Lo abbiamo detto più volte. Lo abbiamo fatto scherzandoci sopra con le nostre pagelle (che troverete qui) e lo abbiamo enunciato in modo più serio nella nostra recensione generale della stagione (che troverete qui). Mare Fuori 4 è stata distrutta, e con questa tutto il resto dei personaggi. E delle sue storie. E delle sue peculiarità. Non la si riconosce, non la si accetta neanche. Perché troppo spesso siamo stati abituati alla delusione di una Serie Tv che, con il passare delle stagioni, si rovina cadendo in disgrazia, e ogni volta che succede fa male allo stesso modo.
Stilando una lista delle migliori ultime stagioni delle Serie Tv drama, che troverete prossimamente, ci siamo resi conto di una cosa: molte delle Serie Tv con la miglior ultima stagione si sono interrotte al momento giusto. Non ci sono produzioni da 10 stagioni, da 9, da 8. Il limite è 7. La capacità di queste Serie Tv, oltre al loro livello, si rintraccia soprattutto nel loro coraggio di fermarsi al momento giusto, senza tirare la corda. Avrebbero potuto continuare, eppure hanno scelto di fermarsi quando oramai tutto quello che c’era da dire era stato detto. Se Mare Fuori avesse avuto anche solo la metà di questo coraggio, adesso non saremmo qui. Ma continua, perché è sempre facile scegliere di tornare. La cosa difficile è fermarsi mentre si è sul tetto del mondo (o quantomento d’Italia, nel caso di Mare Fuori).
Ma da quel tetto Mare Fuori 4 è precipitata, servendoci un finale di stagione che fa acqua da tutte le parti
La quarta stagione di Mare Fuori 4 non ci aveva convinto fin dal primo momento. I primi sei episodi, distribuiti su RaiPlay, non avevano dato grandi aspettative. Come detto qui, la carne al fuoco era davvero tanta, esageratamente tanta. E così la serie ha finito per incartarsi all’interno di troppe dinamiche che non ha saputo gestire, concludendosi con delle porte aperte che avrebbero dovuto rimanere chiuse. A quanto pare, ci siamo giocati Edoardo Conte. Non sappiamo in che termini, per mezzo di chi. Sappiamo solo che uno degli ultimi veterani della serie, a quanto pare, potrebbe non tornare più. Una scelta che possiamo anche capire, ma non in questo senso.
Edoardo Conte ci era stato presentato come un personaggio predisposto al cambiamento. Se non in toto, almeno in parte. Credevamo che lui potesse regalarci uno switch importante. Conte, con tutte le sue contraddizioni, passava dalla poesia alla criminalità. O almeno, questo accadeva in passato. Ed eccolo qui, invece, adesso. Con il corpo adagiato a terra, e un viso che non ci dice niente. Perché il suo personaggio, con tutte le sue contraddizioni iniziali, è stato annullato e fatto a pezzi dagli stessi che gli avevano promesso qualcosa di più di un triangolo sentimentale abbastanza tiepido. Se questa carta fosse stata giocata bene, adesso avremmo qualcosa di più a cui attaccarci. E invece, tra i rimorsi di Mare Fuori, si palesa anche lui. Soprattutto lui.
Lui e Carmine, aggiungiamo. Oramai Di Salvo sembra essere uscito di scena, dopo l’ennesimo matrimonio fallimentare e l’ennesimo distacco da Rosa. La ragazza, per vendicare suo padre, sceglie di continuare la sua vita. Si presenta al matrimonio, saluta Carmine, e va via. E in questo esatto momento Rosa&Carmine smettono di essere Rosa&Carmine. Una scelta che, dopo averli uniti in un’unica persona, appare difficile. Se si voleva davvero donargli un’individualità, allora bisognava pensarci prima. Trattarli come due personaggi a se stanti, e non come l’uno il prolungamento dell’altro.
E’ tutto arrivato in ritardo, ed è tutto arrivato male. Mare Fuori 4 ha fatto male i conti, costruendo una narrazione che inizia male e finisce peggio.
Il finale di stagione di Mare Fuori 4 ci ricorda ancora una volta che nella vita il tempismo è tutto. Ce lo ricorda soprattutto quando ci presenta Ciro Ricci. In modo ossessivo, la serie (come detto qui) cerca di restituirgli un’anima che in realtà non abbiamo mai conosciuto. Ci mostra la sua parte più vulnerabile, ma senza ragione. Perché oramai Ciro Ricci è passato. Non si può più cambiare. Speriamo che, in qualche modo, questo errore possa non ripetersi con Edoardo Conte. La sua vulnerabilità non può essere tirata fuori, se davvero ha perso la vita. Bisognava farlo prima. Lo premettiamo già adesso, dato che con Mare Fuori 4 abbiamo capito che nulla è scontato, e che nella prossima stagione Conte potrebbe tornare nelle vesti di un prete.
Il potenziale c’era, ma ha iniziato a essere sprecato già nella terza stagione. Il decadimento di Mare Fuori 4 comincia proprio da lì, e adesso si è concretizzato del tutto. Salutiamo i personaggi, e raramente ci scende una lacrima. Non sono più quelli di prima, e una parte di noi è forse arrabbiata per il modo con cui a un certo punto tutto è andato in fumo. Non stiamo parlando di una fase iniziale da capolavoro, certo. Ma stiamo parlando di un’ottima produzione italiana che sembrava avere tutte le carte in tavola per migliorare. E invece eccola qui, adesso, con tutti i suoi rimpianti, le sue estreme decisioni.
Non sappiamo come andrà in futuro. La speranza è che tutto possa ritrovare un nesso, almeno. Fino a quel momento, però, non ci illudiamo. Lo abbiamo già fatto in precedenza. Adesso tocca a voi. Dimostrateci che in mezzo a tutte queste scelte azzardate, si nasconda qualcosa. Una logica. Un perché.