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Patrick Melrose 1×02 – Il passato è il presente

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“Never Mind”. Il titolo della seconda puntata di Patrick Melrose suona più come un suggerimento che come il nome di un episodio; un consiglio per il piccolo Patrick, forse, oppure il mantra con cui sua madre ha deciso di affrontare la vita. Lacoste, 1967. Siamo nel sud della Francia, 15 anni prima gli eventi mostratici nella prima puntata, Bad News. In questo episodio, quasi tutto ambientato nel passato, iniziamo gradualmente a capire quale fosse l’aria che tirava nella famiglia Melrose quando Patrick era ancora un bambino e a intuire, sempre con maggiore convinzione, che le debolezze e le dipendenze del Patrick adulto non sono che il frutto delle sue mostruose esperienze di infanzia.

In un episodio quasi interamente incentrato su David Melrose, la prima scena che ci viene mostrata è, paradossalmente, proprio la cremazione del suo cadavere e il trasporto delle ceneri nell’urna tanto bistrattata e detestata da Patrick nel pilot della Serie. Nel “presente”, le uniche fasi a cui assistiamo sono quelle in cui Patrick arriva a casa a Londra grazie al passaggio del suo migliore amico, in preda agli effetti dell’astinenza dalla droga. Il passato, invece, ci mostra un vero e proprio spaccato della vita dei Melrose in Francia nel 1967; David è un ex dottore che non ha mai avuto bisogno di lavorare in quanto ha sposato Eleanor, un’americana estremamente ricca, da cui dipende economicamente.

Fin dai primi minuti aleggia questo sentimento di terrore nei confronti di David: prima della domestica, poi della moglie, ancora da parte degli amici invitati a cena e infine del figlio Patrick. L’uomo viene presentato come un despota, dipendente da alcol e droghe, particolarmente lunatico e sadico; tuttavia, non è completamente pazzo: sembra, infatti, che egli segua una filosofia comportamentale riassunta nell’assioma “L’educazione deve essere dura in modo che da adulti si sia in grado di sopportare tutto”.

Per quanto antica, questa impostazione può essere tutto sommato condivisibile, se non fosse che l’interpretazione di essa è una vera e propria degenerazione: la violenza (si presume sessuale anche se non è esplicitata) che compie nei confronti del figlio e la minaccia di ucciderlo se dovesse mai rivelare quello che era successo non ha assolutamente niente a che fare con il concetto di educazione o insegnamento, ma risulta essere la deviazione mentale di un uomo, si potrebbe dire, quasi annoiato dalla vita.

Curioso e interessante, a livello di montaggio, che le crisi di astinenza di Patrick brevemente mostrate nel presente corrispondono ai momenti di maggior pena, rabbia e frustrazione del bambino che è stato in passato, a causa degli abusi del padre. Un padre che, nella sua deriva da egomaniaco, impedisce fisicamente alla moglie Eleanor di entrare in contatto con il piccolo Patrick, che invece sembra voler stare solo con la madre. La donna, completamente assuefatta nella sua dipendenza dall’alcol, ha una flebile volontà di proteggere il figlio da un padre geloso e possessivo; questa volontà, tuttavia, si sgretola quando David decide di imporsi e questo ci consegna la triste realtà di solitudine di Patrick, che sembra essere compresa solo dall’amica della madre, Anne.

Il punto più tragico e inquietante di tutta la storia di Patrick Melrose è che tutti temono David Melrose, ma nessuno lontanamente immagina che le sue azioni possano spingersi a tanto; se infatti è sotto gli occhi di tutti la durezza dell’uomo e la difficoltà relazionale del bambino, nessuno tra moglie e amici teorizza che David sia davvero un mostro. Nessuno ha i mezzi intellettivi per aiutare quel bambino: questo è, senza dubbio, l’aspetto più emotivamente devastante della Serie fino a questo momento, anche peggiore della pietosa rappresentazione che abbiamo avuto nella scorsa puntata del Patrick adulto.

Ma in tutto ciò come si collega il geco?

Gli osservatori più attenti avranno notato che, come nel primo episodio, un animaletto in particolare compare sulle mura della casa in Francia dei Melrose, e lo fa in due momenti molto specifici. Patrick, infatti, lo nota quando il padre gli ordina di chiudere la porta e di abbassarsi i pantaloni e, più tardi lo stesso giorno, sul soffitto della sua camera mentre prova inutilmente ad addormentarsi. Una delle interpretazioni più interessanti e calzanti del significato di questo animale potrebbe essere quello della forza di resistenza: si crede, infatti, che il geco possa rappresentare la rigenerazione, l’adattabilità, la forza e la capacità di sopravvivenza. Tutte qualità di cui Patrick si è necessariamente dovuto dotare, se è arrivato a essere un adulto. Ma a che prezzo?

Le restanti tre puntate, ne siamo certi, concentreranno l’attenzione più su Benedict Cumberbatch e la sua, almeno teorica, volontà di iniziare una nuova vita anche grazie alla morte del padre a cui, ricordiamo, non ha mai avuto il coraggio di rivelare ciò che pensa. Aspettiamo solo, dunque, la terza puntata di Patrick Melrose.

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