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My Lady Jane – La Recensione della Serie Tv che si prende gioco di Bridgerton

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Riusciamo già a immaginarcela, Shonda Rhimes. Svenuta sul letto, e non per i 40°, a riflettere sul modo con cui scongelare subito Benedict Bridgerton, ovunque esso sia, per metterlo di fronte a una macchina da presa con una tipa X con cui farlo accoppiare prima di subito. Giusto per evitare che la troppa attenzione su My Lady Jane possa distrarre il suo fedele pubblico dagli intrighi a corte su cui lei ha deciso di puntare per, a quanto pare, diverse stagioni. Soprattutto se consideriamo che la nuova produzione Amazon Prime Video l’ha appena presa in giro duramente, attirando l’attenzione di chiunque. Perché se ami Bridgerton (qui le pagelle del finale della terza stagione), diventi presto un suo servitore. Ma se la detesti, ti bendi gli occhi pur di non guardarla. Con My Lady Jane tutto questo non succede.

Perché se ami Bridgerton la guardi (My Lady Jane) ma se la detesti arriverai addirittura ad amarla. Perché la nuova Serie Tv si prende duramente gioco della produzione Netflix, facendo dei suoi cliché il fulcro dell’intera narrazione. My Lady Jane è l’apostrofo rosa tra adesso mi guardo Bridgerton e ma che diamine ho appena guardato. Una Serie Tv provocatoria che, con soli otto episodi, ha riassunto tutto quello che la produzione Netflix è stata in tre stagioni, mettendoci dentro anche mutaforma che sono comunque stati più credibili di Colin e Penelope Bridgerton.

My Lady Jane è il nuovo successo in costume Amazon Prime Video. Una Serie Tv a cui non importa se ami o detesti il genere. Perché qualsiasi siano le tue preferenze, saprà come attirarti dandoti esattamente quel che cercavi

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My Lady Jane

My Lady Jane non è la nuova Bridgerton: è l’equivalente di quel che è stato Scary Movie dopo Scream. E’ la parodia sottile ma efficace di tutto quel che dal 2020 Shonda Rhimes ci ha propinato, dando vita a un fenomeno mediatico che ha battuto record su record. E’ una Serie Tv in costume fatta di amore, provocazione e intrighi a corte, ma con l’ausilio di personaggi molto più svegli di quelli che abbiamo conosciuto.

Al contrario di tutto quello che sappiamo e che abbiamo ampiamente già digerito, qui Jane non è una futura Regina a caso che cerca un marito durante un ballo a corte. E’ una donna autonoma, giustamente immatura e pronta a sbocciare da sola. Non ha bisogno dell’amore per salvarsi, e neanche lo cerca. Quel che vuole è l’affermazione di sé. Si può salvare da sola, e può salvare anche gli altri. Senza l’aiuto di nessun Principe che cade dal cielo per indicarle la via. Grazie all’espediente del narratore onnisciente, My Lady Jane racconta la storia servendosi di descrizioni didascaliche che dicono a chiare lettere che non stiamo assistendo alla solita routine. Piuttosto, stiamo assistendo a un racconto in cui tutto quello che conosciamo viene interrotto da colpi di scena che non ci aspettavamo, e che rendono questa produzione assolutamente imprevedibile.

D’altronde, in quale altra Serie Tv in costume il narratore dice che quel che la protagonista sta affrotando è – citandolo letteralmente – una rottura di cogli*ni? Da nessuna parte. Soltanto qui. Lo abbiamo sempre pensato, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo per non interrompere il flusso emotivo del momento con annessa credibilità. Ma a Lady Jane tutto questo non importa. Quel che le importa è mettere a fuoco tutti gli stereotipi del genere, e poi lasciare che le cose vadano come devono andare, prendendosi così gioco di tutto quel sudore che altri sceneggiatori hanno buttato fuori dal corpo cercando di capire come far sposare due fessacchioni troppo concentrati su loro stessi.

My Lady Jane affonda le proprie radici in una storia realmente accaduta che qui prende nuove sembianze, diventando un terreno fertile su cui far evolvere finalmente qualcosa di diverso nel panorama delle ultime Serie Tv in costume. Servendosi anche di ingredienti fantasy, My Lady Jane racconta una storia diversa da quella che i libri di storia hanno raccontato, e non solo per umani che diventano animali. E’ una storia in cui Lady Jane Grey si salva, non restando sul trono soltanto per nove giorni. E’ tutto ciò che sarebbe potuto accadere se il destino fosse stato diverso. Una rivisitazione libera che, ancora una volta, si prende forse gioco di quel mondo distopico di Bridgerton in cui l’800 viene descritto con una fantasia che forse supera perfino gli umani che diventano cavalli.

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Lady Jane è obbligata a sposarsi con qualcuno che neanche conosce. In una locanda, incontra Guilford Dudley che, senza saperlo, finirà per sposare il giorno dopo. Tra i due si sviluppa immediatamente un rapporto di rivalità che, già con i primi sguardi, ci comunica più di altri. I due, pur affermando di malsopportarsi, sono in realtà uniti da un’attrazione che è scattata immediatamente. Una complicità che li porterà a unirsi e a innamorarsi, anche di fronte ai chiari difetti dell’altro. Perché quel che si apprezza di My Lady Jane è che qui non esistono personaggi perfetti da idealizzare. Sono tutti tremendamente umani e quindi, per questo, tremendamente insopportabili.

My Lady Jane, però, fortunatamente, sceglie di non rendere l’amore l’unico protagonista di questa storia. A fare da sfondo troviamo infatti altri espedienti, come la lotta contro gli Ethians – persone nate con la capacità di trasformarsi in animali – e il periodo dei Tudors. Ma non solo: a portare avanti la narrazione ci sarà anche il curioso caso della morte del Re, qui ucciso a seguito di una cospirazione da cui Jane dovrà venire a capo. Insomma, gli ingredienti in questo caso vanno ben oltre la pagina di un giornale scritto da una penna senza identità. Qui si lotta per la vita e per la propria indipendenza, facendo comunque i conti con cose da cui non era facile sfuggire, come i matrimoni combinati a favore della dinastia.

My Lady Jane è una Serie Tv brillante, capace di parlare al mondo di oggi attraverso espedienti reali e altri fittizi. Perfino il genere fantasy, qui, assume un richiamo nei confronti del mondo reale, evidenziando la disparità e il bisogno di inclusività. Tutto questo non viene però messo in atto attraverso scelte forzate o teatrali. Ogni cosa si muove si muove sul palco di My Lady Jane in modo naturale, invitando il telespettatore soltanto a essere tale. Senza mai suggerirgli cosa sia giusto e cosa sbagliato.

Realtà e finzione. What if e amore. Indipendenza e doveri. Ogni cosa in My Lady Jane occupa il giusto spazio, rendendo ben bilanciata l’intera narrazione. E’ il compromesso perfetto per chiunque Bridgerton non lo guarderebbe mai e per chiunque, invece, non veda l’ora di vederla tornare con la quarta stagione. Non è un caso che la Serie Tv sia già diventata una delle più viste del 2024, ottenendo più consensi che critiche, al contrario di quel grande successo Netflix che deve invece sempre fare i conti anche con chi la disdegna aspramente.

Insomma, tutto è andato come doveva andare, dando vita a un altro successo del 2024 (qui le migliori Serie Tv fino ad adesso) fedele solo a se stesso. Soltanto una cosa ci turba e non ci lascia in pace: la paura che Shonda possa cambiare tutte le regole della storia, propinandoci una nuova stagione in cui, a caso, la Regina Carlotta lascia il ballo del Palazzo con delle sembianze da cavallo.