ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 1×06 di Luna Nera.
Così si conclude la prima stagione di Luna Nera, serie fantasy italiana creata da Netflix. A partire dal primo episodio (di cui qui trovate la nostra recensione), la serie tv ha subito uno straordinario crescendo, rimediando a una sceneggiatura debole in alcuni punti e a una recitazione non sempre all’altezza, per concludersi in modo del tutto inaspettato. Seppure non privo di qualche anacronismo, il finale di stagione si è rivelato una piacevole sorpresa, carico di messaggi importanti e di rimandi agli episodi precedenti, dando vita a un interessante contrasto tra bene e male, giorno e notte, luce e tenebre, presente durante tutto l’episodio, a partire dal titolo latino: “Lux“.
Una battaglia sta per essere combattuta tra streghe e Benandanti, un combattimento che è solo l’inizio di qualcosa di più grande e potente. Ognuno si prepara a sconfiggere il nemico, chi esercitandosi con i propri poteri fino allo stremo, chi architettando inganni per cogliere di sorpresa l’avversario. Eppure, nella febbrile attesa della guerra, c’è spazio per l’affetto, quello tra Ade e Persepolis, amiche e ora sorelle, che lottano per gli stessi ideali e per l’amore che le aspetta fuori dalle Città Perdute.
Tutto è pronto per liberare Leptis e Valente durante la Festa delle Candele.
In una splendida scena, che sembra quasi farci dimenticare della guerra in corso, Ade e Pietro si incontrano per un ultimo momento felice, reso intenso dalla calda luce delle candele e da un’atmosfera romantica a cui contribuisce anche una versione medievaleggiante di Somwhere Only We Now di Keane. Nonostante una storia d’amore evolutasi in modo fin troppo frettoloso nelle puntate precedenti, la giovane coppia si gode la magia della notte, prima di tornare alla realtà e al piano apparentemente perfetto per intrufolarsi nelle segrete. Ogni strega mette il proprio potere al servizio della Sorellanza, ciascuna ha un compito, ma questo non basta. La loro luce è ancora troppo flebile contro le tenebre con cui Marzio Oreggi le circonda nei sotterranei.
Bloccando con la magia oscura i loro poteri le rende vulnerabili e impotenti. Le rinchiude insieme a Leptis e Valente, in attesa di essere giustiziate la mattina seguente. Qui, però, abbiamo la possibilità di incontrare una Cesaria più umana, consapevole di stare combattendo la battaglia sbagliata, ma convinta di rimanere fedele alla propria famiglia fino alla fine.
Le streghe, ormai condannate a essere bruciate sul rogo, attendono la morte, chiuse in una cella buia e private dei loro vestiti e della loro dignità da persone ottuse, incapaci di distinguere bene e male, e la cui unica preoccupazione non è condannare la magia in quanto oscura e sbagliata, ma odiarla e punirla in quanto donna. Questo è anche lo scopo del personaggio di Marzio Oreggi, la cui figura inizia a prendere forma dalla puntata precedente (qui la nostra recensione), e che dimostra quanti pregiudizi e ignoranza si celino dietro un mondo che non è pronto a mettersi in discussione.
Ma la 1×06 di Luna Nera prosegue e ci regala dei momenti inaspettati.
I Benandanti sono pronti a mettere fine al “dominio delle streghe”. Otto roghi sono pronti, per tutte loro, tranne che per Ade, considerata l’Eletta, colei il cui vero potere si sprigionerà durante la Luna Nera. Eppure, Oreggi si sbagliava. È quando la luna inizia a oscurarsi che la vera luce, la più brillante e potente, il vero oggetto della profezia, si manifesta in tutta la sua forza. Questa luce è in realtà il piccolo Valente, nato come femmina ma trasformato in un maschietto da sua madre, per proteggerlo dal proprio destino.
Dopo aver sconfitto i Benandanti, e dopo l’efficace inquadratura che rende evidente la natura del simbolo che il piccolo aveva disegnato fin dall’inizio, viene battezzato con il nome di Lux come la luce che, da quel momento in poi, dovrà proteggere le streghe dalle tenebre. Ed è in quelle tenebre che invece si trasforma Ade, ferita e delusa, piena di rabbia e risentimento per aver vissuto la sua vita in una menzogna e per aver ucciso il padre dell’uomo che ama e che ora le darà la caccia. Non sa più chi è né da dove viene o quale sia il suo destino, si sente abbandonata e scappa da una famiglia che non riesce più a considerare tale. Ade fa la sua scelta.
Puro amore ti diede la vita e in puro odio si trasformò. Presto dovrai scegliere fra la notte e il giorno.
Così si conclude la prima parte di Luna Nera, lasciando questioni in sospeso che andranno risolte nella seconda stagione.
Nel complesso, questa serie originale Netflix non è stata priva di punti deboli ma ha saputo trattare un argomento delicato con leggerezza e fantasia. Come la colonna sonora e la sigla che aprono e chiudono tutte le puntate, in cui un canto antico e ancestrale come la Terra stessa diffonde nell’aria la voce di donne e il loro grido di aiuto, Luna Nera ha lanciato un messaggio importante e più che mai attuale. Una condanna ai pregiudizi e all’ignoranza che troppe volte hanno preso il sopravvento e un inno di forza per tutte quelle donne che per troppo tempo hanno subito.
Sai che significa in questo mondo essere una donna e sentire di volere altro, e per questo meritare la morte?
Luna Nera è un invito a ogni persona affinché possa trovare in se stessa la forza di reagire e di vivere mantenendo la propria libertà .