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Man VS Bee: La Recensione della nuova serie Netflix con Rowan Atkinson

Man VS Bee
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Erano gli anni novanta, e Rowan Atkinson portava in scena uno dei personaggi comici che più avrebbe fatto la storia: Mr. Bean. Per riuscire in tal senso Atkinson non ha dovuto inventarsi delle nuove parolacce o utilizzare volgarità. Non ha avuto bisogno di utilizzare il sarcasmo o l’ironia. I suoi strumenti per riuscire nell’obiettivo avevano a che fare con l’assurdo, la vergogna e un uomo mediocre privo di alcuna ambizione. Mr.Bean è infatti un normalissimo impiegato dalla normalissima vita che porta sempre lo stesso paio di vestiti, cosa che pone l’accento sulla staticità della sua esistenza. Pur di non compiere determinate azioni normalissime cerca dei rimedi assurdi, dando vita a delle gag che l’hanno portato a ricoprire un ruolo fondamentale all’interno del mondo della comicità. Rowan Atkinson non è uno stupido, sa cosa voglia dire dover fare i conti con un personaggio cult alle spalle, è consapevole di dover soddisfare un certo tipo di aspettative. Al tempo stesso, è consapevole di non poter fare a meno di aggiornarsi, riuscendo dunque a stare al passo con i nuovi tempi della comicità. Lo stile di quest’ultima ha inevitabilmente subito un’evoluzione, un aggiornamento che l’ha rivoluzionata totalmente, distaccandola da quella degli anni ’90. Per questo motivo Atkinson sceglie di creare una nuova Serie Tv Netflix capace di creare una storia in cui lo stile di Mr.Bean è presente, ma con delle importanti evoluzioni. Rowan Atkinson non è cambiato, ha semplicemente accettato la nuova era della comicità, e lo ha dimostrato con Man VS Bee, la nuova Serie Tv disponibile su Netflix.

Trevor è un padre di mezza età, divorziato e senza un lavoro. La sua unica fonte di tenerezza è la propria figlia, un’adolescente che non vede l’ora di andare in vacanza con il proprio padre. Per riuscire in tale impresa, però, Trevor deve necessariamente trovare un lavoro, e l’obiettivo viene presto raggiunto. Incontriamo il protagonista proprio quando è pronto a prender servizio come Housesitter per conto di una ricca coppia snob e superficiale. I due devono partire per una vacanza, e sarà compito di Trevor dover tenere sotto controllo la casa e il loro cagnolino. Ogni cosa all’interno della dimora è ultra moderna: le porte si aprono con dei codici, la doccia è situata all’interno di una stanza piena di luci. Tutto sembrerebbe annunciare l’inizio di una vacanza anche per lui, ma le cose non si rivelano essere così semplice: un’ape è infatti pronta a rovinare la tranquillità del protagonista.

Farla fuori definitivamente diventa presto la sua unica ossessione. Per riuscirci si renderà protagonista di gag esilaranti e assurde che lo porteranno a distruggere e a infuocare totalmente l’intera dimora. In questo senso la figura cult di Mr. Bean riesce a ritrovar luce, ma è l’intera storia a far comprendere in cosa Rowan Atkinson abbia rivoluzionato la propria comicità.

Veniamo infatti a contatto con delle gag esilaranti e leggere, ma non per questo prive del drama, la caratteristica preponderante della comicità dell’ultimo decennio. Il comico presenta infatti un personaggio insoddisfatto, divorziato e triste. Nel dettaglio, racconta la vita di un padre che cerca in tutti i modi di potersi permettere una vacanza con la figlia, anche a costo di venir trattato come uno schiavo da una coppia di ricchi truffatori. Per riuscire in tal senso finge che vada sempre tutto bene, e che nulla possa buttarlo giù. Si convince di storia che sono in realtà bugie, e trova ottimismo e luce lì dove fa sempre buio. Riuscirà a far felice la propria figlia, costi quel che costi.

Il finale mantiene lo stesso obiettivo narrativo dell’intera serie, restituendo a Trevor quel che merita, e senza privarsi anche di un colpo di scena. Il Mr. Bean che risiede dentro Rowan è dunque tornato, ma lo ha fatto in modo diverso e, soprattutto, lo ha fatto con una storia. L’attore ha scelto di riportarlo in vita rispolverando le sue folli gag, ma con l’ausilio di altre caratteristiche come i sentimenti, un vissuto, la parola. Se in questi lunghi anni vi siete mai chiesti come sarebbe stato Mr.Bean nel 2022, Man VS Bee è la chiave giusta per trovare una risposta soddisfacente.

In conclusione Man VS Bee è un prodotto che riesce nel proprio obiettivo narrativo dimostrando il forte cambiamento della comicità. La leggerezza e l’assurdità delle gag mantengono alto l’onore del genere, non privandosi però di una storia di sottofondo capace di toccare le corde di tutti noi. All’apparenza Man VS Bee è una Serie Tv in cui un uomo cerca di liberarsi di un’ape, ma nel profondo – e questo lo capirete soltanto verso la fine – è anche e soprattutto la storia di due esseri che vivono la solitudine come il peggiore dei mali e che, senza saperlo, diventano la compagnia dell’altro, anche se è il proprio nemico.

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