Fa strano pensare adesso alla prima stagione di Mare Fuori, all’anno 2020. Fa strano perché nulla, inizialmente, lasciava intendere il grande successo che la serie avrebbe conquistato nel corso del tempo. La prima stagione non era infatti riuscita a ottenere grandi risultati, passando in sordina come una delle tante Fiction di cui nessuno si sarebbe ricordato. Come spesso succede, però, le sorti di Mare Fuori sono cambiate del tutto quando, un bel giorno, Netflix ha deciso di scommettere su di lei. In pochissime settimane, Mare Fuori è diventata molto di più di una Serie Tv italiana che presto molti avrebbero dimenticato: è diventata un simbolo, un tema, una delle Serie Tv made in Italy più fortunate degli ultimi anni. Da quel momento ogni stagione di Mare Fuori viene accompagnata da un fortissimo hype e una trepidante attesa, un’attesa che è finalmente (quasi) giunta al termine. Le prime sei puntate disponibili su RaiPlay danno infatti il via alla storia mostrandoci un ritratto parziale di quel che ci aspetterà quando, il 14 febbraio, Mar Fuori 4 tornerà con le sua ultima parte di stagione.
Mare Fuori 4, seppur in modo breve, è tornata nelle nostre mani. E le cose da dire non mancano per niente
I primi sei episodi di Mare Fuori 4 partono immediatamente in modo intenso riuscendo a preannunciare una buona seconda parte di stagione. In un certo senso, è come se questo primo atto avesse preparato il terreno per quel che ancora deve accadere e di cui noi non siamo a conoscenza. Le sei ore di visione – minuto più, minuto meno – corrono via veloci restituendoci il ritratto di una narrazione che mantiene costante il ritmo anche quando non succede niente di rilevante. Le interazioni tra i personaggi rappresentano tutta l’anima di Mare Fuori, e questa stagione lo conferma già con il suo primo episodio. Le dinamiche tra i protagonisti sono infatti la forza trainante di tutti gli episodi. Con le loro contraddizioni, rimorsi o rabbia, cercano di trovare nell’altro una via di uscita o una spiegazione, sia nel bene che nel male. Un po’ come ha fatto il comandante quando, dopo la tragica violenza subita dalla moglie, cerca di trovare dentro l’IPM qualcuno a cui poter dare la responsabilità di quanto accaduto. Nello stesso modo, Carmine vede in quel posto, a volte tanto odiato, l’unico bastone su cui sorreggersi, il sole in mezzo a delle tenebre con cui convive fin da quando è venuto al mondo.
Al contrario delle altre precedenti stagioni, almeno per il momento, in questa non vi è una grande aggiunta di nuovi personaggi. L’unico nuovo al momento è infatti quello di Alina, una ragazza misteriosa di cui nessuno sa niente e che non parla mai. Fin da questi sei episodi però appare chiaro il suo legame con Cardiotrap, l’unico a cui sta accanto senza aver paura. In questo senso Mare Fuori 4 guadagna degli ottimi punti stagione: pochi personaggi nuovi e quindi maggior concentrazione su quelli già presenti. Ma anche grande intensità in sole 6 puntate, punti interrogativi interessanti e protagonisti che sembrano davvero star cominciando a crescere. Forse non sono più maturi, forse non sono più consapevoli, ma sono migliori di quel che erano all’inizio. Perché non si può cambiare da un giorno all’altro scegliendo da che parte stare. Tutto questo può succedere solo con il tempo, passo dopo passo. E questo Mare Fuori ha sempre saputo raccontarlo in modo piuttosto convincente.
Anche i personaggi secondari hanno iniziato a ottenere maggior rilevanza. Nei primi sei episodi abbiamo infatti potuto conoscere qualcosa di più riguardo all’avvocato e, nel frattempo, anche la storia di Giulia, di come sia diventata quel che adesso conosciamo. Nello stesso modo anche Cucciolo ottiene un ritratto più intenso rispetto a quello fatto durante la terza stagione. Non è più solo qualcuno che vuole imporsi: è per prima cosa un ragazzo che ha paura. Ma per dei personaggi che tornano più forti, ce ne sono anche altri che ci salutano per sempre. Don Salvatore, il padre di Rosa, ha infatti perso la vita a causa di Edoardo Conte che, spaventato e volenteroso di vendetta, decide di farlo fuori una volta e per tutte. Attraverso Don Salvatore e i ricordi di Rosa riusciamo a scoprire anche delle importanti informazioni riguardo alla moglie nonché madre di quest’ultima. Per provare a salvarli da quella vita, la donna – anni fa – cercò di mettere in salvo i suoi figli scappando con loro, ma Don Salvatore, beccandola sul fatto, la fece chiudere in un ospedale psichiatrico con una nuova identità. Per tutti la madre di Rosa e Ciro è morta, ma questa non sembra essere la verità. Nella seconda parte di stagione riusciremo a sapere che fine abbia fatto? Forse questo, a dirla tutta, è uno degli interrogativi più interessanti di questa prima parte di stagione.
Nonostante tutti gli aspetti positivi elencati, però, Mare Fuori 4 non si presenta spoglia di problemi. Per prima cosa, la dinamica tra Carmine e Rosa comincia a diventare pesante e ripetitiva. Guardandoli ci sembra di assistere sempre alla stessa scena, allo stesso film. Romeo e Giulietta, nel ‘500, erano più svegli di loro. Il problema non sono i personaggi in sé, ma la forte ripetitività del loro rapporto. Se qualcosa prendesse finalmente una direzione il loro legame otterrebbe meno risonanza, l’unica strada possibile ad oggi per evitare di forzare troppo la mano e renderli ancora interessanti. Nello stesso modo, anche la storia di Edoardo Conte dovrebbe cominciare a focalizzarsi su cose diverse rispetto al triangolo amoroso. Il suo è uno dei personaggi più interessanti di Mare Fuori, uno di quelli che sembrano nascondere la voglia di ricominciare ma la costante paura di non riuscirci. Provando a spostare l’attenzione dalle sue relazioni parallele, forse si potrebbe davvero cominciare un vero e proprio viaggio nella psiche e nella mente di uno dei protagonisti più forti di Mare Fuori. Il momento di concedergli un decisivo salto di qualità è giunto, e questa quarta stagione ha tutte le carte in regola per farlo succedere.
Mare Fuori 4 è tornata in modo promettente riuscendo anche a non far pesare la mancanza di Filippo. In questo senso la sua mancanza riesce a non essere troppo invadente a causa della sua storyline nella terza stagione. Oramai fuori dall’IPM per buona parte della narrazione, Filippo era diventato quasi un personaggio marginale lontano dal riflettore costante. Grazie a questo piccolo allentamento precedente, la quarta stagione non sente il peso della sua assenza riuscendo comunque a procedere dritta per la sua strada senza mai guardarsi indietro.
Non sappiamo cosa accadrà nella seconda parte di stagione, ma sappiamo che potrebbe essere devastante sia per noi che per i protagonisti. Non sono più quelli di un tempo, non vogliono più soltanto scappare. Adesso sanno che ci sono altre vie, gli manca soltanto il coraggio di cominciare a prenderle. Ma solo piano piano, con un passetto alla volta. Esattamente come ha fatto Mare Fuori quando, passo dopo passo, ha raggiunto il suo grande successo. Che sia la volta buona che qualcuno riesca a salvarsi davvero?