ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Only Murders in the Building 3×03 e sulle precedenti puntate della serie
Dopo il doppio episodio della scorsa settimana che ha aperto la nuova stagione, Only Murders in the Building 3×03 frena un po’ il ritmo tumultuoso delle prime due puntate e inizia a scavare con calma nel nuovo mistero che costituisce il cuore di questa terza stagione. Appena sette giorni fa abbiamo assistito alla costruzione dello scheletro di questo nuovo capitolo, con la morte di Ben, avvenuta all’Arconia in un momento successivo all’avvelenamento in scena, e, chiaramente, l’incipit della terza stagione ha dato agli spettatori tanto materiale da metabolizzare, per cui questa terza puntata assolve al compito di tirare un attimo le fila del racconto, di fare ordine e di indirizzare l’evoluzione della trama, che promette, come in passato, di dipanarsi attraverso diverse vie.
Only Murders in the Building 3×03 è una puntata estremamente gradevole, dal respiro un po’ più ampio, quindi più rilassata, ma capace di regalare comunque momenti grandiosi. Domina, ancora una volta, la sontuosa Meryl Streep e chiaramente non c’è notizia in tal senso, ma è sempre bene sottolineare il preziosissimo apporto che l’attrice sta dando alla serie. Il passaggio in cui Loretta canta la ninna nanna della tata del musical di Oliver è di un’intensità pazzesca ed è il culmine di una puntata che fa fare alla trama solo dei piccoli passi in avanti, ma che dissemina la narrazione di spunti da approfondire nel corso delle prossime settimane. A cominciare dall’immancabile girandola dei sospetti che caratterizza l’inizio delle indagini.
Only Murders in the Building 3×03 – Inizia la girandola dei sospetti
Le prime due puntate hanno portato subito a un arresto, ma Mable e Charles, avidi consumatori come noi di prodotti di stampo crime, sanno bene, anche per esperienza personale, che il primo sospettato non è mai l’assassino. Come di consueto, le indagini del trio, che per il momento sono quelle solo del duo visto che, come presto vedremo, Oliver è affaccendato in tutt’altro, iniziano a puntare il mirino su una serie di sospetti, che via via nel corso della stagione verranno smentiti e rivalutati. Si parte con Kimber, la prima grande sospettata di questa terza stagione della serie presente su Disney+. L’attrice potrebbe avere avuto diversi motivi per uccidere Ben, come ad esempio l’esistenza di una relazione non andata a buon fine e a far cadere i sospetti su di lei c’è la questione del fazzoletto, che ha fatto drizzare le antenne a Charles e indirizzato l’attenzione. La donna viene, verso la fine di Only Murders in the Building 3×03, presentata sotto una luce negativa, messa in competizione con Loretta e anzi mossa verso il compimento di qualche atto di sabotaggio per prendersi la scena. Al momento, dunque, l’attenzione è su Kimber, sospettata numero uno, ma anche prima a finire nella girandola dei sospetti, per cui molto probabilmente innocente.
In questo momento, non sta partecipando alle indagini e al gioco dei sospetti Oliver, ancora scosso da tutto ciò che è successo nelle prime due puntate. L’avvelenamento prima e poi l’effettiva morte di Ben hanno chiaramente colpito in maniera netta il suo spettacolo e il regista sta provando a reinventarsi, per non lasciarsi scappare quest’ultima occasione per risollevare la sua carriera, col tempo che incalza anche a causa delle sue condizioni di salute. La costanza e la forza con cui Oliver cerca di perseguire il proprio obiettivo, ovvero la realizzazione del musical, è sicuramente invidiabile, ma allo stesso tempo mette in mostra i lati meno piacevoli del personaggio, come quando rivendica gli obblighi contrattuali di Loretta in una scena decisamente deprecabile. Lontano anche da Charles, se non per questioni lavorative, e soprattutto da Mable, addirittura bandita dal suo spettacolo, il personaggio interpretato da Martin Short in questo momento resta ai margini dell’indagine, al centro di altre trame, ma fuori da quella principale e noi tutti non aspettiamo altro che anche lui si riunisca alla realizzazione del podcast al fianco dei suoi grandi amici.
Intrighi e relazioni
Mentre l’indagine sulla morte di Ben prende forma, Only Murders in the Building 3×03 mette in scena anche diversi intrighi e soprattutto pone l’accento su alcune nascenti relazioni. Già la scorsa settimana, nei primi due episodi distribuiti da Disney+, era stata paventata l’esistenza di un rapporto speciale tra Oliver e Loretta, che in questa puntata esplode, sublimato dalla splendida performance canora dell’attrice e da un trionfale bacio. Il regista, evidentemente sotto stress, non sta mostrando forse i migliori lati di sé, ma rimane sempre estremamente genuino e, in fondo, si merita davvero una persona speciale, che comunque non è affatto libera da sospetti, come di base non lo è nessuno a questo punto del racconto. Ad ogni modo, questo rapporto tra Oliver e Loretta è sicuramente intenso e interessante, importante anche per sviluppi successivi.
Un altro rapporto che sembra prendere forma, in maniera molto meno decisa, ma con grandi potenzialità, è quello tra Mable e Tobert, il documentarista di Ben dal nome alquanto insolito. I due si ritrovano a indagare sulla vittima e uniscono le forze, dopo un gioco d’inganni che ha assunto molto i tratti del flirt. Come Loretta, chiaramente nemmeno Tobert è libero dai sospetti, ma al momento sembra poter essere un grande valore aggiunto all’indagine, una risorsa utile anche a sopperire alla momentanea assenza di Oliver. Un rapporto su cui occorre fare luce, poi, è quello tra Kimber e Ben, messo volutamente sotto i riflettori e sicuramente importante per gli sviluppi dell’intreccio. Nella prossima puntata quasi sicuramente l’attrice sarà l’osservata speciale, perché le indagini di Mable e Charles si concentreranno su di lei, per cui scopriremo senza ombra di dubbio qualcosa in più sui misteri che l’avvolgono.
Dopo un doppio episodio d’esordio dall’impatto importante, Only Murders in the Building 3×03 si prende il suo tempo, perché c’è una trama da costruire e da dipanare per dieci episodi e non si può sempre correre all’impazzata. Questa puntata, comunque, conferma le ottime impressioni di una settimana fa e accentua dei tratti introdotti nei primi due episodi, come la multimedialità di questa stagione, che si concentra sul teatro, spostandosi ora sul musical, accentuando quella patina scenica che avvolge il racconto. Dobbiamo ancora entrare nel vivo della vicenda, questo è chiaro, ma la serie presente su Disney+ continua sempre più a convincere, settimana dopo settimana, e prosegue nel mettere in mostra la sua grande abilità nell’allestire un mistero sempre interessante e ricco di spunti.