vedere le reazioni di chi non può ridere. Da casa ci sentiamo liberi di sfogarci, ma vedere comici che cercano di resistere all’impulso ci fa ridere ancora di più.
Tuttavia si notano delle discordanze, soprattutto in fase finale, tra alcune frasi dette dai giudici e gli effettivi eliminati. Dopo la simulazione viene detto a Caccamo che ha tirato fuori dei lati nuovi e interessanti, e a Pettinato che fatica a trattenere la risata, cosa rischiosa in un programma simile. Tuttavia, alla fine dei giochi, eliminano Filippo Caccamo e Vittorio Pettinato va in finalissima. Forse sarei stata meno sorpresa se avessi sentito dei giudizi in linea con il risultato finale.
Altra aggiunta che funziona fino a un certo punto è il duello finale a suon di roast. Si tratta di una tecnica comica americana, dove l’attore prende di mira qualcuno del pubblico bersagliandolo di battute, in un misto di insulti e prese in giro bonarie. Nella finalissima di LOL Talent Show 2 i bersagli sono i giudici, e se inizialmente l’attacco di Ciacci e Pettinato diverte, dopo i primi minuti stanca. Il problema però non è dei comici: la comicità italiana non conosce troppo bene questa tecnica. Il roast funziona benissimo in inglese, un po’ meno in italiano. Dobbiamo ancora prenderci la mano, probabilmente.
Qual era il senso delle web star?
Il dubbio più grande l’hanno però sollevato le web star. In ogni puntata di LOL Talent Show 2 a un certo punto il Mago Forest saluta una parte del pubblico composta solo di star del web e di Tik Tok. Viene anche detto che loro insieme con il pubblico, voteranno nella finalissima per scegliere chi parteciperà alla quinta stagione di LOL – Chi Ride È Fuori. Una scelta sicuramente legittima, fatta anche per avvicinare ancora di più i giovani al programma.
Le web star però si attivano solamente nell’ultima puntata, non hanno un effettivo spazio dedicato e il loro voto non è a sé stante ma si unisce a quello del pubblico. Che senso ha, quindi, metterle in risalto in ogni puntata quando all’effettivo non servono? Lo avrei capito se avessero avuto un qualche ruolo diverso, un po’ meno visto che si comportano come una parte di pbublico qualunque. Rimarcare la loro presenza in ogni puntata non cambia, in sostanza, il peso del loro ruolo.
Tolti comunque questi aspetti problematici che possono essere tranquillamente risolti e sistemati nelle prossime edizioni, LOL Talent Show 2 rimane un programma divertente e godibile, che è stato in grado di migliorarsi e crescere. Forse non ci ha regalato grandi perle come i pezzi di Carlo Amleto o Lunanzio nella prima stagione, ma è anche presto per dire di chi sentiremo parlare di più tra i partecipanti di quest’anno.