La seconda puntata della sesta ed ultima stagione di Peaky Blinders è andata in onda domenica sera sui canali della BBC, e ci ha mostrato un Tomas Shelby sempre più in balia dei suoi tormenti (qui trovate un resoconto della prima puntata). La nostra recensione (attenzione, seguono spoiler!).
Peaky Blinders: per Tommy è ora di (ri)prendere in mano la baracca
Tommy torna subito in Inghilterra dopo aver scoperto da Lizzie che la piccola Ruby si è ammalata e, in balia della febbre, ha cominciato a nominare persone e questioni che hanno rievocato in Tomas paure passate e sconosciute. La salute mentale del protagonista sembra sempre più in bilico. Nonostante i quattro anni senza whisky, il capo dei Peaky Blinders non trova pace, e forse proprio l’assenza dell’alcol nella sua vita ha lasciato un vuoto che altrimenti pare incolmabile, un vuoto in cui trovano spazio pensieri negativi e paure che non gli danno pace, portandolo all’insonnia. Quello che intendiamo dire è che Tommy, ora che ha trovato un nuovo sbocco affaristico, tra l’altro di una portata potenzialmente mai vista prima nella compagnia, non può più contare sull’appoggio dell’alcol, oltre che su quello di Polly. Quel nettare proibito che, da quando conosciamo Tomas, lo ha sempre aiutato a svuotare la mente quando ce n’era bisogno, a dimenticare la guerra alla quale è sopravvissuto e che sembrava essere stata definitivamente accantonata. Il ritorno di Thomas a Birmingham non può che essere sinonimo di affari in vista, ed infatti sappiamo che proprio in Inghilterra, a Londra, incontrerà il famigerato Jack Nelson.
Dopo tanta attesa, costui (interpretato da James Frecheville), si presenta come un uomo duro e cupo, un po’ come Thomas, ma dal credo diametralmente opposto. E’ un cattolico convinto, crede profondamente negli ideali del fascismo e ne appoggia l’ascesa, ma non sembra molto convinto di far entrare l’oppio, “qualcosa che ucciderà delle persone” nella sua città, Boston. E lì che Thomas, da buon stratega qual è, si inserisce. I Peaky Blinders hanno pronte due alternative per concludere l’affare multimilionario negli Stati Uniti (coordinato dalla McKee, sempre più centrale nella narrazione): o con le “buone”, con il lasciapassare di Nelson e con la promessa di appoggiare la causa fascista ed addirittura dando in pasto a Mosley le strategie segrete di Churchill (che per ora intravediamo sornione durante le arringhe di Thomas alla Camera dei Comuni), oppure con le cattive, e cioè affidandosi al buon vecchio Alfie Solomons, al quale Tommy ha promesso vendetta e un atto conclusivo degno della sua carriera, ovvero con una guerra tra gang per la conquista del mercato americano ed in particolare della città di Boston, dove i Solomons attualmente sono in netta difficoltà.
Peaky Blinders 6×02: la puntata dei ritorni
Quando Tomas e Alfie si rincontrano, a fare da sottofondo c’è l’ottimistica Nessun dorma, che fa presumere che tra i due, il gatto e la volpe, non sia ancora finita. E’ forse proprio appellandosi a chi sta peggio di lui, agli sconfitti in cerca di una rivincita che Thomas può spuntarla anche stavolta. Da un lato Alfie, mercante ebreo in crisi che di certo nel mondo attualmente descritto in Peaky Blinders non è proprio al sicuro, o quanto meno non ha speranze espansionistiche particolarmente rilevanti. Dall’altro lato Arthur. Autentico mattatore della serata di gala di Sir Mosley: si presenta totalmente alterato da alcol e droghe, con il solito fare da rissaiolo e, soprattutto, indossando una camicia nera. Che dire, un fenomeno. Tommy arriva al punto di schiaffeggiarlo e gli promette di far tornare Linda, con la quale è in contatto, pur di recuperarlo mentalmente. A Thomas suo fratello serve, è sempre stato la parte irrazionale della compagnia, quella più aggressiva ma anche più fedele. Arthur è un soldato, il migliore di tutti, e i comandanti, senza i loro migliori soldati, non vanno da nessuna parte. Altro ritorno è quello di Mosley, che si dimostra in splendida forma. Sua moglie è morta da poco ma sembra essersi ripreso in fretta. E’ infatti accompagnato da Diana (interpretata dalla promettentissima Amber Anderson), e con lei da vita ad uno scontro verbale a coppie con Thomas e Lizzie. Quest’ultima sembra sempre più indifesa, si avvicina più al ruolo di moglie (e madre) rispetto a quello di consigliera, posto che era di Polly e che attualmente è rimasto vuoto, purtroppo per Tomas.
L’uomo grigio
Ma ciò che più deve spaventare i fan di Peaky Blinders non sono i sempre più numerosi nemici di Thomas, pronti a danzare sul suo cadavere quando sarà il momento. Quello che più preoccupa, come anticipavamo in apertura, è la salute psicofisica del protagonista. E tutto sembra andare in parallelo con la misteriosa vicenda legata alla malattia di Ruby. Tale questione è sempre più oscura: la bambina, che sembrava essersi ripresa, viene sorpresa da sua madre a disegnare spettri e figure sinistre, e poi di fronte al caminetto sostenendo di sentire una voce provenire da lì, la voce di un uomo grigio che sta per arrivare a prendere lei e suo papà. E chi sarebbe l’uomo grigio? Thomas ha cominciato a soffrire di attacchi di panico e di convulsioni, causate da una visione chiara e concisa: il suo primo omicidio, di cui parla in privato anche a Mr. Nelson. Il sogno ricorrente di Thomas è quello in cui egli lotta, in un feroce corpo a corpo, con un soldato nemico, durante il suo servizio in Francia: costui potrebbe essere appunto la vittima del primo omicidio di Thomas. L’uomo in questione ha il volto ricoperto dalla fuliggine dei tunnel in cui operava Tommy. E’ uno scontro con il suo passato, l’ennesimo. Uno scontro con se stesso che avviene perché Thomas si sente incompleto, non riesce più a reggere tutto il peso da solo, e per questo ha bisogno di riavere dalla sua Alfie e Arthur. Ma la preoccupazione per sua figlia viene prima di tutto: sul finale infatti apprende la gravità della situazione dopo aver visto i disegni e la figlia sanguinare ad ogni colpo di tosse, e così fa una chiamata e chiede immediatamente informazioni su una nostra vecchia conoscenza, Esme Shelby-Lee. Staremo a vedere fin dove si spingeranno le sfumature horror di questa ultima, entusiasmante stagione.