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Morte e altri dettagli – La Recensione del murder mistery disponibile su Disney+, cancellato negli ultimi giorni

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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla serie Morte e altri dettagli, presente su Disney+

Nelle ultime settimane ha fatto la propria comparsa su Disney+ Morte e altri dettagli, serie tv che perpetra la fortunata tradizione dei murder mistery. Questo fortunato filone (qui potete trovare alcuni titoli interessanti del genere), che proprio sulla piattaforma di Topolino sta trovando parecchio spazio (l’esempio più eclatante è sicuramene Only Murders in the Building), si arricchisce di un nuovo interessante capitolo, ma stavolta non è andata bene: la serie, infatti, è stata cancellata da Hulu negli ultimi giorni. Nonostante ciò, Morte e altri dettagli è una serie tv intrigante, con un cast molto valido e con una trama capace di articolarsi secondo pieghe inaspettate, mantenendo però sempre dritta la barra della credibilità.

Manca forse un po’ di brillantezza, i personaggi principali non posseggono quel carisma proprio dei protagonisti di racconti del genere. La trama viene però accompagnata da una sottesa critica sociale che sicuramente aumenta il valore della narrazione. Tutto sommato Morte e altri dettagli è davvero godibile, una perfetta rappresentazione di un genere che sta godendo di grandissima fortuna. Scendiamo, dunque, maggiormente nel dettaglio di ciò che abbiamo visto nella serie visibile in streaming su Disney+.

Un mistero lungo venti anni

Al centro di Morte e altri dettagli c’è la vicenda di Imogene Scott, una giovane donna che ha perso la madre da piccola a causa di un omicidio rimasto irrisolto. La ragazza è cresciuta con la ricchissima famiglia Collier, per cui sua madre lavorava, ma non è mai riuscita a superare la propria perdita. Una crociera insieme alla sua famiglia adottiva è l’occasione giusta per rievocare il passato, visto che qui Imogene incontra Scott Cotesworth, il “miglior detective al mondo”, che si era preso la briga di risolvere l’omicidio della madre di Imogene, salvo poi abbandonarla senza spiegazioni.

Del caso irrisolto della madre di Imogene rimane un solo nome: Viktor Sams. E questo nome torna prepotentemente in auge anche in una crociera che si rivela un’ecatombe. Il fato riunisce Imogene e Rufus, che si ritrovano a indagare sulla morte di Keith Trubitsky, alias dietro cui si nasconde l’assistente di Cotesworth. Da qui le morti si susseguono e piano piano vengono svelati anche misteri del passato, fino alla clamorosa rivelazione finale: la reale identità di Viktor Sams.

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La protagonista di Morte e altri dettagli: Imogene Scott

La rivelazione finale di Morte e altri dettagli

Per giudicare il valore di una serie tv come Morte e altri dettagli è importante soppesare l’impatto della rivelazione finale. Il momento, in definitiva, per cui si va avanti nella visione. La produzione presente su Disney+ ci regala un epilogo incredibile, visto che dietro l’identità di Viktor Sams si cela la stessa madre di Imogene, che ha finto la propria morte e ha portato avanti la propria crociata contro i ricchi corrotti. La crociera rappresenta la vendetta definitiva di Kira contro i Collier, ma finisce per diventare anche la sua punizione, con la stessa Imogene che la consegna alla giustizia.

Dal punto di vista dell’intreccio narrativo, Morte e altri dettagli si rivela decisamente ambiziosa. Il mistero messo in piedi è parecchio articolato, affonda le radici anni e anni addietro, ben prima rispetto alla finta morte della stessa Kira. La rivelazione finale sembra un po’ troppo eclatante, più che altro perché le modalità con cui la donna è divenuta Viktor Sams, con tutto ciò che ne comporta, rimangono decisamente oscure. Tuttavia, Morte e altri dettagli fa il suo nel disorientare lo spettatore per poi colpirlo con un plot twist totalmente inaspettato. A tal proposito, vi suggeriamo altri titoli del genere in cui è davvero difficile scoprire chi è il colpevole.

