Mare Fuori 5×01\5×02 – La recensione dei primi due episodi della quinta stagione (che non convincono)

Quel che rivela la prima puntata di Mare Fuori 5 era già chiaro nel finale (qui recensito) della quarta stagione: Edoardo Conte non tornerà. L’era di Conte è finita, e lo ha fatto senza possibilità di ritorno. E così, si chiude anche la narrazione di uno dei personaggi più controversi dell’IPM, un protagonista che – per quattro stagioni – ha lasciato intravedere un minimo spiraglio di luce che non è riuscito a illuminare tutta la stanza. Sul personaggio di Edoardo Conte si erano riposte infatti diverse aspettative fin dalla prima stagione. Quando la poesia e Teresa arrivarono nella sua vita facendogli immaginare una strada diversa che non ha mai avuto il coraggio di percorrere davvero.

Un altro personaggio della Golden Age di Mare Fuori va così via nel peggiore dei modi, salutando qualsiasi possibilità di riscatto nei confronti di una vita dannata e vissuta sempre con l’obiettivo di diventare il Grande.

Si poteva fare molto di più con il personaggio di Edoardo Conte. Le premesse iniziali sembravano quasi garantirlo. Ma Mare Fuori a tutto questo, alla fine, ha preferito non dare seguito svilendo sempre di più una figura che poteva diventare tra le migliori in assoluto della Fiction. Razionalmente sappiamo bene che la serie dovesse fare i conti con il saluto da parte degli attori della prima stagione, ma il punto è proprio questo: riuscire a scrivere dei finali degni di ciò che avevano premesso. Lo abbiamo visto già con Filippo e con Carmine, due personaggi di punta andati via nel peggiore dei modi e dopo una stagione decisamente sottotono per due protagonisti come loro, e lo ri-vediamo di nuovo con Edoardo Conte.

E’ il momento, per Mare Fuori 5, di cominciare a delineare il finale che vedremo nella sesta e ultima stagione. Cercare di salvabile tutto il salvabile, perché la situazione è attualmente più grave di quanto si possa immaginare

E’ Rosa Ricci ad aprire la quinta stagione (disponibile, come sempre, su RaiPlay). Lo fa con una lettera a Carmine, e lo fa tornando all’IPM, il luogo in cui cerca di riprendere il controllo della situazione e tutto il potere. Anche questa volta, Rosa Ricci ritorna con la stessa voglia di vendetta di prima. Non presenta un’evoluzione, un cambiamento, un minimo accenno di qualcosa di diverso. E’ rimasto tutto come lo abbiamo lasciato, ripetendosi ancora una volta. E’ chiaro che oramai sia lei la protagonista su cui Mare Fuori 5 sta puntando tutto, ma è anche chiaro che quel che stiamo vedendo in questo primo episodio non è altro che la copia di qualcosa che abbiamo già visto nel corso della quarta (e pure della terza) stagione. Se si vuole davvero puntare tutto su un personaggio, allora bisognerà accertarsi che questo semini qualcosa durante il suo percorso narrativo.

Tutto ciò che Rosa Ricci ha dato – almeno nella quarta stagione – è stato un allontanamento momentaneo dall’unica vita che Don Salvatore le aveva raccontato. E’ durato il tempo di due episodi romantici con Carmine, e poi è tornato tutto alla normale routine che avevamo lasciato e che ritroviamo in questa prima puntata. L’unica speranza, almeno per quanto riguarda il suo destino, è che il personaggio della madre venga sfruttato nel migliore dei modi, concedendo alla protagonista finalmente quell’evoluzione che viene raccontata fin dalla sua entrata in scena. Assunta, almeno per il momento, è d’altronde l’unico vero punto di forza di una narrazione che sembra essersi completamente inceppata su se stessa. Come un disco rotto che non funziona, ma che qualche volta fa partire una canzone. E in questo caso la canzone è proprio la madre di Rosa Ricci.

E’ tutto nelle sue mani: il destino di sua figlia, l’evoluzione del personaggio della Ricci, la possibilità di poter tirare fuori qualcosa di nuovo e produttivo da questa quinta stagione. Con poche puntate della quarta e un ritorno in questa prima puntata di Mare Fuori 5, Assunta ha già mostrato di essere più interessante di tanti altri personaggi che conosciamo dalla prima stagione e di altri che sono invece appena arrivati ma sembrano già copie sbiadite di vecchi protagonisti.

E’ tempo di cominciare a prendersi qualche responsabilità in più anche nel caso di personaggi come Cardiotrap. Lo abbiamo lasciato al pianoforte ed è lì che lo ritroviamo ogni stagione o episodio. E’ sempre strettamente collegato alle conseguenze delle azioni altrui, perennemente succube e secondario a tutto il resto. Le potenzialità per renderlo un salvagente in una nave che affonda ci sono tutte, ma in questo modo non si andrà da nessuna parte. Bisogna delineare una trama, un percorso che riesca a restituirgli una narrazione concreta che lo faccia essere qualcosa di più di un personaggio marginale innamorato della musica. Per questo, a conti fatti, Mare Fuori 5 non convince con queste prime due puntate: è tutto un susseguirsi di cose che abbiamo già visto. I personaggi marginali restano tali, i nuovi simulano i vecchi e Rosa Ricci è la stessa che abbiamo lasciato una stagione fa.

Ci vuole coraggio di evolvere, soprattutto quando si decide di tirarla per le lunghe. Se Mare Fuori avesse deciso di chiudere al momento giusto, adesso la sua reputazione sarebbe completamente diversa. Ma Mare Fuori non lo ha fatto, e questo andrebbe anche bene se avesse comportato un’evoluzione della trama e non un’involuzione. I personaggi cambiano, altri sopravvivono e altri no, ma tutto resta inconcludente e infedele alla natura originale di questa Serie Tv. Soltanto due episodi, sì, ma una partenza decisamente negativa che non fornisce troppe speranze per il resto della quinta stagione. Staremo a vedere, certo, ma la strada è in salita.

Nel frattempo, per chi avesse già visto i primi sei episodi di Mare Fuori 5 lasciamo qui la recensione della prima parte