Petra 1×02 è una puntata anonima, in cui sia i protagonisti sia le comparse appaiono banali. Rispetto al pilot, che nonostante i difetti aveva dimostrato di saper intrattenere il pubblico, questo secondo episodio non svela nulla su Petra, sul suo passato e sui perché delle decisioni prese, in parte anticipati nella puntata precedente. Di interessante ci viene proposta una breve e dolorosa relazione tra il vice ispettore Antonio Monte e Valentina, allevatrice di cani che viene assassinata essendo coinvolta nel traffico illegale di animali che muove gli eventi dell’episodio. Dunque alla fine proviamo solo un po’ di pietà per il povero Monte, che in amore sembra avere la stessa fortuna di Jorah Mormont e Alaric Saltzman.
Filo conduttore di Petra 1×02 è il concetto di ‘istinto animale’, applicato prima al sesso e poi alla violenza.
Lo spettatore lo nota sin dai primi minuti della puntata, in cui Petra si mostra seccata davanti alle effusioni di una giovane coppia. Ma ormai lo sappiamo, lei non è né pudica né moralista e il perché dietro i suoi sguardi annoiati lo spiega lei stessa al vice ispettore, sostenendo la necessità del sesso occasionale come valvola di sfogo e di relax. Ecco dunque che il caso di omicidio collegato al traffico illegale di cani porta la protagonista a incontrare l’affascinante veterinario, Luca, il cui compito si esaurisce nell’arco di cento minuti. Fedele a se stessa, Petra rifiuta di impegnarsi in qualsiasi relazione, dipingendo solo lo stereotipo della donna che per essere indipendente ed emancipata non deve aver bisogno di nessuno.
La speranza avvertita è che il suo passato riesca a mostrare chiaramente alcune sfaccettature del suo carattere che solo a volte intravediamo. Si pensi alla reazione silenziosa ma eloquente di fronte al corpo esanime di Salomé, oppure al sorriso genuino ma appena accennato davanti ai comportamenti di Spavento. Purtroppo tutto questo nella 1×02 è stato quasi dimenticato, proprio come il primo marito di lei che ormai ricopre solo il ruolo di confidente di Antonio Monte.
Se la relazione tra Petra e Luca è destinata a naufragare, diversa è la passione sempre crescente tra Valentina e Antonio. Si tratta di un vero e proprio colpo di fulmine che porta i due innamorati alla decisione di vivere insieme, nonostante Valentina provi qualcosa per un uomo sposato.
È una relazione che si porta dietro da diversi anni.
Antonio Monte
Racconta Monte alla sua collega, ma questo dettaglio inizialmente sconvolgente sembra passare subito in secondo piano. Eppure è proprio a causa di questo dettaglio che Valentina verso la fine della puntata viene azzannata alla gola dal cane di Grazia Toleto, moglie del famoso uomo con cui l’allevatrice aveva avuto una relazione.
Anche in Petra 1×02 il movente del delitto è la gelosia.
Si notano così le somiglianze tra la prima e la seconda puntata, in cui le donne diventano assassine per liberarsi della rabbia e della frustrazione causate dagli amanti e dai mariti. In questi accorgimenti sembra che la sceneggiatura voglia incastrare qua e là tra gli eventi un pensiero femminista, tuttavia sono ben pochi gli show che riescono a rendersi implicitamente portavoce di pensieri importanti senza cadere nei cliché. Un esempio è proprio il femminismo di Ann with an E.
In Petra 1×02 un altro importante pezzo del puzzle è rappresentato dai cani, fedeli amici dell’uomo ma purtroppo spesso bistrattati. Forse uno dei pochi meriti dell’episodio, oltre alla fotografia e alle doti recitative dei protagonisti, risiede nell’aver mostrato anche nei suoi aspetti più crudi il destino di molti animali, in questo caso dei cani, che spesso vengono puniti per le colpe dei loro padroni.
Una scena degna di nota è il momento in cui Antonio Monte spara al cane di Grazia Toleto. La scena è improvvisa e spiazzante e lascia nello spettatore un senso di amarezza e di rabbia nei confronti del vice ispettore. L’aver catturato i colpevoli di entrambi i delitti non gli è bastato, la sua vana vendetta si è compiuta premendo il grilletto contro un animale manipolato ma considerato alla stregua di un assassino consapevole.
Vendetta vana, dicevamo, e lo capiamo dallo sguardo che Monte rivolge alla sua collega.
Si tratta di uno sguardo sofferente, che esplicita la smania di essere compreso e perdonato e che in pochi secondi riassume l’intero episodio: passione e violenza ci rendono impulsivi, fanno emergere l’istinto animale nei suoi aspetti positivi e negativi, quell’istinto che da sempre crediamo di riuscire a reprimere con la tanto esaltata ragione.
Ecco dunque che in quei minuti finali di Petra 1×02 l’episodio si trasforma, lasciando nello spettatore qualcosa su cui riflettere, qualcosa per cui forse è valsa la pena guardare fino alla fine un episodio altrimenti anonimo e insensato.