Bentornati a una nuova recensione di Outlander. Che ne avete pensato di questa puntata? Vi tremano ancora le mani e vi state mangiando i gomiti dalla rabbia? Se la risposta è sì, non vi preoccupate, reazione più che normalissima. Io stessa l’ho presa benone, come potrete evincere dal titolo casualissimo che ho dedicato all’articolo. La terza stagione in tutto durerà 13 episodi quindi abbiamo già passato il giro di boa. Eppure è proprio questa puntata a fare da spartiacque, rispetto a tutto ciò che si è visto fino a ora. Ma facciamo un po’ d’ordine e cerchiamo di parlarne in maniera più specifica, prima di partire per la tangente.
Analizziamo insieme questo episodio di Outlander, che proprio come gli altri racchiude nel titolo il senso stesso della puntata: First Wife.
Non giriamoci intorno e andiamo dritti al nocciolo della questione. In ‘Creme de Menthe‘ siamo rimasti a bocca aperta nello scoprire che Jamie (per sua stessa ammissione) era già sposato. Chi è quest’altra donna che rappresenta l’ennesimo ostacolo per la nostra coppia preferita? Eppure è dall’inizio che la sottoscritta vi ha avvertito che una certa notizia del passato, riguardante Jamie, vi avrebbe sconvolti. A meno che voi abbiate già letto i libri, in quel caso magari mesi e mesi di sedute psichiatriche potranno aver giovato al vostro percorso di recupero del sistema nervoso. Siccome in Outlander il tempismo è tutto, proprio mentre Jamie sta per spiegare a Claire il suo segretuccio da poco, eccola spuntare con tanto di prole al seguito. LEI.
L’arpia, l’anticristo, la megera, la piattola la…. ok, la finisco qui. Laoghaire. Ovviamente i vent’anni passati le hanno giovato caratterialmente ed è sempre simpatica come può esserlo una cartella esattoriale di Equitalia o la notizia dell’appello di un esame anticipato.
Provate a mettervi nei panni di Claire. Venite a sapere non solo che il grande amore della vostra vita vi ha mentito ed è sposato, ma ha preso in moglie un essere ripugnante. Una come Laoghaire, (che in passato oltre ad aver tentato di portarvi via il marito, è quasi riuscita a farvi finire sul rogo)… come potreste accettare una notizia simile?
No, non riesco a immaginare nulla di peggio!
Sia chiaro, io amo Jamie quasi incondizionatamente (se non ve ne siete resi conto dai miei articoli su Outlander, leggete questo). Questa volta però è difficile stare dalla parte dello scozzese e del suo punto di vista. Come lui stesso ha provato a spiegare a Claire, capiamo il suo desiderio di sentirsi ancora vivo. E di formare una famiglia, essendogli per ben tre volte preclusa la possibilità di essere padre (con Faith, Willie e Brianna). Aveva intravisto nelle piccole Marsali e Joan la parvenza di un futuro sereno e già questo, in una persona ormai ridotta a un guscio vuoto, è un enorme e tangibile cambiamento. Ma pensare di ottenere quella felicità con Laoghaire, perfettamente conscio dei loro trascorsi, è una follia da persona priva di cervello.
Scontato come il fatto che il sole sorga a est e tramonti a ovest (e sempre sarà così), ben presto il nostro protagonista ha scoperto che vivere con lei non solo è un pessimo surrogato della famiglia che avrebbe voluto con Claire, ma è addirittura un inferno.
No Jamie, una stupidità così grande non te la perdoneremo. Come altrettanto sciocco è portare Claire a Lallybroch, ignara di tutto, pensando che la verità non sarebbe saltata fuori prima di riuscire a parlarle. La poveretta così si è ritrovata con le spalle al muro, impreparata. Sbagliato sotto tutti i punti di vista!
Non possiamo negare quanto ci abbia innervosito Jenny, personaggio che abbiamo iniziato ad amare dalla sua prima comparsa in Outlander. Questo suo intralciare la vita del fratello, convincendolo a unirsi in matrimonio con Laoghaire (anche lei conscia che non sarebbe stata la migliore delle scelte), non ci è andato giù. Diverso è il discorso per il trattamento glaciale riservato a Claire. Se Jenny è convinta che Claire abbia abbandonato effettivamente Jamie e per vent’anni non si sia degnata di cercarlo, possiamo trovare allora più comprensibile la sua ostilità. Così come la sua mancanza di fiducia. Ma perché mettere ora i bastoni tra le ruote al loro amore?
Potremmo inoltre tentare di giustificarla con un ‘ha fatto e sta facendo tutto questo per il bene del fratello‘, ma non regge. Perché, come l’ha avvisata suo marito Ian “Volevi solo che Jamie fosse felice… ed eccolo qui, ma non gli permetti di esserlo“.
Speriamo che questa testarda Fraser si ravveda, come abbiamo iniziato a percepire nell’ultimo dialogo con Claire.
Che ne sarà dei due protagonisti? Lei lo perdonerà non solo per il fatto in sé, ma soprattutto per averle nascosto la verità? Come fare i conti con un passato così difficile da digerire?
Sono domande che lo stesso scozzese le pone indirettamente. Purtroppo fra la sparatoria e il rapimento del giovane Ian, pare che questi quesiti debbano essere momentaneamente messi da parte! Inizia qui la seconda fase di Outlander, che vedrà un brusco cambio di rotta nella storyline e che porterà i nostri protagonisti ben lontani dall’amata Scozia. La tentazione di spoileravi le mille cose che accadranno di qui in poi, i personaggi che torneranno, le peripezie in cui la coppia si imbatterà, è alta! Ma non succederà, tranquilli.