Il 12 febbraio, giusto in tempo per San Valentino, su Amazon Prime Video è arrivata una nuova commedia romantica made in Italy, Pensati Sexy. Il film vede come principale interprete Diana Del Bufalo e la straordinaria partecipazione di Valentina Nappi, famosa pornodiva che esordisce nel mondo del Cinema “classico” interpretando se stessa. Tra gli altri membri del cast troviamo altri nomi di spicco del panorama attoriale nostrano: da Alessandro Tiberi ad Angela Finocchiaro, passando per Jenny De Nucci e Fabrizio Colica, fino ad arrivare al sempre presente Raoul Bova. La pellicola diretta dalla regista Michela Andreozzi sarà riuscita a conquistarci oppure si annovererà tra le tante commedie romantiche che ogni anno affollano le piattaforme streaming in quel di febbraio? Restate con noi per scoprirlo.
Ecco a voi la recensione no spoiler di Pensati Sexy. Buona lettura.
Ma di che cosa parla di preciso Pensati Sexy?
La protagonista della pellicola, Maddalena, interpretata da Diana Del Bufalo, lavora per una casa editrice in ascesa come ghostwriter, scrivendo storie non sue nel modo più rapido possibile e rimanendo nell’ombra mentre gente di poco talento ottiene immeritato successo. Arrivata a un punto di non ritorno, la donna, un’insicura cronica che non fa altro che auto-svalutarsi e considerarsi lontana dal soddisfare le aspettative che la sua famiglia tradizionalista nutre su di lei, non essendo ancora sposata e con figli a differenza della sorella, decide di darci un taglio con la sua solita routine e di voler cambiare. Pur essendo inesperta e alquanto imbranata, Maddalena ha un obiettivo in testa: tornare a essere attraente per il suo capo (il personaggio interpretato da Raoul Bova) che la rifiuta perché non la ritiene abbastanza sicura di sé e sensuale.
Tutto cambia dopo quando il suo coinquilino, interpretato Fabrizio Colica, le fa mangiare dei biscotti “speciali” conditi di un ingrediente che le fa fare un vero e proprio trip mentale. La donna, da casta e piena di vergogne, si ritrova a passare la notte intera a visionare video della celeberrima pornostar Valentina Nappi. Il giorno successivo, mentre tenta di riavvicinarsi al suo capo, Maddalena con estrema sorpresa si rende conto di poter vedere la celebre attrice.
Quest’ultima diventa quindi per lei una sorta di particolare angelo custode: una consigliera, una guida nel mondo del sesso, ma soprattutto una vera e propria mental coach che tenta di insegnarle l’importanza di credere in se stessi e di non svalutarsi nel corpo e nello spirito. Incoraggiata da quest’aiutante inaspettata, la protagonista intraprenderà un percorso di crescita, tra nuove conoscenze e nuovi desideri circa il suo futuro. Mettendosi in gioco e scoprendo nuovi lati di se stessa, la donna capisce infatti che, prima di rispondere alle convenzioni sociale che la vogliono vedere seguire il percorso tracciato per lei, deve per prima cosa piacere a se stessa e solo in seconda battuta agli altri.
Il nostro giudizio
Sulla scia di molte pellicole uscite a cavallo tra il 2023 e il 2024, Pensati Sexy è un film che, pur in chiave comica, cerca di affrontare tematiche particolarmente attuali, legate alla percezione del corpo femminile e alle pressioni sociali e culturali che molte donne sono costrette ad affrontare giorno dopo giorno durante il loro percorso verso la felicità e l’auto-realizzazione, dovendosi scontrare contro pregiudizi e le aspettative di società, famiglia e amici. Durante il corso del film, la nostra Maddalena si ritrova infatti a vivere un percorso di liberazione sessuale, nonché di emancipazione da una famiglia dalla mentalità chiusa, spunti ottimi e attuali, che però riescono a trovare concretezza solo in parte.
