Rieccoci con la recensione del nuovo episodio di Riverdale: “Chapter Twenty One: House of the Devil”. Anche questa settimana sono rimasta piacevolmente stupita dalla puntata. Certo, continuo a credere che in quell’assurda cittadina non ci sia nessuno con un minimo di sale in zucca, ma bisogna ammettere che ultimamente stiamo guardando degli episodi davvero interessanti.
Per prima cosa, sento il bisogno di parlare dell’elefante nella stanza: Archie è chiaramente sotto l’effetto di estrogeni e la Varchie fa parecchio schifo. Dopo questo episodio spero che nessuno continuerà a shipparli. Sono estremamente fastidiosi e ti fanno venire voglia di prendere a testate il muro pur di non subire le loro scenette da romanzetto di Nicholas Sparks e da Soap Opera anni ’80. E poi, quanto è invadente Archie? Ok, ci è rimasto male perché Veronica non ha risposto al suo “ti amo”, pazienza, rispettasse i suoi tempi, non c’è bisogno di andare in modalità sindrome premestruale. Ancora una volta, il ragazzo ci dimostra di riuscire a creare più drammi di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5. E lo fa con la stessa facilità con cui io fuggo dalle responsabilità.
Una della cose che più mi infastidiscono di questo personaggio è che è estremamente egoista ed egocentrico e pensa di mascherare questo aspetto del suo carattere giocando a fare l’eroe. Purtroppo per lui, si capisce benissimo che l’unico motivo per cui aiuta gli altri è per ricavare qualcosa per se stesso. Ce ne ha dato prova in svariate occasioni, in modo particolare quando ha messo su quella ridicola milizia formata da stupidissimi giocatori di football. Doveva mantenere sicure le strade di Riverdale e dare la caccia al Black Hood, ma Archie stava solo cercando di ottenere la sua rivincita personale.
Fossi stata in Veronica, durante il break-up, avrei gioito come una “cocorita pronta a deporre un uovo” (cit.) e dopo sarei andata a festeggiare come se non ci fosse un domani con whisky & soda & rock’n’roll. Speriamo che Ronnie trovi qualcuno decisamente più interessante di Archie. Sarà difficile per lei dimenticare l’unica cosa buona di questo personaggio, ovvero il suo fisico da modello di Abercrombie, ma sono sicura che in tutta Riverdale ci sia un altro ragazzo altrettanto attraente. In ogni caso, se non ce ne fossero, c’è sempre lo sceriffo Keller.
Ma passiamo alle cose interessanti: ALICE COOPER E FP JONES ERANO UNA COPPIA. Non avrei mai pensato che ci potesse essere un tale sviluppo, anzi, per un secondo avevo addirittura pensato che Alice e FP fossero in qualche modo imparentati. Fortunatamente non è stato così perché li shippo da morire. Della loro storia sappiamo poco e niente, ma una cosa ce l’hanno fatta capire: Betty e Jughead stanno percorrendo le loro orme. Questo sviluppo mi ha piacevolmente sorpreso e finalmente ho capito per quale assurdo motivo Alice sia finita con l’inutile Hal Cooper. Hal è esattamente l’opposto di FP. Ho amato il momento in cui FP invita Alice alla festa in suo onore dicendole di lasciare Hal… a casa.
Ma tornando ai ragazzi, ancora una volta si ripete la triste storia degli sfortunati amanti del distretto 12 di Riverdale. Proprio come successe ai loro genitori, Betty e Jughead si lasciano e questa volta per davvero. Inutile dire che il mio povero cuoricino si è spezzato in tanti piccoli pezzi. La Bughead mi piace un sacco ed è la mia OTP nella Serie. Il discorso che Jug le fa mi ha fatto commuovere e innamorare ancora di più di lui. Ma ci vuole un po’ di dramma in questa coppia, altrimenti, a lungo andare, potrebbe farci annoiare.
Nella scena finale, quando Archie e Betty si guardano dalla finestra, è possibile intuire che probabilmente nascerà qualcosa tra i due. E vi dirò la verità: non mi dispiace affatto! Anzi, sono molto curiosa di scoprire i possibili sviluppi a cui porterà questa storia. Prima di tutto perché niente fa scattare la gelosia più della migliore amica che ti ruba il fidanzato e secondo perché Archie era la cotta di Betty da quando Riverdale è cominciata e dunque voglio vedere se come coppia funzionano oppure no. Sicuramente non ci annoieremo e spero tanto che i produttori decidano di inserire anche qualche scena in stile WWE SmackDown! vs. Raw tra Ronnie e Betty o tra Jughead e Archie.
Ma torniamo un attimo indietro perché voglio parlare della scena in stile Glee (qui i sei finali a confronto) che ci hanno regalato Veronica e Archie (+ Betty). Innanzitutto scegliere di cantare Mad World è sempre una mossa vincente perché quella canzone è bellissima. I Varchie fanno schifo come coppia, ma hanno una bella intesa musicale e non lo si può negare (anche se vorrei). L’intervento di Betty che li sostituisce, dopo la loro patetica uscita di scena, ha contribuito a rendere quella canzone ancora più bella. Peccato per la triste svolta che prende la vicenda. Quella che era iniziata come una bella performance in stile Glee, in cui i personaggi cantano – letteralmente – i loro problemi, si è trasformata in un deludente tentativo di Betty di imitare le ragazze del Coyote Ugly.
Nell’esatto momento in cui è cominciato il balletto pseudo-sexy di Betty, ho cominciato a provare imbarazzo per lei. Innanzitutto era completamente fuori luogo. Spogliarsi alla festa in onore dell’ex di tua madre che è anche il padre del tuo ragazzo, è da folli! Decidere di regalare un balletto hot a un pubblico composto per il 99% di psicopatici è da pazzi e decidere di sfidare la sorte facendolo davanti a tua madre è da malati. Posso capire che lo abbia fatto per amore, MA C’È TUA MADRE! Strano che Alice si sia limitata a fare una battuta e a portarsela via. Mi aspettavo la prendesse a testate sulle gengive. Peccato, sarà per la prossima volta.
Del Black Hood non si sa ancora nulla. Sembra che stia minacciando i Lodge. Mossa scontatissima, direi. A ogni modo la notizia che il creepy bidello fosse coinvolto nella faccenda del quadruplo omicidio, non mi ha sconvolto. Per una frazione di secondo ho addirittura pensato che potesse essere lui il Black Hood, ma Archie è sicuro che non sia lui. Una cosa è certa, il bidello potrebbe essere l’unico a conoscere l’identità del criminale. A questo punto, non avendo ulteriori informazioni, mi limito a continuare a sostenere la mia tesi delle scorse settimane: Hal Cooper è per me il Black Hood. Non vedo l’ora di scoprire chi si nasconde sotto quel passamontagna.
Prima di lasciarvi, voglio spendere due paroline su Cheryl Blossom. Dopo la bomba della scorsa settimana, bisognava fare il punto della situazione e capire di che natura fosse il suo interesse ossessivo per Josie. In quest’episodio di Riverdale più che mai, comincio a convincermi che la Blossom creda di essere innamorata della McCoy. Purtroppo per lei, quando c’è l’ossessione è davvero poco probabile (impossibile) che il sentimento alla base possa essere definito amore.
Speriamo che i produttori di Riverdale continuino a regalarci episodi meravigliosi come questi che, inevitabilmente, riescono a catturare la nostra attenzione e ci tengono incollati allo schermo.