Ebbene sì, Queste Oscure Materie 1×03 è un evidente episodio di transizione, che però riesce a rallegrarci la serata come fosse un circo, a tratti inquietante e a tratti divertente.
La puntata è un costante susseguirsi di grida e incredulità della piccola Lyra.
Pensandoci bene, come biasimarla? Questa bizzarra e coraggiosa ragazzina dopo sole due puntate è stata rapita inconsapevolmente dalla Signora Coulter, è fuggita, è stata rapita ancora una volta ma dai gyziani alla fine della 1×02 ed è stata poi travolta dalla verità riguardante il suo albero geneologico. In Queste Oscure Materie 1×03 è infatti Ma Costa, la donna gyziana a cui gli Ingoiatori hanno rapito il figlio più piccolo, a rivelarci il nome della madre di Lyra.
Un mistero così oscuro che l’effetto sorpresa era stato rivelat- ah! No scusate volevo dire celato perfettamente dietro gli occhi lucidi della Signora Coulter mentre abbracciava Lyra per la prima volta. E ancora, era passata del tutto inosservata la reazione da lei mostrata alla sola pronuncia del nome di Lord Asriel.
Non lo avevamo certo capito che la madre di Lyra fosse Marisa Coulter, no?
Ed è infatti così che la vita felice di questa ragazzina inizia a colmarsi di esaurimenti nervosi, tutti da mettere sul conto di due genitori altrettanto sani di mente e sereni nell’animo che, nell’arco di tredici anni, hanno deciso di innamorarsi pur sapendo di stravolgere il matrimonio già celebrato tra la Signora Coulter e il nobile Edward Coulter.
Da qui in poi, come ben sappiamo, l’happy ending non ha fatto altro che diventare una lontana opzione. Marisa e Asriel si sono infatti amati, odiati, hanno avuto una figlia e si sono fatti la guerra per chi dovesse accudirla. Il tutto senza considerare quel pizzico di furia omicida e vendicativa che Edward Coulter provava nei confronti di Asriel e di Lyra.
Ricordatemi, come l’avevo definita all’inizio Queste Oscure Materie 1×03? Ah sì, un circo.
Ma andiamo avanti signori e signore, anche se credo siano solo due le cose da fare dopo aver visto questo episodio: chiamare gli sceneggiatori di Beautiful o il Telefono Azzurro. Fate voi, ma nel mentre la giovanissima Lyra Belacqua ha intrapreso il suo viaggio e nessuno sembra possa fermarla, specialmente dal gridare ai Gyziani di non riuscire a fidarsi di loro.
Non che abbia tutti i torti, poiché prima della verità, in Queste Oscure Materie 1×03, tutti evitano serenamente l’argomento.
E se da un lato Lyra è costretta a farsi rinchiudere nella cantina delle navi gyziane, poiché ricercata dall’intero plotone del Magisterium e dagli Ingoiatori come una vera delinquente pericolosissima, dall’altro c’è sua madre che, nel suo attico al centro di Londra, passeggia ubriaca sul cornicione meditando il modo migliore per ingannare e spiare sua figlia.
Quindi, arrivata al ventesimo bicchiere di Whisky, annoiata e triste, la Signora Coulter decide di inviare alla ricerca di Lyra degli insetti di ferro amici di Terminator, manipolati inoltre dalla magia e infettati dal veleno. Mai avrei creduto di poter pensare una cosa simile, ma c’è il rischio che Marisa Coulter sia davvero una madre peggiore di Cersei Lannister.
Allora la scelta di Lord Asriel, quella di aver allontanato Lyra dalla Coulter nascondendola al Jordan College e fingendosi suo zio, adesso non ci appare poi tanto fuori di testa. Almeno lui ha provato a riservare a sua figlia una vita normale e non quella della chosen one che, dopo Harry Potter, sappiano quanto poco remunerativa e felice possa essere.
Ma la vera scoperta di questo episodio è stata Andrew Scott. Sì, proprio lui, il nostro amato Moriarty in Sherlock, di cui potrebbe uscire una quinta stagione. A quanto pare il caro Andrew veste i panni di Stanislaus Grummum, l’intellettuale del Jordan College che Lord Boreal sta cercando.
In Queste Oscure Materie 1×03 scopriamo che Grummum non appartiene al mondo di Boreal, bensì al nostro.
Eppure il dubbio si infittisce poiché ci viene mostrato anche il suo Daimon, sebbene nessuno possa averne uno a meno che non appartenga alla realtà di Lyra e di Boreal. E se la risposta fosse la Polvere? Quell’oscura materia che può avere la forza di creare e di togliere?
Queste Oscure Materie 1×03 non solo è riuscita a farci sorridere con personaggi dalle reazioni esagerate, ma è riuscita anche a farci incupire per i suoi momenti macabri e lugubri. I due ragazzi gyziani, Benjamin e Tony, consapevoli della necessità di ottenere qualsiasi documento della Signora Coulter riguardante gli Ingoiatori e i rapimenti dei bambini, decidono di intrufolarsi nella sua casa. Ed è in questa scena che non solo scopriamo il coraggio dei Gyziani e la fedeltà che hanno per il loro popolo, ma anche il coraggio di Benjamin. Quest’ultimo infatti, catturato dalla signora Coulter, decide di sacrificarsi pur di non vendere al nemico la sua famiglia.
Finalmente Lyra scopre di essere in grado di leggere l’Aletiometro.
Libera la mente le suggerisce Pantalaimon, “perché solo in questo modo la vera domanda che ti tormenta avrà una risposta”. È in questo momento che Lyra mostra a Farder Coram la bussola, apprendendo di non poterla leggere a meno che non impari perfettamente i tanti significati sottesi ai simboli e illustrati nei libri degli accademici. Nonostante le parole di Coram, però, Lyra saprà intuire e percepire i segnali dello strumento, dimostrando di poter comprendere perfettamente ciò che l’Aletiometro vuole comunicarle.
La domanda sorge spontanea in Queste Oscure Materie 1×03: perché una bambina riesce a leggerlo con tanta facilità e numerosi adulti no? La risposta potrebbe essere molto evidente e, forse, racchiusa in quella semplicità e immediatezza che caratterizza la mente dei bambini.
Ed ecco che, dopo aver ottenuto la lista dei bambini gyziani rapiti dagli Ingoiatori e dopo aver scoperto come poter sfruttare l’Aletiometro, Lyra e gli altri intraprendono definitivamente la strada per raggiungere le gelide terre del Nord. Ma il viaggio non sarà di certo dei più semplici, poiché il nemico è in agguato e dei due insetti spia, inviati dalla Signora Coulter, solo uno è stato messo fuori gioco da Lyra. Il suo gemello è ora, di nuovo, nelle mani di sua madre che si appresta ad escogitare la prossima mossa.