Rise ci ha regalato due nuovi emozionanti episodi nelle settimane scorse e noi siamo sempre più innamorati di questa Serie Tv.
Rise, pur essendo diversa da Glee (leggi qui la lettera di una fan a questa Serie Tv), ci sta facendo provare le medesime emozioni e sta descrivendo in modo analogo, se non più potente, i problemi degli adolescenti.
Il quinto episodio si è riallacciato fin da subito alla quarta puntata: abbiamo infatti visto i coniugi Mazucchelli ricevere una chiamata dall’allenatore che li informava di aver trovato il loro figlio. Gwen aveva trovato infatti Gordy mentre vagava per strada e lo aveva quindi portato con sè a casa sua. La madre di Gordy appena lo ha visto gli ha fatto una scenata e solo grazie all’intervento di Lou la donna ha capito che era meglio non dare spettacolo davanti a tutti e tornare a casa. Su consiglio del coach di football, Lou ha deciso di fare un grande passo: raccontare a Gordy che anche suo nonno era stato un alcolista e che questo lo aveva fatto soffrire molto.
Inoltre gli ha chiesto per l’ennesima volta di farsi aiutare dalla famiglia che era lì per lui. In un primo momento Gordy è sembrato motivato a cambiare e migliorare: ha ricevuto una serie di regole da rispettare dai suoi genitori e non ne ha infranto nessuna. Anche quando Gwen gli ha offerto di marinare la scuola insieme, lui ha rifiutato a malincuore l’offerta ed è andato in classe. Le cose sembravano andare bene, ma nel quinto episodio quando Gordy è entrato di nascosto nella vecchia acciaieria con Gwen e gli altri ragazzi dello spettacolo, ha bevuto con lei una lattina di birra. Quando è tornato a casa si è reso conto di non poter uscire dall’alcolismo da solo e ha chiesto in lacrime un aiuto a sua madre.
In questi due episodi è stato molto interessante anche il personaggio di Gwen che, dopo aver scoperto che i suoi genitori hanno deciso di divorziare, ha cominciato ad attraversare una fase ribelle. Ha iniziato a marinare la scuola, a infrangere le regole e a cambiare atteggiamento.
Non voleva assolutamente che i suoi genitori si separassero e ha dato la colpa a loro di aver distrutto la loro famiglia. A nulla sono servite le parole di suo padre che ha cercato di farla ragionare e di spiegarle che l’amore tra lui e sua mamma era finito da tempo e che avevano entrambi il diritto di essere felici. Quando poi Gwen si è fatta beccare nella vecchia acciaieria in cui il padre lavorava prima di diventare un allenatore, allora lui ha capito che doveva fare qualcosa per riconquistare la fiducia di sua figlia e ha portato nel teatro l’insegna che lei voleva recuperare dalla fabbrica.
Sono stati proprio i problemi di Gwen ad avvicinarla a Gordy. Entrambi cercano di distruggersi, ma nel profondo cercano qualcuno che li salvi e potrebbero riuscire a farlo insieme.
Poco spazio è stato dedicato a Tracey in questi due episodi: l’insegnante dopo aver evitato Andy Kranepool a lungo, ha deciso di affrontarlo. Gli ha chiesto se fosse davvero interessato a lei o se si divertisse a sedurre le donne facendo loro dei complimenti. Il suo spasimante però si è affrettato a chiarire le sue intenzioni: le ha detto di essere davvero interessato a lei e ha negato di essere un don giovanni. Alla fine tra Tracey ed Andy c’è stato un bacio.
Nel sesto episodio, l’insegnante ha aiutato una sua allieva che ha scoperto di essere incinta dandole coraggio e accompagnandola dal padre per aiutarla a confessarglielo.
Simon si è fatto finalmente coraggio e ha detto a suo padre che voleva tornare alla sua vecchia scuola e ha chiesto il suo consenso. Dopo una lunga lite tra i due genitori, il padre ha finalmente deciso di cedere e ha permesso al figlio di frequentare la scuola che desiderava. Ma qui Simon ha dovuto affrontare Jeremy che lo ha messo con le spalle al muro e gli ha chiesto di dirgli una volta per tutte se provasse qualcosa per lui e lo ha baciato.
Simon però continua a negare a se stesso e agli altri di essere gay: non solo ha deciso di continuare la sua relazione con Annabelle, ma anche di perdere la sua verginità con lei. Lilette si è accorta dello strano atteggiamento del suo migliore amico che sembrava voler andare a letto con la ragazza solo per dimostrare agli altri qualcosa e ha cercato di dissuaderlo dal suo proposito, ma alla fine è stato un imprevisto a interrompere la serata romantica dei due ragazzi.
La storia di Robbie e Lilette è sempre più difficile e travagliata: nell’episodio di Rise We’ve All Got Our Junk abbiamo assistito infatti alla prima lite di questa nuova coppia. Il padre di Robbie ha spiegato a suo figlio che non reputava che quella ragazza andasse bene per lui soprattutto a causa della cattiva reputazione della madre della ragazza. Robbie allora è andato a trovare la sua fidanzata a lavoro e ha inevitabilmente tempestato Lilette di domande a proposito di sua madre.
