Riverdale ci sta regalando delle meravigliose puntate, piene zeppe di nuove scoperte e di modi per trollarci. La scorsa settimana avevamo avuto a che fare con la cresima di Veronica e l’intero episodio ruotava attorno alla famiglia Lodge e alle sue implicazioni mafiose. Ero sicurissima che “Il capo dei capi” fosse lui, ma non era così. Siamo stati presi in giro alla grande dal vero carnefice della faccenda, dal vero capo dell’organizzazione mafiosa. Hiram non è Il Padrino, ma – udite, udite – dietro a tutto c’è Hermione.
A capo di tutto c’è lei. E io che – stupidamente – pensavo che il suo unico compito nella Serie fosse quello di bere vino e starsene sul divano, acconsentendo a tutto e non prendendo mai una posizione vera e propria. Sono completamente sconvolta da questa rivelazione e ammetto che ne sono anche felicissima. Con la signora Lodge a capo della famigghia, ci sarà da divertirsi. Non vedo l’ora di vedere più da vicino cosa combinerà. Il modo quasi teatrale con cui si è rivelata ad Archie è stato stupendo. Spero solamente che anche Veronica sia a conoscenza del fatto che a guidare le imprese mafiose non ci sia suo padre, che a sto punto è solo un prestanome, ma sua madre.
Il che mi fa pensare alle risposte di Hiram a Veronica e Archie quando gli chiedono del tizio morto, ovvero di Papa Poutine. Il signor Lodge dice di non avere nulla a che fare con la sua triste fine, seppur questi sia stato giustiziato proprio con il modus operandi che utilizzano i mafiosi. Allora, mi chiedo, potrebbe essere Hermione la colpevole? Potrebbe essere lei quella che si è sporcata le mani o ha chiesto a qualcuno – come sono soliti fare i capi mafia – di occuparsi del tizio ormai morto? Perché sinceramente, ora come ora, non riuscirei a pensare che la Lodge sia una mafiosa dal cuore d’oro, che è un po’ ciò che Archie credeva di Hiram prima di venire a conoscenza di tutta la storia di chi è il capo e di chi non lo è.
I nostri dubbi sull’identità del tizio dell’FBI erano esatti, l’agente Adams non è un agente, bensì solo uno degli scagnozzi della Lodge, mandato a testare la fedeltà di Archie. In men che non si dica, il ragazzo si ritrova immischiato con una famiglia mafiosa. Io, fossi in lui, mi sarei già cacata sotto. Ma Jon, ovvero l’ultimo criceto che corre sulla ruota nel cervello di Archie, sembra andare in contro ad un triste fine. Anche l’ultimo neurone funzionante sembra essere vicino alla morte. Il che significa che il giovane pel di carota diventerà completamente stupido. Run Joey Jon, Run!
Ma passiamo a ciò che ci interessa davvero, ovvero la famiglia più incasinata di Riverdale, i Cooper. I loro drammi sembrano non finire mai. Volta dopo volta, i segreti mangiano tutti i componenti di questo nucleo familiare. Presto l’unica a rimanere in piedi potrebbe essere Betty, dato è la sola ad avere un cervello funzionante. Ci tengo a puntualizzare che sono la fan numero uno di Alice Cooper, ma ultimamente vede e sente solo ciò che le fa comodo vedere e sentire. Mi spiego meglio: questo tizio, Chic, è chiaramente un folle. E qualcosa mi dice che probabilmente non è nemmeno il vero figlio perduto dei Cooper. C’è un non so che in lui che non mi convince. Mi puzza troppo tutta la faccenda.
L’unico che sembra aver capito l’inganno è Hal. L’inutile Hal è arrivato alla risoluzione più logica del mistero, ovvero che Chic rovinerà completamente la sua famiglia. Il suo sorriso inquietante, mentre Alice cacciava per l’ennesima volta suo marito, mi ha inquietato in un modo che non posso descrivere a parole. Chiaramente le sue intenzioni sono tutt’altro che nobili. Chic è uno psicopatico e per un secondo anche Betty sembrava averlo capito. Ha ucciso un uomo, Alice se n’è parzialmente occupata e ha trascinato con sé anche la figlia. Lo copre in tutto e per tutto. Ho paura che la buona fede di mamma Cooper sarà ciò che la porterà all’autodistruzione.
