A primo impatto, guardando il titolo Regina Rossa (che potrete trovare qui) si potrebbe pensare il peggio. Non convince immediatamente. Se si pensa anche alla produzione spagnola, il rischio di pensar male cresce ancor di più. Non perché la Spagna non ci abbia donato produzioni interessanti (qui ne troverete alcune), ma a causa della sua discontinuità che, come spesso succede, ci ha abituati al bene ma anche al male. Insomma, il pericolo di non soffermarsi su Regina Rossa a causa di qualche pregiudizio è possibile. Ma è proprio qui che interveniamo noi suggerendovi di non farlo. Non fatevi condizionare dal titolo o da alcuni recenti flop delle produzioni spagnole. Regina Rossa, come sa bene chiunque abbia letto i libri da cui è tratta, non ha nulla a che vedere con le vostre paure.
Come prennunciato, la nuova Serie Tv Amazon Prime Video è tratta dall’omonimo libro di Juan Gómez-Jurado. Il successo internazionale della saga è stato presto sottoposto ai vertici Amazon che, vedendone le potenzialità, hanno dato vita a questa nuova Serie Tv basata su una storia che inizialmente potrebbe apparire come tante, e che invece presenta una propria unicità.
Regina Rossa è intelligente come la sua protagonista, vulnerabile esattamente come lei
Per capire cosa sia Regina Rossa partiamo dalla base, dunque dalla sua trama principale. Al centro della narrazione troviamo Antonia Scott, una donna apparentemente normale, simile a chiunque. Spoiler: non lo è. Antonia è infatti la persona più intelligente al mondo dotata di Q.L di 242. Con un passato di forti traumi alle spalle, non è un caso che la persona più intelligente del mondo sia anche la più vulnerabile. Un giorno la protagonista incontra Jon Gutiérrez, un poliziotto insicuro e pieno di disgrazie che viene incaricato di convincere Antonia a indagare su uno spietato serial killer. L’aiuto della donna in questo caso è fondamentale. Attraverso la sua intelligenza Antonia riesce infatti a vedere fin lì dove nessun altro vedrebbe, scovando risposte sempre certe ma diverse a numerose domande.
Anche attraverso dettagli che passano dalla fossetta sul mento alla posizione di un quadro, Antonia trova le risposte facendo luce su casi impossibili per chiunque. Dalla prima puntata comincia così la collaborazione tra Antonia e Jon, due persone estremamente diverse ma profondamente vicine, vittime di una società cinica che non raccoglie mai i frammenti dei più vulnerabili. Lei, come detto, ha un passato traumatico alle spalle, mentre lui è un poliziotto omossessuale che nasconde la sua natura, vittima di una società retrograda. Vivendo con la madre, Jon è ancora un figlio, anche se è un omone grande e grosso. Il suo personaggio è probabilmente uno dei meglio riusciti della serie grazie a numerose peculiarità e grazie anche al rapporto che sviluppa con Antonia, l’unica che finalmente lo vede davvero.
Passando dal thriller all’azione, Regina Rossa si cimenta anche nel genere drammatico dando vita a una narrazione graduale e composta.
Ambientata in una Madrid splendente e sempre con il cielo blu, Regina Rossa crea un mondo parallello sottoterra in cui il buio e l’angoscia sono le uniche fonti di energia.
In questa produzione Amazon Prime Video (qui le migliori della piattaforma) esistono infatti due visioni della città, e sono l’una l’opposto dell’altra. Da una parte una fittizia normalità e l’indifferenza, dall’altra la cinica realtà e l’oscurità. Come anticipato, Regina Rossa non vive solo di misteri e azione, ma anche di un opprimente dramma che si sviluppa nella vita dei dimenticati. Il senso di solitudine e di angoscia dei due protagonisti sarà infatti estremamente opprimente e si concretizzerà soprattutto nella gestione della loro vita. Come la casa spoglia di Antonia che, con pochi oggetti, aiuta la donna a vivere in mezzo alla più minimale semplicità per abituarsi a scovare le cose difficili.
Il titolo Regina Rossa nasce da un’importante metafora che si presenta in tutti gli episodi. Il colore rosso è infatti un personaggio onnisciente che domina la maggior parte delle scene. Attraverso questo espediente, Regina Rossa racconta la frustrazione e l’angoscia di Antonia, condannata a un quoziente intellettivo che la priverà per sempre di un attimo di respiro. Lei è condannata a sapere ogni particolare, a conoscersi a fondo, a convivere con la consapevolezza della parte più orrenda della società e, per certi aspetti, anche di se stessa. Lo sappiamo: i peggiori nemici di noi stessi siamo proprio noi. E chi vorrebbe mai conoscere e capire ogni parte disfunzionale di se stesso?
Finalmente, dopo tanto tempo, torna sullo schermo una coppia di investigatori capace di ricordare i bei tempi (qui alcune delle più celebri). Jon e Antonia con il tempo impareranno a conoscersi e a stimarsi. La ciliegina sulla torta viene aggiunta anche dalla natura del loro rapporto. Il loro legame non è infatti dettato dall’attrazione, ma dalla protezione disinteressata. Sanno quanto male facciano le ferite dell’altro, quanto simili siano alle proprie. Aiutarlo e stargli vicino significa un po’ aiutare anche se stessi, darsi la possibilità di non sentirsi più così soli, alienati da tutto il resto del mondo.
La corsa tra il gatto e il topo sarà dunque il mezzo della serie, e non il suo fine ultimo
Il mistero di fondo, supportato dalla presenza di un serial killer spietato che prende di mira la Madrid bene, sarà infatti solo un mezzo attraverso il quale indagare all’interno della vita della coppia protagonista, ma anche un’occasione per mettere in atto un’analisi della società odierna che, anche se in continua evoluzione, non cambia mai davvero. Per questa ragione, Regina Rossa sembra una Serie Tv senza tempo che potrebbe essere ambientata in qualsiasi tipo di periodo storico. Quel che la produzione analizza è infatti un ritratto che appartiene a tutte le generazioni. Una condanna a cui tutti, in ogni momento storico, siamo stati esposti.
Con numerose citazioni a film e Serie Tv cult, Regina Rossa si distingue per un’ottima regia e una sceneggiatura capace di stupire. Perfino l’estetica, in questa produzione, ha avuto la sua parte sfornando giochi visivi che sembrano strizzare un occhio a Copenhagen Cowboy (di cui abbiamo parlato qui). Seppur tutto questo sia evidente già dal primo episodio, per conoscere il vero volto di Regina Rossa bisognerà pazientare per qualche episodio. La serie procede infatti per gradi, restituendo a tutti i personaggi lo spazio e la dimensione giusta per emergere. Niente accade con frenesia, nulla accade con fretta. Regina Rossa se la prende comoda, e poi esplode. Il vostro compito sarà dunque questo: avere fiducia. Pazientare nell’attesa dell’esplosione in modo tale da gustare tutte la parte più silenti della serie che, in qualche modo, forse la descrivono più di quelle rumorose.
Seppur non un capolavoro, questa Serie Tv Amazon Prime Video ha finalmente restituito dignità e rispetto anche alle produzioni spagnole, spesso viste come sola fonte di trash e intrattenimento. Regina Rossa ha ricordato a tutti che queste possono anche essere ambiziose e affascinanti. Ma, soprattutto, anche estremamente umane.