ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler su Queste Oscure Materie 3×01 e 3×02 e sulle precedenti stagioni della serie di HBO in onda su Sky
Finalmente ci siamo. A quasi due anni di distanza ha fatto il proprio ritorno Queste Oscure Materie, la serie tratta dai celebri romanzi di Philip Pullman giunta alla sua terza e ultima stagione. La resa dei conti è iniziata, quindi, ma queste due prime puntate sembrano più tirare le fila del discorso, prendere fiato e preparare il terreno all’epilogo finale. Il ritorno di His Dark Materials è stato ottimo, così come le due precedenti stagioni. La serie ha confermato la sua sapienza narrativa, il suo importante apparato visivo e tutto il potenziale pronto a scatenare in queste sue ultime settimane di esistenza. Tutto comincia, in questo terzo atto, col racconto della storia degli Angeli, in particolare della rivelazione che l’Autorità è un Angelo come gli altri, che ha cacciato i ribelli e che vuole imporre la fine del libero arbitrio sui vari mondi tramite le istituzioni che la venerano come il Magisterium. Presto facciamo anche la conoscenza, fisica, degli Angeli che sono a caccia di Will e con loro parte il grande tema di queste due puntate: la caccia a Lyra.
Tutto ruota, in questo doppio esordio, intorno alla giovane col volto di Daphne Keen, che vive un ruolo da protagonista passiva, perché è in ostaggio e addormentata, mentre attorno a lei forze enormi si muovono. Gli Angeli accompagnano Will nella ricerca della sua amica, ma anche Asriel nel suo compito: mettere su un esercito per attaccare l’Autorità. Su questi due filoni si muovono queste due prime puntate della terza stagione di Queste Oscure Materie e, come prevedibile, alla fine convergono, aprendo nuove porte e orizzonti inediti. La serie di HBO è ripartita come meglio non poteva: andiamo ora ad analizzare nel profondo cosa ci hanno lasciato queste due puntate e che strada tracciano per il futuro.
Queste Oscure Materie 3×01 e 3×02 – La caccia a Lyra
Questo è, come detto, il grande tema delle due prime puntate della terza stagione di His Dark Materials. Lyra si trova ostaggio di sua madre, la cinica Marisa Coulter, che al termine della scorsa stagione l’ha rapita e l’ha portata con sé su un’isola remota. La donna tiene la figlia addormentata per non farla scappare, le sue ragioni sono anche comprensibili, ma come spesso le capita i suoi modi decisamente molto meno. Ci sembra di vedere per la prima volta una Coulter fragile e spaventata, sentimento riflesso anche dal suo daimon, la sua scimmia dorata più placida del solito. Marisa ha sinceramente a cuore il destino della figlia, ma mente a sé stessa credendo che possa nasconderla in eterno e presto ne paga le conseguenze.
Per sua fortuna, il primo a trovarla è proprio Will, che finge di credere che Lyra sia al sicuro con sua madre e torna in un secondo tempo a prenderla. Quando lo fa, però, anche il Magisterium ha trovato l’isola e l’inquietante padre Gomez, nuovo pupillo del fanatico Padre Presidente MacPhail, s’incarica personalmente di prelevare Lyra. Si arriva, così, allo scontro finale che vede Lyra e Will riuscire a fuggire, seminando anche Asriel che arriva troppo tardi sull’isola. Tuttavia, proprio nel finale delle prime due puntate delle serie in onda su Sky accade l’impensabile.
La lama distrutta
Se queste due puntate della produzione di HBO ruotano intorno a Lyra, tutta la stagione prometteva di girare attorno ad Æsahættr, la lama sottile, l’unica arma in grado di distruggere l’Autorità. I due Angeli trovano Will proprio grazie a quella, quindi si può dire che, indirettamente, sia proprio la lama a guidare il ragazzo da Lyra. Æsahættr conduce anche Asriel dalla figlia, soltanto però per ottenere la sua arma, nessun tardivo istinto paterno resuscitato. Insomma, tutti agognano Æsahættr, l’unica speranza per la ribellione, ma nel finale della seconda puntata la lama incredibilmente s’infrange.