All’inizio la ragazza ha risposto gentilmente, ma quando ha capito che Robbie si era fatto influenzare da suo padre, si è infuriata. Ha difeso sua madre che l’ha cresciuta da sola rinunciando alla sua adolescenza per lei e ha attaccato il padre di Robbie. Lilette si è resa conto quindi che quel ragazzo di cui era tanto innamorata faceva parte di un mondo completamente diverso dal suo e che non l’avrebbe mai capita. Dopo però, sulla terrazza della scuola, si sono chiariti e si sono rimessi insieme. Ma i problemi per i due ragazzi erano appena iniziati. Infatti nel sesto episodio, Bring Me Stanton, hanno entrambi avuto difficoltà a continuare a partecipare alle prove dello spettacolo.
Dopo che Vanessa è stata licenziata per aver aggredito il suo datore di lavoro che la palpeggiava e la molestava continuamente, Lilette è stata costretta a fare un doppio turno per sostituire sua madre e portare comunque a casa i soldi che tanto le servivano per andare avanti. Per permetterle di fare comunque le prove, Lou le ha spostate di sera in un orario in cui la ragazza potesse essere presente.
Mentre Lilette cercava di convincere sua madre a trovare un nuovo lavoro che le permettesse di rendersi utile e di togliere sua figlia da questa brutta situazione, la donna non sembrava darle retta. Vanessa all’inizio non era affatto disposta ad andare a fare la sguattera per permetterle di recitare nel musical della scuola, ma quando si è intrufolata a scuola e ha visto sua figlia cantare sul palco, ha deciso di scendere a compromessi con il suo orgoglio e accettare quel lavoro poco gratificante. Ma anche Robbie ha rischiato di lasciare lo spettacolo dopo che l’allenatore lo ha messo in panchina e gli ha detto che non lo avrebbe fatto giocare fino a quando non avrebbe lasciato lo spettacolo.
Robbie era disperato e non sapeva cosa fare; è stato Lou a dargli il consiglio giusto: non doveva cedere al ricatto del coach ma aspettare in panchina il momento in cui lo avrebbe fatto tornare in campo. Alla fine dei conti Robbie era il giocatore migliore e il coach lo sapeva: non sarebbe passato molto tempo prima che fosse stato costretto a farlo giocare per far vincere la sua squadra.
Lou e Tracey anche in questi due episodi di Rise hanno cercato di allestire lo spettacolo affrontando sempre più problemi. All’inizio la band che doveva accompagnare i cantanti non era abbastanza capace e i tentativi di Lou di migliorare le cose gli hanno solo provocato dei litigi con il professore che si occupava della band.
Grazie a Maashous, però, Lou è riuscito a trovare un bravissimo chitarrista che, sebbene all’inizio fosse restio a unirsi alla band scolastica, alla fine ha accettato di entrarvi. Nel sesto episodio Lou si è occupato invece della scenografia dello spettacolo. Secondo la sua visione doveva rappresentare un’unione tra la Germania e Stanton per far capire ancora meglio che le storie raccontate potevano essere comuni a molti ragazzi della loro città.
Tuttavia i falegnami che dovevano realizzare il progetto di Maashous hanno confessato che era impossibile realizzarlo in così poco tempo e con un budget così esiguo. Ma alla fine Lou risolve tutto con un’idea geniale. Ha distrutto il modellino di Maashous e ha chiesto ai ragazzi di portare a scuola degli oggetti trovati in giro che rappresentassero Stanton. Il risultato è stato straordinario e sono riusciti a realizzare una scenografia veramente stupenda.
Rise è finalmente decollata e questi due episodi ce lo hanno dimostrato!
Ormai abbiamo inquadrato i personaggi e siamo entrati in sintonia con loro, riuscendo a comprendere i loro problemi e le loro emozioni. Quello che però differenzia Rise da un qualsiasi teen drama è il coraggio di trattare temi scomodi come le molestie sessuali e l’alcolismo. A essere raccontato poi non è solo il mondo degli adolescenti (leggi qui i 10 tipi di adolescenti delle Serie Tv), ma anche quello degli adulti con i loro problemi.
Un personaggio che ho sicuramente apprezzato in questi due episodi è stato quello di Vanessa. La pecora nera per eccellenza ha preso tante decisioni sbagliate nella sua vita ma cerca costantemente di migliorare per non deludere le aspettative di sua figlia Lilette.
Poi c’è lo spettacolo che, grazie a Lou, tra difficoltà e intoppi sta piano piano prendendo forma e che non vediamo l’ora di vedere. In questi episodi finalmente Lou ha smesso di cercare di realizzare un musical perfetto; infatti ha capito che è molto più importante realizzare uno show con un’anima e che apra gli occhi agli abitanti di Stanton. Cosa importa se i costumi, la scenografia o la band non sono perfetti? È meglio avere uno spettacolo vero, realizzato da ragazzi che stanno mettendo il cuore, piuttosto che uno show di Broadway.