Per fortuna FP Jones è diventato il salvatore. Adoro il rapporto che c’è tra Jughead e Betty, ma soprattutto adoro quello che c’è tra Jughead e suo padre. Il loro è un rapporto di fiducia reciproca. Ho amato il momento in cui FP arriva da Pop’s dopo essersi disfatto del cadavere del tizio ucciso da Chic e, dopo aver intimato a suo figlio, Betty e Alice di non ritrovarsi più in situazioni simili, prende la mano di Alice che è completamente e visibilmente distrutta. Sono sicura che, se sviluppassero di più la storyline tra Alice e FP, ne verrebbe fuori qualcosa di meraviglioso. Sono entrambi personaggi forti e sicuri, ma in qualche modo, quando sono assieme diventano estremamente vulnerabili. Sarebbe bello esplorare meglio queste dinamiche che si sono create.
Finalmente abbiamo rivisto il personaggio migliore di Riverdale, ovvero Cheryl Blossom che, nello scorso episodio, non si era vista neppure una volta. Mi è mancata come l’ossigeno. Prima di andare avanti, ci tengo a dire che Cheryl è una vera e propria icona di stile, l’adoro. Riesce a risultare elegante con indosso qualunque cosa. Ma torniamo velocemente a ricapitolare i fatti. L’ape regina del Riverdale High scopre della relazione clandestina tra sua madre, ovvero la cortigiana che va a letto con mezza città, e il signore inutile, ovvero Hal Cooper, che tra l’altro è il cugino della buonanima di Clifford Blossom. Ho adorato il modo in cui ha cercato di aiutare Betty e mi dispiace che la trattino sempre male, solo perché qualche volta non è stata proprio un modello comportamentale da seguire.
Ma Cheryl Blossom è un personaggio davvero complesso, così complesso che ho paura che non verrà mai esaminato a dovere. Purtroppo Riverdale (qui le news sullo spin-off) si concentra tanto su personaggi che di spessore non ne hanno proprio. Per dirne uno: ARCHIE – L’IDIOTA – ANDREWS. E poi ci sono personaggi come quello di Cheryl che meriterebbero di avere più spazio, meriterebbero di essere sviscerati a dovere e presentati al pubblico che segue la Serie, in tutta la loro complessità e in tutte le loro sfaccettature. Non ci dimentichiamo che la Blossom ha tentato il suicidio nella scorsa stagione e a nessuno è importato di darle un po’ di spazio per mettere in chiaro i motivi di tale gesto. Tutto ciò che abbiamo avuto è stato un piccolo breakdown seguito da un indifferenza quasi totale.
Una persona che il giorno prima cerca di morire laddove è stato ritrovato il cadavere di suo fratello, una persona che scopre che suo padre ha piantato un proiettile nella testa del fratello, uccidendolo, una persona che deve fare i conti con una madre a cui non interessa nulla di lei e che appicca un incendio nella sua stessa casa per poter – in qualche modo – attirare l’attenzione, merita spazio. Cheryl è la ragazza che ha quasi subito una violenza sessuale che è poi stata sminuita solo perché era più importante dare spazio a Veronica e alla sua storyline di figlia di mafiosi. La Blossom è colei che ha sviluppato un attaccamento ossessivo nei confronti di chi l’ha salvata dallo stupro, arrivando addirittura a compiere delle azioni così inquietanti da far concorrenza a Psycho Chic.
Eppure a lei non si dedicano più di cinque minuti e di un paio di battute che la fanno apparire come l’ennesimo clichè delle Serie Tv adolescenziali americane, ovvero come una ragazzetta viziata e cattiva il cui unico scopo è quello di imporsi sui suoi compagni per dimostrare la sua importanza. Spero davvero che con il passare del tempo e delle stagioni, Cheryl diventi un personaggio centrale e principale in Riverdale.
L’episodio mi è piaciuto e non vedo l’ora di vedere il momento in cui Hermione Lodge entrerà in un locale, vestita come se uscisse direttamente da un film sulla mafia nell’America degli anni ’50, e con un sigaro in bocca e un fucile in mano, pronta a sparare all’impazzata rivendicando il suo potere di mafiosa su tutta la città. Ovviamente non vedo l’ora di sapere quando Pycho Chic si rivelerà e quale sarà la reazione di Alice.
E anche per questa settimana è tutto.
Adios, folks.