Nel suo tentativo di portare via Will da Marisa, lei prova a ostacolare il ragazzo facendo leva sui suoi sentimenti, in particolare sui suoi sensi di colpa per aver abbandonato sua madre. Visibilmente scosso, Will perde il controllo del coltello e mentre sta aprendo uno squarcio per un nuovo mondo spezza la lama. Alla fine Will e Lyra si salvano da Marisa e fuggono, ma la rottura della lama costituisce ora un bel dilemma. Che ne sarà di Æsahættr? Esiste un modo per ricomporla? Quell’arma è, a quanto pare, l’unica in grado di ferire l’Autorità, senza non c’è alcuna speranza per Asriel e compagni. Una soluzione ci sarà, sicuramente, e ora sarà interessante capire qual è. Sicuramente, la rottura di Æsahættr cambia completamente le carte in tavola per la produzione distribuita da Sky.
Una famiglia difficile
Sapevamo già che Lord Asriel e Marisa Coulter non sono propriamente due figure genitoriali da prendere a modello, ma queste due puntate ce lo sottolineano con ancora più forza. Il primo non si cura minimamente della figlia, non crede al suo destino e si preoccupa di lei solo in funzione del ritrovamento di Æsahættr. Sappiamo che il personaggio interpretato da James McAvoy sostiene, e forse nemmeno ha tutti i torti, di agire in nome di un bene superiore, che è la liberazione del genere umano, però la sua abnegazione si traveste molto spesso da egoismo e la sua noncuranza per il destino di Lyra è un rospo duro da ingoiare.
Al contrario, si cura decisamente troppo di Lyra Marisa Coulter, che ancora una volta dimostra di avere una visione completamente distorta del suo ruolo di madre. Prova a proteggere Lyra, ma lo fa imprigionandola e drogandola: decisamente non il modus operandi ideale. Ci sembra di vedere una Marisa più umana in queste due puntate, ma nel finale la donna rivela la sua natura, piombando contro Will non appena lui, senza più la lama, è diventato per lei inutile. Marisa e Asriel insomma si confermano due personaggi problematici, soprattutto nei confronti di Lyra, due personalità ambivalenti che nel gioco delle parti appaiono come schegge impazzite. Entrambi sono ciechi nelle loro convinzioni e pronti a ripartire nella loro caccia a Lyra, con motivazioni opposte, ma comunque sconfortanti.
Queste Oscure Materie 3×01 e 3×02 – Un ottimo ritorno
Possiamo dunque tirare le fila di Queste Oscure Materie 3×01 e 3×02 dopo averne affrontato i nodi principali. Come detto, queste due prime puntate sono state molto transitorie, hanno fatto da collante tra la stagione scorsa e ciò che verrà, riconnettendo Lyra e Will e presentando le diverse forze in campo. L’esercito di Asriel, sempre più numeroso, i ranghi rinsaldati del Magisterium e soprattutto gli Angeli, i grandi protagonisti della guerra che verrà. Insieme a loro abbiamo ritrovato molti protagonisti: l’orso polare Iorek, l’accademica Mary e soprattutto la presenza inquietante di Roger.
Uno dei nodi più complessi è proprio questo, solo accennato in queste due prime puntate. Nella scena post credit della scorsa stagione abbiamo visto Roger chiamare Lyra da un posto oscuro. Ora la ragazza ha fatto ritorno in questo luogo, identificato come il mondo dei morti, dove tra l’altro Pan non può seguirla. Ma cosa significa tutto questo? Lyra si reca veramente in quel regno, o è solo una proiezione? Le capacità speciali dell’Eva reincarnata le permettono di trasposi nel regno dei morti? E cosa può portare questa connessione? Sarà un tema tutto da esplorare e potenzialmente molto, ma molto, interessante.
Così, dunque, His Dark Materials ha iniziato la sua ultima corsa. La serie non ha perso un briciolo della sua forza, né a livello narrativo, né estetico e né tantomeno concettuale. La grande lotta al fanatismo religioso, la battaglia in nome del libero arbitrio sta entrando nel suo momento clou. L’esordio di questo terzo capitolo della serie di HBO ha messo in mostra ancora una volta le notevoli potenzialità di questo prodotto: la corsa sarà serrata per le prossime tre settimane, ma se il buongiorno di vede dal mattino, promette di essere veramente elettrizzante.