Con l’episodio della scorsa settimana abbiamo imparato che Outlander non è perfetta, anzi può ricadere facilmente in scene filler, come le scene di nudo a cui Sam Heughan e altri attori sono ormai abituati. Con Outlander 5×07, The Ballad of Roger Mac, sembra però che le carte in tavola siano state nuovamente capovolte, facendoci dubitare delle considerazioni negative degli ultimi sette giorni. Certo, i difetti legati al trucco e al green screen permangono ma i punti di forza diventano altri.
È una sensazione di inquietudine quella che avvertiamo durante l’intero episodio. È la calma prima della tempesta difficile da identificare, sebbene sia chiaro che qualcosa non va. Lo percepiamo dalla tensione tra i soldati della Corona, dall’allestimento del campo di battaglia, dalla quotidiana e gentile promessa di ritornare a casa, che Roger sussurra a Brianna prima di scomparire in lontananza. È come se udissimo da lontano una patetica canzone che non vuole calmare gli animi, bensì intende anticipare l’addio a due personaggi amati.
Protagonista di Outlander 5×07 è l’atteso evento risalente al 16 maggio 1771.
È la data in cui a Great Alamance Creek si combatté la decennale battaglia tra ufficiali coloniali e regolatori. Sin dall’inizio della quinta stagione avevamo predetto che questo momento sarebbe arrivato, poiché è storicamente troppo importante per essere ignorato.
In Outlander 5×07 è Brianna a raggiungere i suoi genitori per informarli di quanto sta per accadere. Ancora una volta i protagonisti cercano di piegare la Storia a loro vantaggio, ma come ha constatato Claire nella 5×05 è il tempo a scegliere quando far accadere ciò che desidera.
La battaglia si farà!
Murtagh Fitzgibbons
Dichiara un disilluso Murtagh quando Roger, che si era recato da lui nottetempo per informarlo della vittoria della Corona, lo prega di fare in modo che i suoi uomini si ritirino.
La forza e la bellezza di Outlander 5×07 deriva dall’attendibilità storica.
È evidente nelle decisioni più eclatanti, come l’inganno del Governatore Tryon che decise di organizzare le truppe prima del mezzogiorno del 16 maggio, venendo meno alla parola data al reverendo Caldwell. È evidente nell’ultimatum scritto e rivolto ai regolatori solo qualche ora prima della battaglia. È un’attendibilità che compiace gli appassionati perché si manifesta anche nei particolari, come la decisione di rappresentare ‘lo stile a indiano’ adottato dai regolatori durante lo scontro, per tener testa all’esercito inglese. Ma è anche il pathos scatenato dagli eventi e dalle reazioni dei protagonisti che ci convince della validità di Outlander 5×07.
Fondamentale è la velata prova di fedeltà a cui Tryon sottopone Jamie facendogli dono della giubba rossa. La vestizione appare come dolorosa costrizione perché simbolicamente l’indumento ha per anni rappresentato il nemico, la fazione opposta contro cui dover combattere per ottenere la libertà sia a Culloden che in North Carolina. Adesso invece soffoca quel lato di Mac Dubh che era lui a tenere volontariamente nascosto.
Da adesso Jamie proverà sulla sua pelle le conseguenze del debito che è stato costretto a ripagare.
La battaglia, probabilmente da inserire tra le migliori delle serie tv, inizia e la telecamera trema sotto i passi di soldati terrorizzati e impacciati. Il caos invade lo schermo attraverso una regia che fa percepire quanto soffocante e feroce sia lo scontro. Le grida e le imprecazioni aumentano facendo sussultare lo spettatore che si aspetta il peggio, ma improvvisamente tutto si ferma. Si tratta solo di un istante, sospeso nel tempo, in cui gioiamo del silenzio e degli occhi vispi di Murtagh e di Jamie che si incrociano. Tutto sembra andare bene… sbagliato!
Rapido e come un fischio è il proiettile che attraversa il corpo di Murtagh. Lui sussulta e i volti di entrambi, un secondo prima sorridenti, si fanno cinerei. I passi sono ora impacciati, pesanti, mentre Jamie cerca di sorreggerlo e la forza viene meno e i due si accasciano sulle radici di un albero. In realtà non è una scena diversa da tante altre viste nelle serie tv o nei film. Tuttavia, è lo sguardo eloquente di Sam Heughan (Jamie Fraser) che permette al momento di distinguersi. È probabilmente una delle migliori prove di recitazione che l’attore ci abbia mostrato finora, insieme a quella del season finale della prima stagione. Jamie, che solo il giorno prima aveva compiuto cinquant’anni, ritorna ad essere improvvisamente il ragazzo agitato e stremano che trent’anni prima combatté a Culloden. Purtroppo in Outlander 5×07 qualcosa è cambiato: lui adesso fa parte della fazione vincente, ma non può gioire perché sul piano umano, personale, è stato sconfitto.
Poiché la sofferenza è di casa in questa serie tv, è un’altra la perdita inaccettabile che dobbiamo subire.
Eppure è difficile credere che la morte di quest’altro personaggio sia realmente avvenuta, poiché ci sono molti dettagli che fanno pensare sia un equivoco. Ad esempio non viene mostrato il volto e l’unico elemento di riconoscimento è il fazzoletto bianco che il giorno prima Jamie gli aveva donato.
Non per questo la scena diventa sostenibile. Il corpo esanime di un uomo che sembra essere Roger Mackenzie è appeso per il collo al ramo di un albero insieme ai traditori della Corona. Tuttavia se quello fosse davvero il corpo di Roger, allora la sua morte sarebbe spiegabile solo attraverso un malinteso: derubato della coccarda di riconoscimento da William Buck MacKenzie incontrato nei boschi, è stato poi considerato dagli inglesi come un traditore. Ma è qui che si inserisce un altro elemento narrativo utile a confutare l’idea che sia davvero morto. Certo, il figlio di Dougal e Geillis lo colpisce con un fucile tramortendolo, ed è vero che il loro incontro sembra mettere in serio pericolo Roger, ma lo scozzese non avrebbe mai consegnato sangue del suo sangue all’esercito inglese. Dunque se davvero lo studioso di Oxford fosse morto sarebbe stato per mano di William, e si troverebbe ben lontano dal ramo a cui il corpo è stato trovato appeso.
Anzi è molto più probabile che sotto quel cappuccio si nasconda il viso di uno degli scagnozzi di Buck che, dopo aver rubato il fazzoletto di Roger, è stato catturato e impiccato. Ma al di là di queste congetture che si spera si avverino, divertente è stato riconoscere sotto i folti capelli neri di William Buck MacKenzie il volto di Graham MacTavish che interpretava anche Dougal. Tutto sommato questa prima parte della quinta stagione è stata abbastanza interessante, inoltre dal breve sneak peek alla fine dell’episodio sembra voler continuare su questa strada. Incrociamo le dita e speriamo che alcuni errori evitabili non si ripresentino nei nuovi episodi.