Pensati Sexy è, infatti, un film che, pur rimanendo piuttosto godibile, nonostante le sue buone intenzioni, non riesce a offrire una visione particolarmente innovativa riguardo ai temi trattati: l’unico possibile elemento di novità è infatti quello dell’ambientazione italica. Il problema non sta infatti nella scelta delle tematiche, ma nel modo in cui esse vengono trasposte su schermo. Nonostante il desiderio di portare in scena una storia moderna e attuale, il film finisce per ricadere in più occasioni in cliché e stereotipi, risultando molto prevedibile e dai risvolti più che scontati.
Pur potendo contare su un buon ritmo narrativo dovuto alla breve durata della pellicola che non annoia e su una sceneggiatura semplice e leggera, la componente ironica che vorrebbe denunciare l’atteggiamento che la società riserva alle donne, etichettate in categorie discriminanti per le quali sono sempre e comunque criticate, non riesce a colpire nel segno come vorrebbe. Ciò si verifica, oltre che per eccessive semplificazioni, a causa di una retorica troppo dichiarata e a causa di un’atmosfera a tratti surreale che però non risulta sufficientemente insistita per sortire effetti.
A differenza di un film come Barbie, dove la riflessione satirica proposta dalla pellicola assumeva forza grazie al contesto paradossale e all’accentuato umorismo, Pensati Sexy finisce per ricadere nei classici stilemi della commedia romantica che vede la protagonista diventare la versione migliore di sé e subire un glow-up solo grazie alla forza derivante dal credere in se stessi.
Come già detto, quindi, gli spunti di partenza sono buoni: quel che funziona meno è il modo in cui i vari aspetti della pellicola vengono trattati e approfonditi.
Se infatti la presenza di una protagonista che ricalca lo stilema di un’eroina “alla Bridget Jones”, simpatica in tutta la sua goffaggine, permette al pubblico di provare sin da subito empatia nei suoi confronti, a causa della breve durata della pellicola, i cambiamenti che la scuotono paiono forse troppo repentini. Lo stesso personaggio di Valentina Nappi, pur colorando un po’ la situazione, non riesce a dare la svolta che ci saremmo aspettati dal film, pur rimanendo uno degli elementi più riusciti della pellicola.
Pur potendo contare su alcuni elementi positivi, Pensati Sexy è una pellicola che presenta parecchi difetti: in primis un approccio eccessivamente didascalico e retorico ai suoi temi, che vengono raccontati allo spettatore tramite lunghi discorsi e “spiegoni“. Il messaggio più che venire mostrato, viene raccontato a più riprese tramite i numerosi discorsi della protagonista, che si ritrova continuamente a sfogare quelli che sono i suoi problemi, cosa che porta a inevitabilmente a una loro banalizzazione. Un altro aspetto che non è riuscito a convincerci è, inoltre, la presenza di alcuni personaggi scritti e interpretati in maniera fin troppo macchiettistica. Impossibile non citare a riguardo il personaggio di Angela Finocchiaro o quello di Raoul Bova o della capa della protagonista. Nonostante si tratti di una commedia, molte delle interpretazioni viste nella pellicola, risultano infatti fin troppo eccessive e caricaturali, aspetto che contribuisce fortemente a una riduzione della soglia di credibilità della storia.
Anche l’elemento umoristico funziona solo a tratti, tra gag più riuscite e altre meno.
Insomma, nonostante alcuni buoni elementi e la volontà di raccontare una storia femminista che faccia riflettere, Pensati Sexy è una commedia che funziona solo in parte. Un prodotto a suo modo godibile, se si cerca una commedia leggera, ma che non arriva alla profondità che andava ricercando e che, in ogni caso, riesce nel suo intento di denuncia sociale solo in maniera superficiale, volendo raccontare tanto, forse troppo, senza riuscire ad approfondire nel dettaglio i singoli elementi.