Un murder mistery che sa di critica sociale

L’elemento più interessante di Morte e altri dettagli è sicuramente la critica sociale che sottende il piano di Viktor Sams. La serie tv porta avanti un ottimo lavoro nel delineare il bizzarro e spietato mondo dei ricchi. Alcuni membri del cast di Morte e altri dettagli, nel particolare, rendono al meglio la repulsione che questo ristretto mondo può generare. Tutto ciò spiana la strada alla rivelazione di Celia Chun e alle sue motivazioni dietro il colpo inflitto ai Collier. Pure se, anche qui, le modalità con cui la donna ha costruito il proprio impero rimangono poco credibili. Tuttavia, non possiamo che empatizzare con lei e col suo piano.

La lezione moraleggiante sui ricchi e sui loro peccati è comunque, per quanto già vista (l’esempio più eclatante degli ultimi tempi è sicuramente The White Lotus), riuscita. Morte e altri dettagli è una serie tv che riesce a condire la classica struttura del murder mistery con una critica sociale canonica ma non scontata, sicuramente interessante. Anche alcune incertezze narrative, come quelle accennate relative a Kira e Celia, o ad altri personaggi del cast di Morte e altri dettagli, possono essere “perdonate” perché funzionali a questo intento che riesce a distinguere la serie.

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Un confronto tra Imogene, Rufus e Sunil

La tecnica immersiva di Imogene

Un altro elemento interessante di Morte e altri dettagli è il modo in cui procedono le indagini. Al centro della scena non c’è il solito detective brillante (anzi, Rufus viene sfruttato troppo poco e messo spesso sotto una luce quantomeno ambivalente). C’è invece una giovane con un innegabile talento, ma senza la giusta lucidità emotiva. L’indagine di Imogene, dunque, va avanti per intuizioni e ricordi sbloccati e soprattutto si alimenta della capacità immersiva della ragazza, capace di calarsi alla perfezione nei racconti e nelle testimonianze.

Con questa tecnica anche noi indaghiamo in prima persona insieme a Imogene. L’elemento visivo è più importante di quello uditivo e ciò aiuta nell’orientarci nel mistero. Inoltre, Violette Beane è sicuramente uno dei membri del cast di Morte e altri dettagli capace di brillare di più, perfettamente coerente nell’interpretare una detective atipica, tanto incerta quanto determinata nel portare avanti la propria indagine.

Il giudizio finale su Morte e altri dettagli

Dopo aver parlato, dunque, degli elementi maggiormente caratterizzanti di Morte e altri dettagli, è ora di andare nel cuore del giudizio su questa serie tv. Il filone del murder mistery è tanto fortunato quanto ricco. Un prodotto del genere, dunque, da una parte può rivolgersi a un pubblico ampio, ma dall’altra si deve difendere da una folta concorrenza. Morte e altri dettagli riesce a muoversi alla grande in questo panorama, magari non spiccando, ma sicuramente facendosi notare e appassionando.

Il racconto è sempre interessante. La tensione rimane viva fino all’ultimo, complice anche una buona caratterizzazione dei personaggi. Alcune zone d’ombra ci sono, ma tutto sommato la narrazione non perde mai visibilmente la propria coerenza. Siamo davanti, in sostanza, a un buon prodotto, che non eccelle in nessuna delle sue componenti, ma che nemmeno si macchia di vistose cadute. Una buonissima serie tv, degna compagna di serate in cui ci si vuole cimentare in un appassionante mistero.

A parere di chi scrive, dunque, Morte e altri dettagli si merita un’onestissima promozione. Sarebbe stato interessante anche lo sviluppo di una seconda stagione, che avrebbe consentito un approfondimento maggiore dei personaggi. Il finale aveva lasciato spazio a questa possibilità, visto il ritrovamento del misterioso cadavere sulla neve, ma il destino della serie è ormai segnato. Al di là della delusione, dunque, possiamo goderci questo interessante racconto, un buonissimo murder mistery con quel tocco di critica sociale ad arricchirne la struttura.