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Peaky Blinders 6×05, la recensione: la strada per l’inferno è appena cominciata

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Il penultimo episodio di Peaky Blinders conferma la scia di mistero intrapresa per questa sesta e conclusiva stagione. La carne al fuoco è ancora tanta, e a Thomas Shelby non resta ancora molto tempo per portare a termine la sua missione. La nostra recensione.

ATTENZIONE: il seguente articolo contiene importanti SPOILER sulla sesta ed ultima stagione di Peaky Blinders

L’espiazione di Thomas Shelby

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Dopo aver scoperto dei suoi problemi di salute, Thomas Shelby ha cominciato una vera e propria crociata per purificare la sua anima. Sul finale della scorsa puntata (trovate qui la nostra recensione), Tommy era stato informato dal suo medico di aver contratto delle complicazioni molto gravi in seguito alla malattia di sua figlia (che lo aveva dunque contagiato). La gravità della situazione comporta poco tempo, sempre meno a disposizione di Thomas per portare a termina la sua missione personale, ovvero quella di porre fine sul nascere alla piaga del fascismo in Inghilterra. Nel corso di questa puntata assistiamo ad un piano di rappacificazione del protagonista con se stesso. Tommy vuole ripulire la sua città dalla droga (o forse vuole solo averne il pieno possesso), che sta letteralmente massacrando suo fratello Arthur, e lo fa con una delle sue solite e spettacolari scenate, in quel di Chinatown. Successivamente Thomas incontra Linda, alla quale chiede di badare ad Arthur ed aiutarlo ad uscire dal tunnel della droga, promettendo in cambio un’ingente somma di denaro per la sua organizzazione benefica. Dopodiché si reca ad una riunione di famiglia in cui rivediamo anche i desaparecidos Finn e Ada (e ne parleremo più avanti), e nella quale Thomas introduce alla famiglia un nuovo membro dell’organizzazione: suo figlio Erasmus, conosciuto da tutti come Duke. Il ragazzo (interpretato da Conrad Khan), figlio ed orfano di una vecchia amante di Thomas, si mette al servizio della compagnia. Più tardi suo padre ammetterà di avere in serbo dei grossi piani per lui, che siamo molto curiosi di scoprire. Insomma, a quanto pare Thomas ha deciso di vivere alla luce del sole come un benefattore, gestendo parallelamente gli affari sporchi tra le tenebre. E fin qua, niente di nuovo.

Why always Lizzie?

Una delle cose più strazianti di Peaky Blinders è vedere il volto di Lizzie ogni volta che scopre di essere stata tradita da suo marito con una donna diversa (in questo caso la donna in questione è Diana). Un tempo si accontentava di non essere tradita in casa sua, quella dei suoi figli, ma dalla morte di Ruby, forse, Lizzie non è più nemmeno una moglie per Thomas. In questa puntata assistiamo ad un intenso ed intimo confronto tra i due, nel quale Lizzie si dispera per non essere mai riuscita ad entrare nella mente di Thomas, ma quest’ultimo ci tiene a ribadire l’affetto che prova nei suoi confronti, per averlo assistito in tutti questi anni e aver sopportato la sua posizione, scomoda e inadatta a mettere su una famiglia. Il punto è proprio questo. Per quanto sia ormai ripetitivo vedere il capo dei Peaky Blinders violare il suo matrimonio, questa condizione sempre più insistente e marcata ci deve far riflettere. Dalla morte di Grace, lo sguardo di Thomas è diventato glaciale ed impenetrabile. Non ha più sorriso, non ha più amato. Poi è arrivata Lizzie, una donna dolce e premurosa, perdutamente innamorata di lui, e per Thomas tutta quella dolcezza è stata fondamentale nel corso delle ultime stagioni perché, senza, la depressione non gli avrebbe lasciato scampo. Ma (quasi) ogni volta che Tommy ha tradito Lizzie lo ha fatto con un secondo fine. Non c’è passione e non c’è alcun tipo di sentimentalismo nel raccontare le scene di sesso tra Thomas e le sue amanti, mentre la dolcezza e la drammaticità del momento, quando lo vediamo a letto con Lizzie, sono palpabili. Quella tra i due è una storia d’amore triste e tormentata, ma necessaria, fondamentale per il mantenimento dello status quo.

Peaky Blinders: qualche dubbio, a questo punto, sorge spontaneo

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Ok, forse è il caso di preoccuparsi. Dobbiamo ammettere che dalla penultima puntata di Peaky Blinders ci aspettavamo molto di più. Procediamo con ordine. Innanzitutto ritroviamo Finn e Ada. Il primo per tutta la stagione è stato completamente dimenticato, a sottolineare quanto nemmeno abbiano provato a raccontare una storia su di lui, nonostante ciò torna a ricoprire il suo ruolo di aiutante di Arthur dopo una non meglio spiegata assenza. In secondo luogo, e questa fa molto più male, sua sorella. Ada aveva cominciato la stagione alla grande, prendendo il posto di Polly come mente pensante in assenza di Thomas, dotata di un grande carisma e di classe da vendere. Poi, il nulla. Nelle ultime due puntate non si è quasi vista, ed ora in virtù del finale viene difficile aspettarsi un ruolo importante per lei, anche se speriamo di sbagliarci. Altro enorme, gigantesco punto interrogativo: la gestione di Michael. È vero che sul finale di puntata la sua promessa d’odio nei confronti del cugino getta le basi per un ultimo episodio con i fiocchi, ma il figlio di Polly è stato totalmente messo da parte, passando l’intera stagione (che poi si tratta di circa un mese di tempo) confinato in prigione. Non abbiamo dubbi che personaggi come lui, come Alfie e Arthur torneranno in grande spolvero per il finale, ma tutto questo era davvero necessario? Troppo tempo dedicato a Thomas, al suo Io, il suo impenetrabile e misterioso ego, che però non ci è stato mica rivelato, anzi. E poi ancora l’introduzione di Duke. Il suo ruolo sicuramente sarà importante (altrimenti a che serve?), però il suo arrivo ci è sembrato un po’ troppo macchinoso. 

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La nota positiva sono i villain, apparentemente invincibili. Jack Nelson è un uomo subdolo e feroce (lo vediamo in questa puntata minacciare violentemente Billy per passare dalla sua parte e consegnargli Arthur), Mosley è sempre più odioso, grazie ad una scrittura ottima e soprattutto alle doti di Sam Claflin (che ogni volta che chiede dello champagne ci fa venire voglia di schiaffeggiarlo), e poi anche Diana e Gina, la prima carismatica e seducente, spregevole e detestabile, la seconda misteriosa ed estremamente complessa, e potrebbe ancora sorprenderci tutti sul finale. Che Thomas stia facendo il gioco dei suoi nemici è evidente, sta tramando qualcosa di grosso, sta preparando un finale con il botto, degno di questo nome, tanto che non sappiamo davvero cosa aspettarci. Sul modus operandi però qualche dubbio c’è, ma speriamo vivamente di essere messi a tacere dall’ultima, attesissima puntata di Peaky Blinders, in arrivo domenica prossima. Una delle serie più amate degli ultimi anni sta per giungere al termine (nonostante si vociferi di un film), e noi non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserva il finale.

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